Via Varese “si stringe” per diventare sicura

SARONNO – La città degli amaretti torna a guardare agli esempi europei per rendere le proprie strade più sicure: dopo il limite di 30 chilometri all’ora su tutto il territorio comunale l’Amministrazione del sindaco Luciano Porro è all’opera per un altro importante cambiamento nella circolazione cittadina. Sarà completamente rivoluzionata la circolazione lungo via Varese l’arteria che collega il confine con Caronno Pertusella con quello con Gerenzano: uno dei principali assi d’attraversamento della città.
“Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo lavorato per una mobilità più dolce – ha spiegato Roberto Barin, assessore alla Mobilità – il nostro obiettivo è sempre quello di rallentare le auto per ridurre l’inquinamento e i rischi per gli utenti deboli, ciclisti e pedoni, e per i conducenti stessi. Da due anni stiamo lavorando con Matteo Dondè esperto in pianificazione della mobilità ciclistica, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici con il quale abbiamo studiato il progetto che rivoluzionerà la circolazione in via Varese e speriamo riduca il numero di sinistri”.
IL PROGETTO
Si applicherà una soluzione molto praticata in Francia, Germania e Olanda per moderare il traffico e mettere in sicurezza lunghe arterie d’attraversamento. Si restringeranno le due corsie di marcia ottenendo così lo spazio per realizzare, al centro della carreggiata, una fascia sormontabile chiamata polifunzionale che servirà come base per isole salvagente create ad ogni attraversamento pedonale e per dare spazi dedicati a chi deve svoltare a sinistra. L’obiettivo dell’Amministrazione sarebbe quello di introdurre queste novità lungo tutta la via dalla rotonda con viale Lombardia a quella con via Clerici
I VANTAGGI
Tutti gli attraversamenti pedonali avranno al centro un’isola salvagente che darà la possibilità al pedone di fare una sosta in tutta sicurezza al centro della strada: “Sarà la fine delle corse e dell’attesa che due automobilisti in contemporanea si fermino – chiarisce Dondè – chi attraversa potrà farlo con calma e senza rischi”. Secondo l’esperto anche le auto ne trarranno giovamento: “La circolazione sarà più lenta, visto il restringimento delle corsie, ma sarà più fluida e più sicura perchè la svolta a sinistra e anche le immissioni saranno favorite e semplificate. Inoltre questo progetto riduce drasticamente il rischio di incidenti legati al sorpasso di chi è in attesa immettersi in una traversa a sinistra”. Rallentate le vetture anche le bici potranno usare la ciclabile a raso con una maggior sicurezza.
I FONDI
Il progetto dell’Amministrazione comunale si è aggiudicato un bando Regionale: il Pirellone, visti i vantaggi che la soluzione porterà sul fronte della sicurezza stradale, ha deciso di cofinanziare tutti i lavori. “Del resto con un solo intervento risolveremmo tutti i problemi dell’arteria – ha concluso Barin – elevata incidentalità, velocità eccessive, pericolosità degli attraversamenti pedonali e delle manovre di svolta a sinistra”.
10042014
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Commenti
Lorenzo il discorso è un altro, nessuno dice che la pista ciclabile non va fatta, ben si va fatta ma meglio, più protetta. Non si può svegliarsi alla mattina dipingere una eiga per terra e dire xhe quello spazio è un territorio invalicabile allw auto..purtroppo non è cosi. Prendere esempi fallimentari di via filippo Reina o la ciclabile di Via Roma dove a me spesso è capitato di evitare auto che invadevano la ciclabile. Ben più utile e sicura quella di via Volta
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Non concordo su questa cosa, perché in tutto il mondo le piste ciclabili sono semplici corsie riservate alle biciclette. Se ci fossero gli spazi per delimitarla meglio, ma quando non ci sono non si può fare. Il problema è della maleducazione dei guidatori, benissimo, basterebbe stangare senza pietà e vedi che come per magia tutti la rispetterebbero. In Italia purtroppo siamo continuamente garantisti di chi non rispetta le regole. Sinceramente non credo ci sia spazio sufficiente per delimitarla (felice di essere smentito), perciò a mio giudizio anche a raso potrebbe essere utile, poi se qualcuno ci parcheggia sopra, basta appioppargli non una ma cinque contravvenzioni e vedi che la voglia passa.
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Ti ricordo che la pista ciclabile a raso, dipinta, c’è già adesso e non è certo una protezione per i ciclisti. Anziché fare la terza corsia si poteva fare una pista ciclabile protetta oppure utilizzare gli attuali marciapiedi per trasformarli in piste ciclopedonali come fatto in via Valletta ed in via Pagani. Vai a vedere.
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ok…va bene…ma quando finiscono sti cavolo di lavori per cui devo fare un giro malatissimo?
Altro che più sicura! La sede stradale è la stessa, la pista ciclabile è la stessa dipinta sull’asfalto ma la singola corsia si è ristretta a causa della terza corsia centrale. Basta vedere ora quando transita un autobus di fianco ad una bicicletta ed immaginare in futuro che la distanza fra l’autobus e la bici sarà inferire all’attuale. Lo spostamento d’aria dell’autobus creerà problemi alle biciclette.
Una pessima soluzione che avrebbe dovuto mettere in sicurezza il traffico più debole mentre l’effetto reale sarà esattamente l’opposto.
Ci voleva pure il consulente per ideare una cosa del genere!
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Rammento che sulla pista ciclabile ci saranno solo biciclette, ora sì che è problematica perché le auto, i camion o gli autobus sfiorano le biciclette a bordo della carreggiata, che anche a causa dei veicoli parcheggiati non possono stare a filo di marciapiede. Con una corsia ciclabile separata è ovvio che sarà più sicuro per chi usa la bicicletta.
e leviamo altri parcheggi… e stringiamo le strade… aumentiamo le code… andiamo a passo di lumaca… l’importante per i bolscevichi è obbligare la gente a vivere come le vacche da latte… spremi spremi spremi e tutti in coda. liberta’ di scelta nessuna. in centro non si puo’ andare, avevamo strade larghe e le stringono. direzioni obbligate, di qui non si puo’ , di la’ non devi, la citta’ degli amaretti? la citta’ degli angeli? no, la citta’ dei divieti: a breve il divieto di
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Perché adesso non si è tutti in coda? La coda non deriva da quanto è larga la carreggiata, due corsie sono e due corsie resteranno, ma dal traffico che è tanto. Quindi cosa cambia? Al lato pratico nulla, perché ci sarà comunque sempre una corsia per parte. Bello vedere critiche però non sono minimamente fondate. Capisco se si passava da due corsie per parte a una, allora chiaramente c’era un restringimento.
Bello il fotomontaggio, ma …
La pista ciclabile sembra disegnata solo su un lato quello verso i platani, speriamo che sia che nella pratica ne venga realizzata una anche sull’altro lato, l’ideale come già detto da altri sarebbe posizionare la pista ciclabile oltre i platani. I platani oggi con le loro radici “occupano” già l’esistente pista ciclabile, perciò la nuova sarà ancora più spostata verso il centro della strada come sembra di dedurre dal fotomontaggio. Al che sorge spontanea una domanda ma la larghezza della sede stradale permette di realizzare 2 corsie larghezza minima 3,50 m + corsia di canalizzazione per svolta larghezza minima tra 2,75 e 3,00 m + 2 piste ciclabili su corsia riservata, ad unico senso di marcia concorde a quello della contigua corsia e di larghezza minima 1,50 m + 0,80 m di segnaletica orizzontale? Ai posteri l’ardua sentenza. (Tutte le misure non sono date a capocchia ma rispettano quanto prescritto da Ministero dei Trasporti per la tipologia di strada e di traffico in cui è classificata via Varese).
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La pista ciclabile credo verrà realizzata solo da un lato, come viene fatto solitamente. Dubito ci sia lo spazio per farla su ogni lato, ma generalmente le piste ciclabili vengono fatte solo su un lato della carreggiata, altrimenti avremmo un ingombro eccessivo. Non ci vedo nulla di strano, la pista ciclabile è percorribile dai ciclisti in ogni senso.
Secondo me la pista ciclabile andrebbe ricavata oltre i platani, dove ora vi è solo immondizia, poca cura e parcheggi selvaggi. Questo porterebbe a 2 vantaggi: il primo, una pista ciclabile ampia aperta ai due sensi di marcia e sicura perché distanziata da carreggiata e protetta dalle piante e secondo vantaggio, la carreggiata x le auto non verrebbe ristretta. Con la soluzione progettata ora li voglio propio vedere i tir dove passeranno, per non parlare delle auto che sa Caronnno vanno in direzione Santuario e che per superare chi deve svoltare in zona Matteotti sarà costretto ad invadere l’area ciclabile. E poi cara amministrazione nei 4 anni precedenti dove siete stati?!….ora a far tutto di fretta, furia e male!
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certamente è così… come è stato fatto in via milano, perchè i platani delimitavano i binari dei tram all’epoca. Purtroppo sembra che qualche prec. amministratore abbia venduto gli spazi a privati e non si possa più fare. Demodcristiani non a caso…
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…il 2015 è alle porte: bisogna far vedere di aver fatto tutto e a tutti i costi: …ma dei dieci punti del programma della Porro & Co. (-1) con cui è stato eletto …nulla è stato e nulla verrà realizzato!
Meditate gente, meditate cittadini …meditate quando votate!-
…meditate anche che… quelli di prima possono ringraziare Gilli… e il loro nuovo che avanza…ci avanza…parole parole parole…
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Secondo me la pista ciclabile andrebbe ricavata al oltre i platani, dove ora vi è solo immonzia, poca cura e parcheggi selvaggi. Questo porterebbe a 2 vantaggi: il primo, una pista ciclabile ampia aperta ai due sensi di marcia e sicura perché distanziata da carreggiata e protetta dalle piante e secondo vantaggio, la carreggiata x le auto non verrebbe ristretta. Con la soluzione progettata ora li voglio propio vedere i tir dove passeranno, per non parlare delle auto che sa Caronnno vanno in direzione Santuario e che per superare chi deve svoltare in zona Matteotti sarà costretto ad invadere l’area ciclabile. E poi cara amministrazikne nei 4 anni precedenti dove siete stati?!….ora a far tutto di fretta e furia e male!
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..ecco qua la soluzione ottimale: ma la Porro & co. (-1) ha già deciso alla faccia della partecipazione! …si fa e basta senza confronti!
Provvedimento utile che prevede corsia ciclabile a raso. Se fosse così inutile o dannoso non avrebbe ottenuto i finanziamenti regionali.
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non tutti i finanziamenti della regione vengono fatti nella giusta direzione , a volte sbagliano , quella di avere una strada abbastanza larga e di spendere per stringerla , mettendoci in mezzo delle isole non sembra una grande genialata , molto probabilmente Saronno ha altre priorità per i finanziamenti regionali
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Non sembrerà una genialata a te, ma sono interventi atti a veicolare meglio il flusso di traffico, creando situazioni più sicure per pedoni (fase di attraversamento) e ciclisti. Oggi tra parcheggi a lato strada, rettilineo e vari ostacoli la strada non è il massimo della sicurezza. Con questo intervento invece la si può migliorare moltissimo, stiamo parlando di uno dei principali viali d’ingresso alla città.
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questo sì che è uno scoop. anche la regione giudata dai leghisti/forzaitaioti sbagliano
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Saronno è sotto gli occhi di tuttti una città dove la mobilità è diventata sempre più difficile e problematica , questo provvedimento non farà altro che ancora di più rendere difficile circolare in città , le strade principali sono state costruite per ben circolare , non per stringerle e aumetare le già grandi problematiche di viabilità , cosi come i molti sensi unici creati da questa amministrazione che ha trasformato molte vie che prima erano a doppio senso in sensi unici con parcheggi su addirittura 2 lati . Le strade erano ste costrite per circolare non per diventare parcheggi !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
La speranza è che il prossimo anno questa amministrazione paghi tutti gli errori fatti e ci sia un nuovo e diverso modo più razionale di gestire la viabilità !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Il caro Barin farebbe meglio a dimettersi invece che continuare in queste idiozie
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Saronnese D.O.C. concordo con lei, ho appena scritto a Barin, suggerendo dj dimettersi, a lui non legge questo giornale, e poi se ne frega dei cittadini.
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come non quotare questo post!:)
Se si parla del tratto in foto, ricchissimo di utili attraversamenti pedonali e di traverse a sinistra!!!
sulla carta sembra un’ottima soluzione; non resta che vederla.
finalmente in campo viabilità viene fatto qualcosa di buono.
nel ridurre le corsie pensate alle bici.. non fate isole o spazi inutili
Saronno non è Berlino ed il cabotaggio delle sue vie è imparagonabile.
Avete idea di cosa significhi, su carreggiate ristrette, circolare in bicicletta (in sicurezza) sulle vie saronnesi?
Esempio Via Caduti Liberazione: coda in entrambe le direzioni, marciapiedi stretti dove passa a fatica un pedone, non c’è spazio fisico per le biciclette… a meno di volersi fare tutta la coda a passo di lumaca respirandone le conseguenze.
Stringere Via Varese per farne un’altra Via Caduti Liberazione?
No grazie.
Stringere la via per una seria ciclabile?
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una seria ciclabile sarebbe stata se fatta come in via milano, laddove stavano i binari del tram, ma sembra che qualche “furbo” precedente amministratore abbia venduto gli spazi di via varese… Democristiani non per caso
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Quoto le tue parole
(Esempio Via Caduti Liberazione: coda in entrambe le direzioni, marciapiedi stretti dove passa a fatica un pedone, non c’è spazio fisico per le biciclette… a meno di volersi fare tutta la coda a passo di lumaca respirandone le conseguenze.
Stringere Via Varese per farne un’altra Via Caduti Liberazione?
No grazie.
Stringere la via per una seria ciclabile?)
Bravi
questa é una buona soluzione ma lasciamo perdere i 30 kmh che servono solo in alcune strade. Ma ßecondo chi ha ideato “sta cosa” si consuma di piú a 30 in seconda o a 50 in quarta? dai….non é difficile.
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posso assicurare che, benchè contrario ai 30 all’ora per analoghe valutazioni, poi in effetti ho riscontrato una diminuzione dei consumi carburante del 20% perchè…
Ottimo, soluzione vista a Berlino diversi anni fa.
Funziona molto bene.
Per me è una soluzione valida… Bene.