Tre frutti poco noti che fanno bene alla salute

Ci sono moltissimi frutti con proprietà benefiche che consumiamo regolarmente, ma ce ne sono alcuni meno noti che fanno altrettanto bene. Scopriamo insieme in questo articolo tre di questi frutti poco noti che fanno molto bene alla salute e sarebbe buona abitudine consumarli regolarmente.
La mela cotogna
La mela cotogna è un frutto che si raccoglie in autunno e che appartiene alla stessa famiglia di mele e pere, le pomacee. Si consuma principalmente cotta, lasciandola bollire in acqua calda con zucchero di canna e cannella oppure per preparare delle ottime confetture, vista l’alta percentuale di pectina che si trova al suo interno che aiuta ad addensare le conserve. Ha davvero mille proprietà benefiche come aiutare a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue ed è pure d’aiuto nel trattamento delle patologie cardiovascolari. La mela cotogna è ottima anche per l’apparato digerente: la pectina infatti favorisce la digestione e la motilità intestinale e l’acido malico ha proprietà antinfiammatorie per stomaco e intestino.
L’alchechengi
L’alchechengi è un frutto che si presenta a forma di piccole bacche che somigliano e dei pomodori arancioni avvolte da un calice di consistenza cartacea. Un frutto esotico che apporta 70 calorie e quasi del tutto sotto forma di carboidrati, è davvero molto ricco di vitamina C: basti pensare ne contiene quasi il doppio di un limone. Queste bacche hanno proprietà diuretiche, depurative e lassative, infatti si utilizza principalmente contro la ritenzione urinaria. Maggiori dettagli su come utilizzarlo in cucina e su tutti i suoi benefici nutrizionali si trovano nell’approfondimento online relativo all’alchechengi dei Fratelli Orsero. La pianta fiorisce a luglio e i frutti arrivano nei mesi autunnali, si possono consumare freschi appena colti, ma sono ottimi anche consumati una volta esiccati oppure si possono spremere e consumarne il suo succo.
Il tamarindo
Il tamarindo è un frutto esotico, chiamato anche dattero dell’India che cresce sull’omonima pianta che appartiene alla famiglia delle leguminose. Da noi in Italia la polpa del tamarindo viene utilizzata principalmente per preparare sciroppi da bere come bevanda fresca e dissetante. Nella cucina orientale invece è un ingrediente base per zuppe calde, salse e piatti da accompagnare ad una porzione di riso.
Il tamarindo è noto per le sue virtù nutrizionali, ha un forte potere antidiabetico, regolarizza la presenza di zucchero nel sangue e previene i disturbi biliari. È ricco di acido tartarico che è un antiossidante efficace per combattere i radicali liberi e ha in più proprietà che aiuta a limitare la stitichezza. In alcuni paesi la polpa e le foglie del tamarindo vengono utilizzate contro le febbri malariche grazie alle loro proprietà terapeutiche.