Fase 2, comitato pro ospedale perplesso: “Saronno fanalino di coda. Normalità solo in autunno?”

SARONNO – Tempi precisi per un ritorno alla normalità del nosocomio cittadino di piazza Borella, negli ultimi mesi in uso soprattutto per curare i pazienti affetti dal coronavirus: il comitato pro ospedale scende in campo con richieste precise all’Asst Valle Olona, che gestisce il plesso ospedaliero. Ecco integralmente il comunicato.
Hanno suscitato non poche perplessità le dichiarazioni del direttore generale dell’Asst Valle Olona, apparse recentemente sulla stampa. In merito alla seconda fase dell’emergenza Covid 19 ha dichiarato che il nostro ospedale sarà l’ultimo a tornare alla normalità. Cosa significa “non ragionare in termini di ripristino….non riavvolgere la pellicola di un film”?
Mentre due ospedali situati a pochi chilometri di distanza uno dall’altro (Gallarate, già Covid free da diversi giorni, e Busto Arsizio) torneranno alla normalità con doppioni di specialità e con la conseguente positiva riduzione del disagio dei due centri e delle zone limitrofe, Saronno ed i pazienti del saronnese continueranno a sopportare il pellegrinaggio verso Busto e Gallarate – o altrove – non conoscendo la tempistica del ritorno alla normalità, che par di capire non sarà prima del prossimo autunno. Facciamo notare che – da un giorno all’altro – Saronno è diventato ospedale di cura solo per pazienti Covid con chiusura di tutte le attività sia di reparto sia ambulatoriali.
Il personale ha ammirevolmente accettato il nuovo impegno, nonostante nessuna informativa scritta da parte della direzione generale, quantomeno dovuta per trasparenza e rispetto di tutti i professionisti e l’ha fatto con spirito si abnegazione e disponibilità tali da meritarsi l’elogio dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giuliio Gallera. Dopo due mesi in questa situazione il direttore generale Eugenio Porfido non può limitarsi ad affermazioni del tipo “non mi sembra… restiamo nel campo delle chiacchiere…” rispondendo agli articoli apparsi sulla stampa in merito al malessere ed alle lamentele del personale medico ed infermieristico di Saronno.
Ben comprendiamo come non sia possibile prevedere con esattezza l’andamento della pandemia ma, forse, sarebbe più giusto e rispettoso sia nei confronti del personale sanitario sia dei cittadini che fanno riferimento al nostro ospedale (180.000 persone appartenenti a 4 provincie) e che hanno permesso , con le loro generose donazioni, di acquistare 4 respiratori del valore di 133.000 euro per il reparto di terapia intensiva, anticipare risposte precise in merito al futuro dell’ospedale stesso e dire con chiarezza e trasparenza:
– quando il personale potrà tornare alle attività svolte prima dell’emergenza Covid 19.
– quando i pazienti potranno recarsi presso il nostro nosocomio per le visite specialistiche, per partorire, per le cure oncologiche senza più sopportare i faticosi spostamenti verso Busto e Gallarate affrontando un disagio riservato ai soli cittadini del Saronnese. Dinnanzi alla domanda di salute non esistono persone di serie A e persone di serie B ed i disagi provocati dallo tsunami Coronavirus devono esser ripartiti in egual misura.
– quando si potranno soddisfare tutte le prenotazioni per visite, interventi e ricoveri bloccati dall’inizio del mese di marzo.
I cittadini e i sanitari hanno il diritto sacrosanto di sapere. E’ di fondamentale importanza dare risposte in tempi brevi perché, altrimenti, si corre il rischio di ritrovarsi con personale che, stanco dell’incertezza del proprio futuro, decida di andarsene a svolgere la propria attività altrove, sguarnendo ulteriormente reparti già in sofferenza prima della pandemia. Se, come già deciso da Regione Lombardia, nascerà un unico nuovo Ospedale al centro della provincia di Varese a Busto-Gallarate in sostituzione dei due esistenti e distanti soli 6 chilometri, ci domandiamo perché il presidio di Saronno ed i suoi utenti debbano esser pesantemente penalizzati dalla tragedia Covid pur essendo il riferimento sanitario del sud della provincia e di altri ampi territori delle provincie di Como, Monza Brianza e Milano.
Da ultimo ci chiediamo e chiediamo: cosa pensano e cosa hanno intenzione di fare il sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, ed i sindaci del vasto comprensorio saronnese che, lo ricordiamo, sono i responsabili della salute dei loro concittadini?
Ci aspettiamo risposte chiare ed iniziative concrete.
Il Comitato per la salvaguardia e il rilancio dell’ospedale di Saronno
(foto: nei giorni scorsi la sanificazione dell’ospedale di Saronno)
18052020
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Commenti
Più sanità meno affari sulla pelle delle gente . Non solo a saronno
Non ha più senso questo comitato di fronte al collasso dell intera sanità lombarda . Riazzerare il sistema intero è l unica strada , aggiungere tanti ospedali , basta tagli. Cambiate lavoro gestori della sanità
concordo anch io con gli ultimi due interventi : cacciare la destra dalla regione e riformare la sanità marcia e corrotta dalla stessa destra alimentata è l unica via per salvare non solo l Ospedale di saronno ma tutta la sanità lombarda . Se lo ficchi bene in testa questo comitato senza parlare più a vuoto
Concordo con l’intervento di Ratzinger. Non è solo Saronno il problema ma tutta sanità lombarda. Se il post covid sarà gestito con le politiche di prima non avremo imparato nulla. È il modello sanitario lombardo che ha mostrato tutti i suoi limiti. Investimenti nella sanità pubblica sono indispensabili. A Saronno come in altri ospedali che si vorrebbero ridimensionare.
QUI non si tratta più di difendere Saronno visti i tempi : il covid ha evidenZiato la necessità di demolire il governo regionale Lombardo che ha smantellato la sanità dandola in pasto agli affaristi e dimostrando totale inefficienza . Solo Mandando a casa la destra lombarda la sanità tornerà a presidiare i territori e Saronno terrà il suo ospedale , anzi, lo potenzierà . Le parole che questo Comitato deve dire sono : cacciamo la destra dal governo regionale per salvare L’ ospedale
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Forse sarebbe meglio che certi sindaci si
diano una mossa per difendere l’ospedale
di Saronno. Le elezioni sono vicine e la gente
senz’altro se ne ricorderà
Per me bisogna veramente organizzare una forte protesta, magari davanti al comune
Siamo stufi di fare sacrifici sempre e solo noi. Adesso qualcuno deve mettere la faccia per queste scelte sanitarie e prendersile responsabilità, invece di raccontare sempre storie per tenere buona la gente vogliamo vedere fatti concreti per il rilancio dell’ospedale di Saronno.
Busto Ospedale è scomodo da raggiungere da Saronno, il nuovo ospedale di Busto/Gallarate lo sarà ancor di più. Cosi facendo dott. Porfido la sua azienda perderà il saronnese che, non avendo più un ospedale di riferimento, farà riferimento al Sacco o a Niguarda. A meno che avete intenzione di aprire una voragine al privato che si introdurrebbe in un bacino molto appetibile, qual è la vostra strategia aziendale?
Comitato pro ospedale radunate i cittadini: noi ci siamo!!!!
Parole sacrosante.
Di fatto la Regione ha in programma un ridimensionamento della struttura a discapito dei cittadini ed a vantaggio dei privati che continua ad investire.
Speriamo che finisca presto questa tendenza
Se il Comitato è alla ricerca di ottenere una risposta certa e rassicurante alle domande esposte e fa affidamento a chi è responsabile per la salute sul territorio cittadino commette una grossa ingenuità, in quanto altri impegni più importanti indirizzeranno il sindaco ad allinearsi alle direttive dei leghisti regionali, i quali hanno già deciso la soluzione finale del nosocomio saronnese, depauperando il territorio.
Scenderemo in piazza se non avremo risposte sicure, il Sindaco si faccia avanti, la Giunta tace, tutti in silenzio, un silenzio assenso ? L’ospedale di Saronno non si tocca.
ma come ho letto le dichiarazioni del signor Porfido…..
allora erano solo parole……
Paolo Enrico Colombo
Le prime 4 aziende in provincia di Varese che hanno pagato più tasse sono nel saronnese, ma quando si tratta di dare servizi al saronnese, Varese si dimentica. Io come cittadino subisco le scelte dei politici, mi resta come unica arma il voto. Covid permettendo, tra poco si voterà per il sindaco e io mi ricorderò di quello che non ha fatto Fagioli per il nostro ospedale. Poi, quando si voterà per la regione, se Gallera e Porfido non manterranno le promesse mi ricorderò anche di loro.
Sindaco di Saronno e sindaci del circondario, Fatevi sentire (una mnifestazione unitari no?) la salute dei vostri cittadini prima di tutto. Perchè chi ha bisogno di cure debba recarsi a km. di distanza è uno schfo di gestione. RIVOGLIAMO IL NOSTRO OSPEDALE AL PIU’ PRESTO.
Fagioli, tocca a te: PARLA! Di qualcosa ai cittadini di Saronno! È mai possibile il tuo tombale silenzio su tutto?