Incarico retribuito alla moglie dell’assessore, mozione di Ob Sar: ecco le motivazioni

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Obiettivo Saronno in merito alla mozione presentata sulla vicenda dell’incarico retribuito alla moglie dell’assessore.
Quando il 6 ottobre 2022 Obiettivo Saronno ha comunicato il proprio disappunto nell’essere venuti a conoscenza che la moglie dell’assessore al Bilancio, Patrimonio, Partecipate, Commercio e Attività Produttive della Città di Saronno era stata nominata membro esperto esterno retribuito della commissione giudicatrice per il concorso pubblico per la copertura di n. 3 posti a tempo pieno e indeterminato di istruttore direttore amministrativo, ci saremmo attesi una presa di posizione chiara e trasparente da parte del Primo Cittadino, che ricordiamo essere responsabile dell’amministrazione e legale rappresentante del Comune.
Con nostro particolare stupore, è seguita, invece, una nota dell’amministrazione comunale, in cui si esprimeva totale legittimità alla scelta dirigenziale, basata sull’alta professionalità e sulle capacità comprovate da parte della commissaria nominata che, comunque, il giorno prima aveva rinunciato (così citava sempre la nota dell’amministrazione) all’incarico per sopraggiunti, imprevisti e improrogabili impegni di lavoro del proprio Ente.
La commedia all’italiana era appena iniziata, tant’è che sempre il 6 ottobre 2022, viene redatta una determina in cui si scopre non solo che la coniuge dell’assessore percepirà il compenso spettante per l’incarico sino ad allora svolto, pari a 807,00 euro su un totale complessivo di 1.000,00 euro, ma che a sostituirla è il segretario generale del comune di Saronno, al quale non compete alcun compenso perché dipendente dell’amministrazione, come espresso dal regolamento di organizzazione e ordinamento degli uffici e dei servizi.
Nei giorni successivi si susseguono da parte del sindaco e di alcune realtà di maggioranza interventi che riteniamo sconfortanti e inadeguati per chi ha il dovere di dare risposte puntuali e trasparenti ai cittadini, in cui si cerca di giustificare tale nomina ricordando in maniera critica accadimenti passati di schieramenti politici contrapposti, come se potesse valere la tesi del “tutti responsabili nessuno responsabile”.
Obiettivo Saronno prende in maniera categorica le distanze da questa modalità di operare, figlia di una politica obsoleta che non ci appartiene, e che ha contribuito negli anni a ridurre la fiducia della cittadinanza nei confronti della classe politica.
Riteniamo quanto accaduto molto preoccupante e crediamo fermamente che i cittadini debbano avere il diritto di conoscere, per esempio, il motivo per cui si stato scelto un membro esperto esterno retribuito, quando si poteva sin da subito nominare il segretario generale, senza alcuna spesa per le casse comunali; il motivo per cui, fra innumerevoli possibilità di scelta, sia stata nominata la coniuge dell’assessore che ha fatto, quindi, parte di una commissione giudicatrice per la copertura di n. 3 posti strettamente correlati all’assessorato del marito; il motivo per cui sia stato nominato un membro esperto esterno che in data 14/02/2021 aveva partecipato, quale candidata, all’elezione del Segretario del Partito Democratico di Saronno e che, non eletta, è rimasta quale membro della segreteria dello stesso Partito Democratico di Saronno, quando il regolamento di organizzazione e ordinamento degli uffici e dei servizi della città di Saronno esprime chiaramente che membri della commissione giudicatrice non devono ricoprire cariche politiche; ma soprattutto il motivo per cui il sindaco sottolinei a mezzo stampa la separazione di ruoli tra amministratori e dirigenti, dimenticandosi che lui stesso è responsabile di tutta la macchina comunale.
In virtù di quanto sopra descritto abbiamo deciso di presentare una mozione, affinchè il consiglio comunale, avente funzioni di indirizzo politico-amministrativo e di controllo dell’ente, possa fare chiarezza ed esprimersi sull’accaduto tramite i consiglieri comunali, espressione diretta dei cittadini, in virtù della trasparenza tanto decantata in campagna elettorale, ma che ad oggi possiamo annoverare fra le maggiori deficienze della governance amministrativa cittadina.
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Commenti
In Consiglio non verrà risparmiato niente..
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Eravate così spavaldi anche con al richiesta di destituzione di Gilli, con la Commissione Rodari e nella recente mozione sui fondi PNRR dello sport.
È tutto regolare
Non sapete piu cosa dire, ora andate pure con le Destre?
Basta , la vicenda è chiusa. Il sindaco ha già parlato, non vi basta?
Al prossimo Consiglio voglio vedere come difenderanno la parentopoli !
Certo che 1000 euro è stata una spesa enorme per il comune, ma a parte l’ironia , non è bello assistere a tutto ciò.
ma ancora con questa storia? il sindaco ha già risposto ma ormai voi cercate lo scontro su qualsiasi cosa. vi brucia ancora il vostro allontamente dalla giunta per incapacità manifesta. rosicate meno e mantenetevi il fegato in ordine.
Avete del gran tempo da perdere, vi ho votato ma vi chiedo di occuparvi di cose più importanti in città.
Sono disposto a pagare € 800 da devolvere a OS pur di non sentire più questa menata
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Mi unisco alla colletta. Anche perchè sono già state date tutte le risposte, e la ritirano ancora fuori. Mamma mia che noia!
Ci vediamo in Consiglio
Chi lavora rischia di sbagliare mentre chi NON LAVORA è certo di non sbagliare. L’importante è rispettare le regole esistenti di una burocrazia poco conosciuta e complessa e spesso il senso morale viene prevaricato.
Saronno non merita questo scandalo , via assessore e sindaco al più presto
Vogliamo vedere in consiglio cosa diranno i migliori
…. e pensare che questa amministrazione è “nata” con il vostro apparentamento al ballottaggio e che ora è “tenuta in vita” da un solo voto in consiglio comunale ….
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Certo, non è certo un segreto l’apparentamento.
Ci siamo apparentati sul programma e ci siamo tolti sui fatti (o meglio sui non fatti)-
Ma in campagna elettorale avete detto che non vi sareste apparentati con nessuno o sbaglio?
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L’ipocrisia è un atteggiamento che in politica viene spesso assunto quando le esternazioni inesperte sono gettate impulsivamente, scordandosi di ciò che si è detto per la propria campagna elettorale.
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