Una dolce nota dalla Sicilia: il mandarino tardivo di Ciaculli Merita l’Assaggio di TIGROS

Con il suo clima mite anche d’inverno, la Sicilia è la culla degli agrumi per eccellenza in Europa. Spesso però anche in Italia la fama delle sue arance oscura tantissime produzioni di nicchia che nascono e crescono nell’Isola bella del Mediterraneo. Grazie a TIGROS, è possibile scoprire uno degli agrumi più sorprendenti della tradizione siciliana: il mandarino tardivo di Ciaculli.
TIGROS ha infatti selezionato questa varietà per la sua linea di frutta e verdura di qualità “Merita l’Assaggio”. La stagionalità è rigorosamente rispettata: in Sicilia questo frutto è infatti noto anche come marzuddu, proprio perché il picco della maturazione e della raccolta avviene nel mese di marzo. A conquistare è l’estrema dolcezza di questo piccolo agrume siciliano, il cui tondo perfetto è appena schiacciato alle due estremità.
Le note dolcissime del mandarino tardivo di Ciaculli, abbinate alla componente asprigna tipica degli agrumi, gli hanno fatto conquistare un posto tra i P.A.T., ovvero i Prodotti Agroalimentari Tradizionali siciliani. Si tratta di una selezione di prodotti regionali riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali come portabandiera della tradizione gastronomica regionale.
Ciaculli è la culla di questa varietà scoperta negli anni ‘40 e dalla nascita davvero unica. Non si tratta infatti di un incrocio ottenuto a partire da due varietà esistenti, bensì di una mutazione spontanea di una varietà pre-esistente di mandarini, la cui caratteristica maturazione tardiva permette di chiudere in dolcezza la stagione invernale degli agrumi.
Data la sua estrema aromaticità e dolcezza, la coltivazione di questa varietà si è diffusa in molte zone della Sicilia, dove il mandarino tardivo di Ciaculli viene impiegato anche per la preparazione di profumatissime ricette. I mandarini che troverete sfusi da TIGROS vengono dalla piana di Catania, dove le aree di coltura non superano i 250 metri sul livello del mare. Il terreno vulcanico nei pressi dell’Etna è fertile e prospero, bagnato dal vicino fiume Simeto: un microclima unico, perfetto per far crescere mandarini succoso, dalla caratteristica buccia liscia, molto sottile, facile da rimuovere e dalla polpa con pochissimi semi.