“Come va Saronno?”, Raffaele Fagioli: “Trasparenza rimasta nel cassetto, lentezza nelle decisioni e troppe consulenze”

SARONNO – Oggi è Raffaele Fagioli capogruppo della Lega a rispondere alle domande di “Come va Saronno?” il momento di riflessione e analisi lanciato da ilSaronno nel periodo estivo per fare il punto della situazione degli ultimi mesi in città e delle priorità per la ripartenza.
Ecco le risposte alle 5 domande
Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2021 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2021 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare.
Saronno merita un plauso per tutti gli interventi di manutenzione cittadina predisposti dall’amministrazione Lega. La prosecuzione di questi interventi danno continuità tra diverse amministrazioni valorizzando la città e, stando alle entusiastiche dichiarazioni degli attuali assessori, sono stati pianificati bene, individuando le giuste soluzioni per le criticità presenti.
Il secondo plauso lo merita il Centro Vaccinale: splendida idea, in nome dell’efficienza e della vicinanza concreta al cittadino. Diverso il giudizio sulla scelta dell’immobile, che si è rivelato inadeguato in diversi punti di interesse, invalidando l’intuizione originale. Pessima l’Amministrazione impegnata a farsi una campagna stampa per il buon lavoro di medici e volontari, ignorando e rincorrendo le gravi criticità presenti.
Il primo rimando invece va alla sicurezza. In pochi mesi si sono viste ripresentarsi situazioni di criminalità e degrado, sparite o fortemente ridimensionate grazie al lavoro fatto nel quinquennio precedente. Anche in questo caso gli slogan non bastano: serve un’attenzione al tema che pare non essere presente nell’attuale giunta.
Il secondo rimando concerne la trasparenza, tanto sbandierata come valore universale al quale appellarsi, per poi vederla riposta nel cassetto elettorale dal Sindaco. Un punto critico a riguardo, sicuramente da evidenziare sono le troppe consulenze esterne: i dipendenti comunali ci sono, sono bravi, vanno valorizzati come abbiamo dimostrato nei cinque anni precedenti. Come mai adesso ci si rivolge sempre all’esterno?
L’Amministrazione e il consiglio comunale usciti dall’ultima tornata elettorale lavorano a pieno regime. In questi mesi non sono mancati gli scontri, le crisi e i colpi di scena. Quali sono state le sorprese, quali i punti di forza e quelli di debolezza?
Questo anno e mezzo di emergenza Covid è estremamente impegnativo per tutti. Sappiamo bene quanta lucidità serva per gestire la città in un periodo, fortunatamente, extra – ordinario come questo.
Una situazione così particolare, ha probabilmente contribuito ad evidenziare un lato precedentemente poco noto dell’attuale sindaco che si manifesta essere accentratore ed inaspettatamente egocentrico, pressapochista nell’emettere giudizi e valutazioni sulle idee, pensieri e proposte dei consiglieri di opposizione come di maggioranza – ed il buon Amadio ne sa qualcosa – risultando reticente al dialogo con le parti.
A lui si unisce un presidente del consiglio comunale sorprendentemente impreciso, di parte, sempre impegnato nella discussione e nei commenti agli interventi dei consiglieri, piuttosto che alla gestione del buon funzionamento dell’attività consigliare. Imbarazzanti i silenzi nell’affaire “del solito coglione”. I punti di forza fortunatamente sono presenti.
La struttura comunale è ben organizzata e rodata in cinque anni di amministrazione Lega, e il momento decisamente sfidante ha almeno garantito l’arrivo di una valanga di finanziamenti statali che nel recente passato nessuna amministrazione ha mai potuto disporre, per infrastrutture e investimenti.
Purtroppo anche le debolezze non mancano: le eterogenee forze di governo cittadino si stanno verificando essere tanti, troppi galli nel pollaio, con altrettante esigenze e priorità da soddisfare e l’impossibilità de facto di poterlo fare. Questo causa un’invalidante lentezza nelle decisioni che anche quando vengono prese risultano essere eccessivamente mediate, quindi poco efficaci, per non scontentare nessuno. Ci chiediamo come tutto questo possa produrre un buon servizio per i cittadini
Le sfide di quest’inizio estate sono state l’ospedale, con la riforma sanitaria in corso, la sicurezza e la ripartenza post Covid… come si è mossa Saronno?
Le bugie hanno le gambe corte.
Dopo aver inscenato una vera e propria commedia elettorale, al momento dei fatti l’amministrazione di Saronno si è mossa male su tutti i fronti evidenziando nell’operato le menzogne propinate in precedenza:
• l’ospedale, cavallo di battaglia elettorale, non ha beneficiato di alcun intervento della politica locale, ma è stato dichiarato utile e necessario dalla Regione e dagli organi amministrativi dell’Ats.
• La riforma della sanità lombarda è partita dalla visione degli amministratori regionali leghisti, gli stessi che sono stati dileggiati dall’attuale maggioranza durante il periodo elettorale.
• La sicurezza come detto in precedenza, è un disastro su tutti i fronti: incidenti stradali, furti, rapine, scippi, risse, vandalismi, spaccio. Tutto fuori controllo e l’amministrazione lascia andare via gli agenti di polizia locale senza prevedere l’assunzione di nuovi.
Cosa inseriresti tra le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
Le priorità vengono determinate dalle contingenze. E’ altrettanto vero che rincorrere sempre gli eventi condanna una comunità e i suoi amministratori ad essere sempre in affanno. Per questo la priorità prima dovrebbe essere stabilire una strategia di ampio respiro che permetta a Saronno di crescere stabilmente, svilupparsi in armonia con il suo territorio e prosperare grazie alle risorse di cui dispone. In tre parole serve una visione politica concreta. Visto che nella contingenza questo è impossibile, stando a quanto dimostrato dall’attuale amministrazione, bisogna tornare a sistemare le nuove – vecchie emergenze: sicurezza in stazione, sicurezza nelle vie cittadine, sicurezza stradale. Questo va di pari passo al sostegno reale alle attività produttive e commerciali cittadine che hanno necessità delle istituzioni per rialzarsi dal periodo pandemico.
Recovery fund: l’Amministrazione è al lavoro per ottenere fondi per rilanciare la città: su cosa si dovrebbe investire nel lungo periodo?
Il Recovery fund è un’occasione che bisogna sfruttare al meglio, tenuto presente che questi soldi andranno restituiti negli anni. Quindi una virtuosa pianificazione può portare ricchezza, e il rilancio della comunità, con l’attenzione e la responsabilità verso le generazioni future che saranno chiamate a rispondere concretamente del prestito in questione. Quindi ragionare sugli impianti sportivi, precedentemente messi a norma dalla Giunta Fagioli, ripensare agli impianti scolastici, valorizzare le bellezze storiche di Saronno che potrebbero avere anche un interesse turistico, favorire la generazione di posti di lavoro e sostenere le attività produttive, ripensando Saronno quale centro attivo del saronnese, e attraverso la cooperazione con tutti gli altri comuni della zona creare una rete coordinata di servizi al cittadino e alle imprese.
Le domande sono rivolte a tutte le forze politiche presenti in città, a partire da quelle che siedono in consiglio comunale. Potranno rispondere davvero tutti: capigruppo, segretari, consiglieri, candidati, ex e interessati alla politica saronnese. Le risposte verranno pubblicate a partire dal 26 luglio su ilSaronno nella sezione politica (le troverete tutte qui).
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Commenti
L’inutile voce di un megafono spento.
Anche per chi vuole fare opposizione seria occorre un’analisi molto personale per capire gli errori commessi, frutto di convinzioni per far credere di avere già il …. gatto nel sacco.
Il capitano nazionale è in via di pensionamento.
La voce dell’inesistenza..
La sintesi dell’analisi di Fagioli:
– tutto quello che sta facendo di positivo l’amministrazione attuale è merito della precedente
– se c’è qualcosa di negativo, è sicuramente demerito dell’attuale
Il “solito” bocciato che critica chi è stato promosso.
La vostra “visione” era spendere un milione per l’area delle salamelle e far costruire supermercati ovunque.
Chiedo al consigliere Fagioli: quali altri interventi della politica locale possono cambiare la situazione dell’ospedale se tutto il potere (decisionale ed economico) è in capo alla regione?
Con la vostra amministrazione l’Ospedale ha avuto un lento e inesorabile declino.
Giusto per rammentare:
https://demo39.edinet.dev/2021/06/29/ospedale-airoldi-e-pavan-incontrano-pavesi-dg-welfare-di-regione-lospedale-non-sara-declassato/
https://demo39.edinet.dev/2021/05/04/obiettivo-saronno-allopera-per-lospedale-lettera-a-moratti-monti-e-fontana-incontriamoci-vi-portiamo-la-petizione/
https://demo39.edinet.dev/2021/07/06/airoldi-regione-siamo-pronti-ad-ospitare-le-case-della-comunita-e-un-ospedale-di-comunita/
https://demo39.edinet.dev/2021/06/08/quale-futuro-per-lospedale-di-saronno-ne-parliamo-con-beneggi-stasera-alle-21/
Chissa’ perche’ se erano cosi ben fatte le cose fatte dalla Lega i cittadini l’hanno rispedita a casa.
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Tra l’altro quasi caso unico durante lle scorse amministrativw dove hanno vinto praticamente ovunque… Ma sarà colpa di altri
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Una domanda sola farei a Fagioli fratello, avendo perso le elezioni non fate opposizione dura? Con tutte le contraddizioni di avere fatto una alleanza contro e non per e le enormi differenze tra loro sarebbero già tornati a casa. Certo se l opposizione si limita a un caffè e una brioscina staranno al governo cittadino 10 anni
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Ci hanno provato (cfr i vari esposti al Prefetto) ma le basi erano talmente inconsistenti che evidentemente hanno voluto smettere di coprirsi dì ridicolo
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Beh se per voi nelle decisioni deve prevale la velocita’ si capiscono tante cose tipo: centinaia di migliaia di euro buttati per area salamella, i 1.200 morti causa mercato…