Aggressioni agli studenti, Azione Saronno: “Bene le pattuglie alle fermate dei bus ma non basta”

SARONNO – Dopo il servizio di ieri del Tg2 e TgR e le diverse segnalazioni dei genitori, anche su ilSaronno, anche Azione interviene sul tema sicurezza a Saronno.
“Che così non si potesse andare avanti, era chiaro a tutti. L’Amministrazione, garantendo la presenza di pattuglie delle Forze dell’Ordine presso le fermate degli autobus al mattino, ha agito forse tardivamente, ma ha agito bene: la scelta risponde all’esigenza di maggior sicurezza espressa da alcuni giovani e dalle loro famiglie, preoccupati a causa delle ripetute aggressioni, alcune delle quali a sfondo sessuale.
Purtroppo non basta. Quello che spesso si chiama astrattamente “disagio giovanile” è concretamente e drammaticamente visibile nella cronaca di questi frequenti atti violenti di giovani – a volte giovanissimi – su coetanee e coetanei. La pandemia e i suoi strascichi, fatti di euforiche riaperture e altrettanto brusche chiusure, hanno accentuato una situazione che si stava deteriorando già da tempo.
In questo senso vogliamo richiamare i dati raccolti mesi fa da Azione in merito alla sicurezza percepita a Saronno e presentati alla cittadinanza a novembre 2021. È fondamentale dare seguito a queste istanze, anche visto il recente annuncio del sindaco di voler lavorare al contrasto di bullismo e violenza, di concerto con gli assessori Gabriele Musarò e Ilaria Pagani. Riteniamo opportuno un dialogo costante tra l’Amministrazione e la cittadinanza in proposito, ma soprattutto un vero e proprio piano d’azione, costruito a partire da un ragionamento sul massimo efficientamento della presenza della polizia locale nelle zone e nelle fasce orarie nevralgiche e dall’individuazione dei soggetti e delle istituzioni operanti nel terzo settore che già oggi possiedono le competenze e le risorse – economiche e di personale – necessarie per progettare interventi efficaci nelle scuole.
Tali attività educative e formative dovrebbero interessare tanto i docenti quanto gli studenti. Infatti, non basta stigmatizzare le manifestazioni estreme o mostrare preoccupazione: ogni buona intenzione risulta sterile se non accompagnata da strutturati progetti di cura e presa in carico, che coinvolgano prevalentemente le figure adulte di riferimento per i ragazzi. Per ora, le iniziative in questo senso sono troppo isolate.
Si impone altresì una riflessione sul ruolo della comunità nella prevenzione di fenomeni di bullismo. La nostra gioventù ha bisogno di luoghi e momenti urbani di bellezza, ordine e cultura, e debbono avere un ruolo rilevante nel bilancio e nella programmazione comunali le iniziative che a ciò tendono e che favoriscono l’incontro e il confronto tra i giovani: progetti di avvicinamento all’arte e alla letteratura, progetti di educazione civica e di sensibilizzazione al valore della cosa pubblica, percorsi pedonali sicuri e valorizzati dal punto di vista urbanistico e architettonico, spazi di studio e di ricreazione gradevoli e sicuri. In questo senso, può rappresentare una grande occasione anche la trasformazione della grande area dismessa dell’Isotta Fraschini.
I nostri giovani sono un bene prezioso. Per non dissiparlo occorre uno sforzo corale di tutti. Ci auguriamo che l’Amministrazione operi con lungimiranza e concretezza e che i soggetti coinvolti cooperino per il bene presente e futuro della comunità. A tal proposito, ribadiamo di essere a completa disposizione dell’Amministrazione per collaborare come possibile al fine di riportare questo tema in cima alle priorità, in particolar modo in questo momento di riprogettazione delle nostre città a partire dai fondi del PNRR.
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Commenti
Siccome scrivono astrattamente dal comodo divano, non hanno idea del lavoro imponente che gli Assessori all’istruzione e ai servizi sociali stanno già facendo con le scuole (alunni e famiglie) per fornire un sempre più ampio servizio di supporto psicologico e per la prevenzione del bullismo. Informarsi, prima di fare i maestri!
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ci illumini, quale sarebbe il lavoro imponente? Il supporto psicologico nelle scuole c’è da anni, la giornata sul bullismo anche, altro? ho tre figli che frequentano la scuola a Saronno ma non ho mai avuto il piacere di sapere/vedere/conoscere/venire a conoscenza di questo imponente lavoro dei due assessori.
Polizia locale, Carabinieri, Polizia di Stato…
Mancate giusto voi con la Batmobile…
per avere di più rivolgetevi al prefetto
Concordo, però vedo poche proposte concrete anche in questo intervento. Anche perché il problema non è di facile soluzione e più che di un’amministrazione è soprattutto dalle famiglie e dalla scuola che può venire il cambio di passo. Poi sicuramente è importante offrire opportunità ai giovani in cui impegnarsi, dallo sport al sociale all’ambiente, qui può intervenire un’amministrazione sicuramente, ma anche qui non è facile.
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ma che cosa cavolo dici !!!!!!!!! Il problema della sicurezza la deve risolvere l’amministrazione
mobilitando la polizia locale spesso e non saltuariamente . Poi che ci sia una carenza di educazione da parte di certe famiglie é innegabile, ma non é certo da qui la soluzione. La ragione vera é che abbiamo un’amministrazione assolutamente latente.-
Bravo… ai miei tempi dei “vigili” si aveva paura (erano gli anni 80).
Adesso i “vigili” manco si fanno più vedere e i ragazzi fanno quello che vogliono !
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Iniziamo a mettere queste pattuglie dopo mesi di richieste, così il problema si risolve senza tanti bla bla bla inutili !
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Non è facile ma bisogna affrontare il problema a 360°, facilitare la vita alle famiglie migliorandone le condizioni economica e lavorativa in modo che si possa occupare anche dell’educazione dei propri figli.
Aiutare le scuole e spingere sull’istruzione.
La repressione non è l’unica soluzione, come non lo è stato il vaccino per il Covid.
Prevenire è meglio che curare ma a noi piace la società della cura.