Danni ambientali, bruciati 150mila ettari in Italia: cosa fare nel quotidiano per limitarli

Si sente parlare spesso di disastri ambientali, causati da smog, incendi e spreco di energia. Si tratta purtroppo di eventi e situazioni ormai molto frequenti e per questo c’è sempre più la necessità che ognuno faccia la sua parte nella lotta contro il riscaldamento globale e il cambiamento climatico.
Cambiamento climatico, la situazione in Italia
Il 2021 è stato un anno molto negativo, se lo si inquadra anche sotto l’ottica delle conseguenze portate dal cambiamento climatico. Si parla di un totale di oltre 150mila ettari di terreno bruciati, a causa di roghi e incendi. In pratica, dall’inizio dell’anno è andato in fumo un totale di boschi e di macchie che in media impiega circa 15 anni per svilupparsi, causando dunque un danno gravissimo al pianeta.
Il record negativo di ettari bruciati appartiene alla Sicilia, una regione da sempre soggetta a questo tipo di incidenti, mentre al secondo posto si trova la Sardegna (rispettivamente 78 mila e 20 mila ettari andati in fumo). L’aumento delle temperature è la principale causa di questi incendi, se si escludono quelli dolosi. Anche l’aumento della siccità ha partecipato in maniera importante. Per evitare che tutto ciò possa diventare una costante nelle nostre vite, è necessario agire e prendere in considerazione di abbracciare uno stile di vita che possa danneggiare meno l’ambiente in cui viviamo.
I consigli per inquinare meno e per fare la nostra parte
Innanzitutto, è opportuno limitare quanto più possibile l’utilizzo e l’acquisto di packaging in plastica. Si tratta infatti di un materiale molto complesso da smaltire, che inquina parecchio, e fra le altre cose può essere sostituito facilmente da altri materiali come il vetro o la carta. La plastica va evitata soprattutto perché poi tende a inondare le coste, con una media di otto milioni di tonnellate annue di rifiuti. Se si considera che la produzione mondiale di plastica sta aumentando di anno in anno, si comprende immediatamente la gravità della situazione.
In secondo luogo, è bene iniziare a fare attenzione ai rifiuti e, in particolar modo, alle sigarette. I mozziconi di sigaretta, infatti, sono difficilissimi da smaltire e risultano particolarmente pericolosi per gli uccelli e per i pesci, che tendono a scambiarli per cibo, intossicandosi. I consumatori dovrebbero far attenzione al loro comportamento, evitando di sporcare l’ambiente che li circonda. Per chi volesse, poi, ci sono comunque delle soluzioni alternative come, ad esempio, quelle provenienti dal mondo delle e-cig. Oggi, inoltre, su alcuni portali è possibile trovare dei modelli di sigaretta elettronica a prezzi vantaggiosi e sempre più convenienti anche economicamente, così da evitare di generare rifiuti dannosi come le cicche, che dovrebbero essere comunque sempre gettate nell’indifferenziato.
Si chiude con la mobilità green, ovvero con i mezzi alternativi e non inquinanti, come le auto elettriche, le bici e i monopattini elettrici. Sono mezzi che possono aiutare a muoversi con comodità soprattutto nelle città più trafficate. Permetteranno di effettuare tutti gli spostamenti senza impattare sull’ambiente. Come alternativa, altrimenti, resta sempre possibile usare più spesso il trasporto pubblico.