Tangenti, Attac: “E’ ora di dire basta! La parte sana deve reagire”

SARONNO – “La Tangentopoli-Mafiopoli lombarda, con base in provincia di Varese, appena scoperchiata dalla Procura di Milano, getta ombre inquietanti sul governo dei nostri territori. Le carte dei magistrati restituiscono – al di là del dato giudiziario – un sistema di gestione del potere, della cosa pubblica (società partecipate), dei beni comuni (acqua, rifiuti, territorio), in cui intervengono ad estrarre profitto alcuni politici di centrodestra locali e nazionali, imprenditori corrotti, mafiosi”.
Inizia così la nota di Attac Saronno unica realtà che, dopo la presa di posizione di Franco Casali di Tu@Saronno, commenta la maxi operazione di martedì contro tangenti e corruzione tra Milano e Varese.
“Nella vicenda compaiono nomi noti al grande pubblico, a partire dal presidente della Regione, il leghista Attilio Fontana e dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti, a personaggi locali, dall’eurodeputata Lara Comi a Nino Caianiello (definito il “fulcro” del sistema), già coordinatore di Forza Italia in provincia e gestore di società dell’acqua mai ripubblicizzata nella nostra provincia. Persona, quest’ultima, intervenuta nella conduzione politica del nostro territorio cittadino. Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia: i partiti protagonisti del “sistema” indagato a Milano sono gli stessi che governano a Saronno. Insieme a Saronno al Centro, formazione già lambita da recenti condanne per corruzione. E ai Doma Nunch della galassia di Lealtà Azione.
Cittadini espropriati del governo del territorio, gestito per conto di affaristi e criminalità; dei beni comuni (acqua, rifiuti) trasformati in fonti inesauribili di poltrone, favori e profitti invece che di salute e ricchezza per tutti: questo – tra l’altro – ci dicono le indagini: questo abbiamo sempre combattuto nelle nostre lotte politiche, sociali ed ambientali di questi decenni. E intanto la povertà dilaga, mentre molte persone impoverite da questi potenti vengono tenute a bada con la paura degli immigrati (ma tra gli arrestati e indagati non se ne trova uno: questo non è uno di quei lavori che gli italiani non vogliono più fare…)”.
Da questi fatti la scelta di Attac Saronno di intervenire: “È ora di dire basta! – continua la nota – È questo il futuro che vogliamo consegnare ai nostri figli? È questo il presente che vogliamo continuare a vivere?”
“La parte sana della società è chiamata a reagire (se non ora, quando?): mostri visibilmente la propria presenza, in opposizione alla consegna delle nostre città nelle mani del capitale e dei suoi alleati criminali! Noi ci siamo”.
(foto archivio: un evento di Attac a Saronno)
12052019
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Commenti
Mai letta un’accozzaglia di pinzillacchere più variegata. Complimenti per la fantasia!