Ex Cantoni, Guaglianone presenta il maxi depuratore che bonifica le acque
SARONNO – Dopo controlli e tanti preparativi è stato attivato l’impianto di trattamento delle acque sotterranee dell’ex Cantoni l’area dismessa alle porte della Cassina Ferrara. “E’ un passaggio essenziale per la riqualificazione di questo comparto così cruciale e così essenziale per la vita cittadina – spiega l’assessore all’Ambiente Gianpietro Guaglianone – Siamo arrivati a questo punto grazie ad un lungo percorso che l’Amministrazione ha seguito in prima linea con i tecnici e con tutti gli enti e gli strumenti di controllo necessari per garantire l’efficacia di un intervento di questa portata. E’ davvero un traguardo importante per la città di Saronno”.
Il completamento ed il collaudo del sistema è avvenuto a gennaio e nei primi giorni di febbraio è stato eseguito il monitoraggio su tutti i punti di controllo disponibili ed è stato attivato definitivamente il sistema di bonifica delle acque sotterranee. Un intervento che segue quello realizzato sui terreni che ha aperto i lavori nell’ex area industriale. Per quanto concerne le acque il sistema, composto da due pozzi, profondi rispettivamente 50 e 90 metri, ha la funzione di drenare la falda idrica compromessa dalla presenza di solventi clorurati, convogliando le acque estratte nell’apposito impianto di depurazione a carboni attivi. Un condotto interrato lungo circa 400 metri che convoglierà le acque depurate nel vicino torrente Lura. Il collettore sotterraneo, collegato al torrente in corrispondenza di piazza Borella, prevede un sistema di controllo in remoto, in grado di interrompere l’immissione delle acque in caso di piena.
“Questa è l’ultima fase della bonifica che, come di consueto, si svolgerà sotto la stretta sorveglianza degli enti coinvolti a partire dal Comune sino al raggiungimento degli obiettivi fissati in sede di conferenza di servizi – aggiunge Carlo Pescatori, presidente della commissione Ambiente e Sport del consigliere comunale – è un punto di svolta nel percorso sicuramente non semplice che l’Amministrazione ha iniziato per conseguire il risultato finale”.
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21022019
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Commenti
Domanda: Invece che immettere nel “vicino torrente Lura” tutta l’acqua depurata, non si potevano prevedere dei serbatoi di accumulo per sopperire alle possibili necessità in caso di siccità durante il periodo estivo?
Ottimo che si immetta l’acqua nel Lura, almeno si rimedia alla mancanza d’acqua causata dai lavori per la Pedemontana: forse i pesci sopravviveranno anche d’estate.