Visto da Varese: Per l’economia un autunno meno caldo dell’estate

di EZIO MOTTERLE
Industria in discreta salute, quasi metà della produzione esportata, buona tenuta degli ordini e dell’occupazione. A questa estate calda, anzi caldissima, sul fronte del meteo, non seguirà insomma per l’economia varesina un autunno caldo, immagine solo in apparenza d’altri tempi, che evoca pesanti inquietudini sociali. In questo fine luglio da copione, con migliaia di turisti in partenza anche dal Varesotto e grande affollamento a Malpensa, porta aperta sulla gettonata vacanza oltre frontiera, i conti delle imprese tornano abbastanza e le indagini congiunturali rassicurano in vista di settembre. Tanto appunto da non far prevedere una ripresa a rischio, dopo le ferie, autunno meno caldo dell’estate insomma in aree chiave come quella di Varese, ad alta densità manifatturiera e forte propensione all’export. Comunque sia, per ora si va in sospirata vacanza. Italia e mare in testa alle preferenze dei varesini, dicono i sondaggi, almeno una settimana in media a testa lontano da casa (chi non parte se la prenda ovviamente con chi ne fa due) nel segno del tradizionale ombrellone, ma anche boom di viaggi intercontinentali dallo scalo della brughiera. Grandi attese per il turismo di importazione, quello che ha Varese come meta, tra soggiorni in hotel e in miriadi di seconde case distribuite fra laghi e valli, tanti stranieri dai tedeschi agli americani tra le migliaia di ospiti alla ricerca di verde, azzurro e relax. Clima da bella estate, per chi va e per chi resta, dunque. E anche questa rubrica si concede qualche settimana di pausa, tornerà domenica 19 agosto, quando il tempo della ripresa sarà ormai all’orizzonte e le soluzioni ai problemi (che comunque restano) non più rinviabili con l’alibi delle vacanze. La pausa, in ogni caso, sarà stata eventualmente utile per congelarli, solleone permettendo. Fino alle inevitabili pur meno roventi incombenze dell’autunno.
(la rubrica tornerà online domenica 19 agosto)