Il Clandesite in Nepal: un’esperienza che allarga lo sguardo

SARONNO – E’ stata sicuramente indimenticabile l’esperienza vissuta quest’estate dal Clandesite del gruppo scout di Saronno. I ragazzi hanno trascorso due settimane in Nepal, dal 6 al 21 agosto, per svolgere attività di volontariato. In particolare, sono stati ospitati da alcune famiglie di Karmidanda, un villaggio situato nel distretto di Rasuwa, a 80 km da Kathmandu, e hanno prestato servizio nelle tre scuole di Bhalayadanda, Dhunge e Manigaun.
“Abbiamo ricevuto calore da tutti – spiegano i ragazzi- e soprattutto dai bambini: eravamo come una festa speciale per loro, ci hanno accolto subito con gioia, mentre i giochi e il divertimento hanno fatto crollare qualsiasi possibile barriera. Sono davvero in grado di divertirsi e di entusiasmarsi con tutto, anche le cose più essenziali: in questo differiscono molto dai nostri bambini, che cercano stimoli e giochi sempre più complicati. Le famiglie ospiti, dal canto loro, mettevano a nostra disposizione, con un sorriso, tutto quello che potevano offrire.”
Il clan, composto da 19 persone, tra ragazzi e “capi”, aveva scelto questa grande meta già un anno e mezzo fa, con l’intenzione di venire a contatto con una realtà totalmente diversa da quella a cui siamo abituati, spesso fin troppo comoda. Insomma, un’occasione per allargare l’orizzonte, per arricchirsi e avere uno sguardo più competo sul mondo. Un’altra significativa scelta dei ragazzi è stata senza dubbio quella di autofinanziarsi quasi del tutto il viaggio, con numerosi lavori svolti durante l’anno e la “cena nepalese” a Casa di Marta. Nell’organizzazione sono stati aiutati da Roberto Boesi, originario di Milano, che da tempo si divide fra Italia e Nepal, indirizzando i volontari nei villaggi e gestendo i progetti nelle scuole e nella clinica. “La disponibilità di Roberto è stata per noi essenziale – racconta il clan- Si è fatto davvero in quattro perché non ci fossero problemi durante il nostro soggiorno, e ci ha poi lasciato nelle mani di Jhabraj, un insegnante di inglese che è diventato il nostro punto di riferimento.”
Nel villaggio di Karmidanda, i ragazzi passavano generalmente la mattinata con i bambini nelle diverse scuole, poi, al termine delle lezioni, continuavano a giocare con chi abitava vicino a loro. Vivendo proprio con le famiglie, hanno avuto la possibilità di adattarsi alla vita del villaggio, conoscendola senza filtri nella sua povertà e semplicità. “È uno stile di vita completamente diverso dal nostro, ma sempre dignitoso, disponibile e generoso, nonostante la povertà, che viene accettata con tranquillità. Il villaggio si basa su un’economia fondamentalmente di sussistenza: risaie, campi di mais, galline, mucche e bufale, qualche pollo… abbiamo sperimentato il duro lavoro nei campi dando una mano nelle risaie, ci siamo adattati in parte ai loro ritmi, abbiamo cercato di comprendere la loro cultura e le loro tradizioni senza tirarci indietro, che si trattasse di mangiare con le mani o di assistere a una festività induista a Betrawati.
Non solo il servizio a Karmidanda, ma anche i viaggi in pullman e i due giorni trascorsi a Kathmandu hanno arricchito la nostra esperienza: abbiamo notato la differenza tra la vita caotica della capitale e quella dei piccoli paesi, anche se la gente rimane ovunque aperta e disponibile.”
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Commenti
Un grande ringraziamento alle famiglie nepalesi che hanno gioiosamente accolto i nostri ragazzi e dato una testimonianza di vita semplice
Dal Nepal in poi un nuovo inizio per il vostro gruppo!
Complimenti ragazzi!
Dal Nepal in poi un nuovo inizio
Dal Nepal un nuovo inizio per il vostro gruppo!!!☺☺
Grazie, ragazzi, perché riuscite a far vivere anche a noi, di riflesso, la bellezza e la ricchezza di umanità di questa vostra iniziativa: un raggio di sole nel grigiore della nostra pigrizia.
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Hai proprio ragione Salvatore… Non ci resta che aspettare una serata di testimonianza e di condivisione dell’esperienza alla quale non potremo assolutamente mancare
Francesco, caposcout di Saronno
Meravigliosa esperienza..Nepal nel cuore sempre!