Visto da Varese: Qualità della vita, la provincia 27esima su 110

di EZIO MOTTERLE
Resta una delle province d’Italia dove si vive meglio, quella di Varese: 27esima su 110 secondo la classifica sulla qualità della vita pubblicata in questi giorni da Italia Oggi, che compara una miriade di parametri e assegna per ognuno precisi punteggi. Frutto di una meticolosa media numerica delle singole analisi, il risultato finale assorbe anche posizioni migliori del Varesotto nelle graduatorie parziali. E’ il caso del dato sul tenore di vita, che confermando la ricchezza finanche proverbiale diffusa ai piedi delle Prealpi, erede dei primati cresciuti col boom economico che fece del territorio una sorta di Eldorado, colloca la provincia di Varese coi suoi quasi 900mila abitanti all’ottavo posto, dopo Parma, Milano, Reggio Emilia, Trieste, Belluno, Cremona e Aosta. Siamo 15esimi quanto a spesa pro capite per consumi, ottavi per il livello medio delle pensioni erogate, anche se solo 43esimi per il livello individuale dei depositi bancari. L’insieme dei valori considerati (negativi ad esempio alcuni legati alla qualità dell’aria col 74esimo posto per i giorni di superamento del pm10, alla diffusione delle autovetture che ci colloca al 73esimo, all’altissima densità demografica che ci precipita addirittura al 105esimo: per il resto prevalgono posizioni di metà classifica) determina per il 2017 la posizione numero 27 nella graduatoria finale, risultato che migliora di quattro posizioni quello dell’anno prima, pur registrando dati preoccupanti come l’81esima posizione nella classifica sull’ambiente, col capoluogo 18esimo per frazione di territorio (quasi un terzo) destinata ad area verde ma con la provincia che scivola al 68esimo per quantità di aree destinate al verde pubblico. Soddisfatti, delusi? Come sempre il complesso dei dati fa discutere, tenendo sempre presente il monito del pollo di Trilussa nella lettura della media statistica. Una considerazione a margine. Scorrendo la valanga di numeri disaggregati sui ben 110 territori provinciali emerge ancora una volta la funzione preziosa di questa storica suddivisione amministrativa, troppo presto ritenuta superata e oggi oramai riabilitata, per fornire una fotografia nitida e immediatamente leggibile, anche dal punto di vista geografico, della complessa società italiana. E ovviamente, nel suo ambito, di quella varesina.