Ospedale, ecco le posizioni dei sindaci del Saronnese nelle interviste de ilSaronno

SARONNO – Nelle interviste di fine anno dell’Arena biancoceleste, la rubrica de ilSaronno dedicata alla politica, abbiamo chiesto a tutti i sindaci del Saronnese intervistati se fossero pronti ad impegnarsi per il rilancio dell’ospedale cittadino anche alla luce dell’appello del Comitato saronnese. Un tema che nelle ultime ore è diventato di grande attualità, anche dopo l’appello al sindaco Airoldi del personale della rianimazione, e per questo vi riproponiamo un sunto di quanto detto dai primi cittadini del Saronnese.
Marco Giudici, sindaco di Caronno Pertusella
“L’impegno di Caronno per l’ospedale di Saronno continuerà, ho anche avuto modo di parlarne con il sindaco di Saronno – molto sensibile al tema. Il tavolo dei sindaci ha dato i suoi frutti, sebbene gli incontri si siano fermati per il covid. Hanno dichiarato nuove assunzioni e nuovi finanziamenti che non sono arrivati – mancano medici, è un problema che viene da lontano. Dovremmo essere uniti, in questo momento di emergenza, difficile per tutti, non fare polemiche – sebbene ci siano questioni di difficile gestione”
Evasio Regnicoli, sindaco di Origgio
“Il 5 ottobre, c’è stata una riunione a Varese organizzata da Regione Lombardia. In quel luogo sono intervenuto per chiedere in modo preciso quali fossero le idee riguardo all’ospedale di Saronno. Il presidente Attilio Fontana aveva detto che avrebbe dato la disponibilità con importi economici importanti per investire su personale e strutture, per rilanciare l’ospedale. La mia domanda era per far ricordare promesse fatte e cose dette. L’ospedale di Saronno è una struttura importante, non si può sminuirla. Se si può essere d’aiuto, noi ci saremo”
Luigi Clerici, sindaco di Uboldo
Noi ci siederemo al tavolo. Secondo noi non è indispendabile solo per il Saronnese, ma anche per l’est della Monza-Brianza o nel basso comasco. Dobbiamo alzare la voce, pretendere che quei soldi promessi arrivino anche per finanziare la assunzioni.
Sarà un centro diurno? Un grande poliambulatorio? Mi sembra un po’ poco per tutto ciò che gravita intorno a Saronno.
Ivano Campi, sindaco di Gerenzano
“Abbiamo portato in consiglio comunale una mozione proprio per portare all’attenzione la questione: l’ospedale di Saronno è un punto di riferimento storico di Gerenzano e dei comuni limitrofi. Stiamo parlando di un bacino di utenza di circa 180mila persone. E’ innegabile che l’ospedale di Saronno debba rimanere al centro delle nostre comunità. L’attenzione mi sembra ci sia, la volontà c’è – mi auguro si continui su questa strada, tutti insieme. E’ un interesse di tutti. La salute è un bene primario di tutti.
Speriamo le cose tornino alla normalità con il vaccino”.
Roberto Crippa, sindaco di Ceriano Laghetto
“Ho di recente incontrato il sindaco Augusto Airoldi ed abbiamo anche parlato dell’ospedale. Ho dato la mia totale disponibilità, anche se rappresento una comunità che è appoggiata su un Ats di zona diversa, a sostenere l’ospedale di Saronno a cui si appoggia per i servizi sanitari la comunità di Ceriano”.
Nilde Moretti, sindaco di Solaro
“Sicuramente Solaro sarà presente alle iniziative per chiedere il rilancio dell’ospedale di Saronno perchè per noi è un servizio fondamentale. I presidi sanitari sul territorio devono essere difesi”
Ndr pubblicheremo nei prossimi giorni, man mano che saranno online anche le risposte dei sindaci di Cogliate, Lazzate e Misinto.
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Commenti
L’abbandono dell’Ospedale di Saronno, la chiusura della Pretura, la crisi del teatro Pasta e tanto altro, hanno tutti una causa comune.
La causa comune è questa: il Saronnese è rimasto solo una somma di piccoli-medi comuni separati uno dall’altro, sordi e ciechi a ogni tentativo di integrazione territoriale, campanilisti come nell’800 e in un modo da far paura. Unici esempi di integrazione: Focris (anni 80!) e Saronno Servizi (primi anni 2000). Non a caso questi resistono alle intemperie.
Una sequenza di sindaci locali dalla vista corta, incapaci di vedere un futuro diverso per le loro comunità, inabili a qualsiasi politica di cooperazione-integrazione ( Saronno e Uboldo docet) nel tempo ci ha portato a questo.
E’ scandaloso che il Vice della Regione Lombardia, Fabrizio Sala di Misinto, non si epsrima, Monti è in Parlamento a Roma ed abita a Lazzate e fa nulla per difendere l’ospedale
Oltre al problema ospedale che è di primissimo piano, sarebbe auspicabile che i Sindaci lavorassero anche su altre sinergie vista l’elevata dipendenza di un comune dall’altro per quanto riguarda servizi, traffico, trasporto pubblico…
Sarebbe utopicamente auspicabile che lavorassero come se appartenessero a un unica provincia… se non proprio come se fossero un unica grande città…
Che l’ ospedale di Saronno ha dei problemi è noto da anni dare tutta la colpa alla regione non è giusto , i dirigenti che fanno? Mancano gli infermieri gli anestesisti ma i dirigenti ci sono TUTTI anche qualcuno in più, le scelte dei dipendenti si fanno in Direzione a Saronno non in regione, 3000 euro al giorno il paziente covid a Milano in ospedale PRIVATO che scelta è ? Monza li ha mandati a Brescia e Bergamo, se si buttano i soldi poi non si può assumere. Diciamo tutta la verità. Il problema è molto complesso.
Una delle cose positive è vedere Sindaci di colore politico diverso fare fronte comune su un problema che riguarda tutti. Speriamo si resti su questa linea che vogliono tutti i cittadini
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Si sono svegliati un po’ troppo tardi.
Peccato. -
Non cambierà nulla, disegno preciso di questi ultimi 25 anni che ha visto dirottare i benefici al privato a discapito del pubblico
il nostro Sindaco di Saronno e i partiti politici che lo sostengono devono dare seguito alle promesse.
Saronno deve diventare capofila, visto le dimensioni ed il peso politico, di una delegazione in Regione, che porti con estrema fermezza le richieste di 180.000 abitanti.
E se in futuro dovesse servire i cittadini devono essere pronti a fare la loro parte.
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Ahimé i sindaci alla fine han ben poco potere in ambito ospedali. Questa è la triste realtà, sarebbe importante che i cittadini però ricordino queste cose, che invece poi cadono nel dimenticatoio. La situazione attuale è figlia di scelte fatte anni fa dagli stessi amministratori regionali che continuano in questa politica. Speravo che dopo l’emergenza covid potessero rivedere questa visione.
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Al netto che tanto se ne è parlato in campagna elettorale, adesso non puoi che agire in tutti i modi possibili. intanto almeno andare in Regione (ci sono firme raccolte, Sindaci da coinvolgere). Manifestazioni ecc.
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Quanti avevano già firmato la petizione e quanti si svegliano ora?
Sindaco Crippa, i suoi concittadini quando hanno necessità sanitarie, benché “appoggiati su un’ATS di zona diversa” si rivolgono a Saronno…
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Appunto, ben detto
Bene tutti favorevoli. Ora atti concreti basta parole chiedano alla Regione garanzie concrete. Questo è il momento hanno poco tempo per vedere concretizzato il sostegno a parole espresso. la LR 23/2015 entro meta aprile necessita di una revisione. Forza allora che presentino proposte concrete condivise da tutti i Sindaci del corcondario saronnese alla Regione. Ad esempio la creazione di una ASST su piu territori provinciali considerando che l ipotesi ( piu che ipotesi sono indicazioni del Ministero della Salute alla Regione Lombardia…..) è la cancellazione delle ATS provinciali. Questo consentirebbe la creazione di una ASST fuori dagli schemi provinciali Ma sicuramente i Sindaci sanno, spero
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Purtroppo i sindaci in quest’ambito NON hanno alcun potere. Quindi ben vengano proposte e posizioni, ma le decisioni sono regionali. Quindi bisogna prendersela con chi prenderà queste decisioni, che in realtà sono già state prese da anni nel disinteresse generale, finché non ne se ne vedono e subiscono gli effetti.