I ragazzi del Prealpi a Capaci per il progetto “Legalità in Sicilia”

SARONNO – Un viaggio attraverso la legalità e la criminalità, quello compiuto dalle classi quarte e quinte dell’istituto turistico Prealpi che, nei giorni scorsi, si sono recati in Sicilia per concludere il progetto “Legalità in Sicilia”, reso possibile dalla collaborazione con Daniela Sole, dell’associazione socio culturale Solart, e Sale scuole viaggi.
Accompagnati dalle professoresse Roberta Bottero, Giulia Macchi e Cinzia Maestrali, gli studenti hanno potuto apprezzare la regione dal punto di vista culturale, artistico e gastronomico, ma soprattutto vivere concretamente luoghi e monumenti anticipati in classe, che sono i simboli della lotta contro la mafia: la stele di Giovanni Falcone e deporre dei fiori ai piedi dell’albero in via D’Amelio in memoria di Borsellino.
Importante e toccante per gli studenti è stato ascoltare chi quel giorno a Capaci c’era, come Antonio Vassallo, il primo fotografo ad arrivare a Capaci subito dopo l’esplosione, i parenti di vittime della mafia tra le quali: Graziella Accetta, Ninni Domino e Massimo Sole. I giovani si sono anche recati a Cinisi alla Casa Memoria Peppino Impastato dove Luisa Impastato ha trasmesso ai ragazzi tutta la sua forza nell’affrontare ogni giorno questa tematica.
Non sono mancati i momenti culturali, come la visita alla città di Palermo e al Castello di Carini. A piantare piccoli semini nei cuori dei nostri ragazzi sono stati anche gli interventi: di Salvatore Inguí del dipartimento di giustizia minorile di Palermo, noto in tutta Italia per gli originali progetti di recupero dei ragazzi svolti nel trapanese, e Angelo Sicilia che con i suoi magici Pupi ha raccontato la storia buia degli attentati di Capaci e Via D’Amelio.
Un progetto questo che ha permesso riflessioni importanti e la coscienza nei ragazzi della continua lotta che ogni giorno portano avanti le vittime di mafia per sconfiggerla.
“Confesso – scrive un’alunna di quinta – che queste giornate passate in Sicilia sono state significative e mi hanno mostrato una Sicilia che non è solo mare, buon cibo e gente simpatica, ma quanto sia importante ricordare le persone morte per vari motivi a causa della mafia per tramandarne il ricordo a noi giovani, che dobbiamo continuare questa lotta contro l’illegalità”.
20122021
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Commenti
Questa cosa è importante per il nostro territorio che è impestato dalla mafia in giacca e cravatta… non sparano in strada ma la gente la fanno morire lo stesso