Primo maggio, discorso del sindaco Airoldi dal pensiero ai medici e infermieri all’ex Isotta

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la riflessione del primo maggio del sindaco Augusto Airoldi
In un’epoca in cui sembra così difficile mettere insieme la parola Festa e la parola Lavoro a Saronno è ancora più importante celebrare quest’anno il Primo Maggio in almeno tre modi diversi, ma ugualmente importanti e concreti. Prima di tutto vogliamo ringraziare i medici e gli infermieri che in quel giorno, come in tante festività e in tutto questo durissimo anno, hanno lavorato per aiutare tutti noi cittadini contro questo maledetto virus. Mai come in questo anno abbiamo ulteriormente capito quanto il loro lavoro sia un patrimonio della nostra comunità e mai come oggi dobbiamo impegnarci nel promuovere il massimo sostegno a politiche di investimento pubblico regionale e nazionale su questi professionisti. E nel nostro piccolo il contributo che abbiamo dato e diamo ogni giorno per la partenza e la gestione del centro vaccinale Città di Saronno rappresenta un tributo al lavoro di questi professionisti per la salute dei saronnesi.
In secondo luogo vogliamo celebrare il Primo Maggio pensando a tutti quelli che in questo anno di pandemia hanno dovuto rinunciare al diritto di lavorare o di tenere aperta la loro attività commerciale o imprenditoriale e a tutti quelli che magari il lavoro lo hanno perso o temono di perderlo. Il Primo Maggio nasce per ricordare i diritti dei lavoratori. Diritti che la nostra Carta costituzionale riconosce e promuove tra i suoi principi fondamentali e che la pandemia ha messo a dura prova. E quando parliamo di riaperture parliamo di questo e non di qualcosa che deve dividere la politica, parliamo di aiuto a far ripartire la giusta difesa dei diritti di chi lavora. Come Amministrazione faremo la nostra piccola parte, ad esempio, dando una mano ai commercianti degli esercizi pubblici accelerando tutte le procedure necessarie per allargare all’esterno la loro attività e quindi ripartire rispettosi del nuovo decreto del Governo.
In terzo luogo celebrare il Primo Maggio quest’anno, e nei prossimi anni, significa impegnarci come amministrazione e come città nei progetti concreti che stiamo impostando e avviando per rilanciare Saronno, attrarre nuove attività economiche e aiutare quelle attuali a rilanciarsi. Era una necessità per Saronno già prima della pandemia ed è un dovere ancora di più nella crisi creata da questo anno terribile. In questo senso è fondamentale, ad esempio, il segnale che ci ha dato settimana scorsa la presidente della Accademia di Brera, Livia Pomodoro, con il sopralluogo operativo all’area ex-Isotta Fraschini, confermando l’interesse dell’Accademia alla riconversione di una parte dell’area.
Quello che succederà con e grazie all’Accademia di Brera in un luogo storico dello sviluppo economico di Saronno nei prossimi anni farà da volano alle imprese, ai commercianti, ai lavoratori e alle famiglie di tutta la città e non solo. È anche e soprattutto questo il nostro principale impegno contro la crisi creata dalla pandemia e lo svilupperemo insieme alla città con tenacia e determinazione.
Buon Primo Maggio a tutte e a tutti.
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Commenti
Che belle parole Augusto!
Soprattutto il primo commento bravo
Ma è un discorso ufficiale o privato?
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Senza fascia, direi privata.
Cambia meste’. Ricopre un incarico con 100×100 Incapacità
“Come Amministrazione faremo la nostra piccola parte, ad esempio, dando una mano ai commercianti degli esercizi pubblici accelerando tutte le procedure necessarie per allargare all’esterno la loro attività e quindi ripartire rispettosi del nuovo decreto del Governo”.
Lodevole l’impegno ma nel merito delle autorizzazioni occorre verificare se gli spazi, oggetto del provvedimento, siano solo pubblici e non privati privati, i quali sono vincolati a regole interne stabilite da convenzioni pubbliche, spesso violate.
Belle parole provenienti da una bella persona. Grazie e buon Primo Maggio!