L’inchiesta: su Trenord e Malpensa express pigiati come sardine, e si fa la sauna
SARONNO – Ci aveva pensato Ryanair, ci riescono Trenord ed il Malpensa express: si moltiplicano le proteste dei pendolari saronnesi che pur pagando un biglietto, teoricamente, per un posto a sedere sul treno poi si ritrovano a viaggiare in piedi.
Siamo andati a toccare con mano presentandoci alla stazione di “Saronno centro” in orario di punta, attorno alle 8.30 di oggi. Nessun posto libero a sedere, su nessuno dei treni in partenza verso Milano, con i passeggeri costretti ad “accomodarsi” direttamente in piedi nei corridoi. Era stata la provocatoria idea della compagnia aerea low cost Ryanair, qualche tempo fa. Assurdo, ovviamente inattuabile, avevano detto tutti. Ma sui treni per Milano il “miracolo” riesce ogni mattina. Mentre non è chiaro quale rimborso spetti a chi ha pagato, profumatamente, in biglietto – a sedere – di prima classe, 4.30 euro per una manciata di chilometri, per poi viaggiare in piedi, pigiato come sardine.
Noi per Milano abbiamo provato a prendere il Malpensa express delle 8.44 per Cadorna e di sola prima classe; abbiamo viaggiato, naturalmente, in piedi nel corridoio e gratis abbiamo anche… fatto la sauna.
24112016
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Commenti
Sono anni che viaggio su questi treni e ogni volta c’è una scusa diversa per i disservizi che ci costringono a condizioni indegne (anche pagando lautamente l’abbonamento di prima classe): l’Expo, la politica, la pioggia, il bilancio…
La parte più scandalosa sono le obiezioni dei ferrovieri, non c’è proprio rispetto per i passeggeri paganti, se io trattassi in questo modo i miei clienti verrei licenziato.
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Al caro ferroviere che ci dice che l’alternativa è l’auto io risponderei che l’alternativa allo sciopero che mi fa perdere tempo e soldi è un lavoro nuovo. Cambia lavoro se è 15 anni che fai sciopero programmato manco fosse un piano ferie.
Secondo me, il vero problema, è la mancanza del wi-fi gratuito. Ok, viaggiare in piedi ci sta ed anche il sovraffollamento si sopporta. Ma mi manda in bestia che lo smartphone non funzioni a dovere perché non esiste un wi-fi gratuito che adesso trovi anche nei parchi. Dai cribio, sveglia….
io dopo un a anno a viaggiare come una sardina, con gli scioperi del venerdì, cominciai ad andare in macchina a Milano. Partendo alle 7 da Saronno ero alle 7:27 in zona Crocetta, non pagando quindi nemmeno la zona C. Vi consiglio di fare lo stesso.
nessuno obbliga nessuno a prendere il treno, esistono altri mezzi per andare dove si desidera e se il treno in questione non soddisfa, cambia strada e vedi di essere felice e poi la sauna c’è chi paga per fare la sauna tu la fai pure gratis.
ricordo che criticae è facile essere propositivi difficile
dal fiato alle trombe tutti riescono far suonare un’arpa pochi
indi come diceva il buon calindri vivi e si felice perchè c’è sempre chi sta peggio di te
Oggi è venerdì? Ah già, come al solito scioperano.
Viaggio da pendolare da 26 lunghissimi anni e ne ho viste di tutti i colori. Ho scritto e riscritto a trenord ma le risposte sembrano uscite da un computer più che una persona tanto sono insensate. E naturalmente viaggio in piedi ogni giorno già sul treno delle 7,10….
Il biglietto non ha prenotazione del posto a sedere ma la sola possibilità di usufruire del servizio, inoltre, ci si lamenta sempre e solo del “treno corto” senza vedere mai oltre. I materiali sono composizioni bloccate, non si possono aggiungere “vagoni” a piacimento. Si volendo si possono doppiare ma trenord viaggia su varie linee (sia fnm sia Rfi). Il pendolare dovrebbe almeno conoscere le basi della ferrovia e la suddivisione di infrastruttura e impresa prima di avventurarsi alla mera polemica (cosa in cui è bravissimo). Voi avete provato un Malpensa Cadorna in orario di punta e,ovviamente il vostro viaggiare in piedi vi ha portato alla stesura di un articolo polemizzare, ma ditemi, avete fatto caso alla mandria di gente che si fionda sulle prime due carrozze per non camminare troppo all’arrivo a Cadorna? Allo stesso tempo, avete fatto caso alle ultime vetture dove, anche in orario di punta, si viaggia comodi e, spesso seduti? Tutti bravi a lamentarsi vero? Ma cosa volete? O freccia rossa su linee regionali e dove il trasporto è congestionato? Voluto soprattutto dalla Regione. Oppure volete pagare il doppio per avere il servizio prenotazione posto a sedere? Decidetevi. Una pendolare Saronno/Cadorna che utilizza i Malpensa per andare al lavoro
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Sinceramente, e mi perdoni per la franchezza, che le basi della ferrovia prevedano la conoscenza di composizioni bloccate che non possono essere aggiunte a piacimento non mi interessa così come individuare tra le concause le persone sulle scale (io mi ci metto ogni tanto ma non blocco nessuno)quelli che non fanno passare gli altri e bla bla bla.
Il punto è il seguente: è proprio nelle ore di punta che uno deve dare il massimo del servizio perchè ragionando al contrario sono tutti bravi a portarci in cadorna in 18 minuti netti alle tre di pomeriggio.
Ti piace vincere facile recitava una pubblicità.
Poi torno a dire che il personale di bordo dovrebbe viaggiare nelle carrozze e rendersi conto se ci sono trecento gradi nelle carrozze o se invece si congela per l’aria condizionata.-
Caro Anonimo, se non riesci neanche a stare in piedi ma sei costretto a sederti sulle scale, tanto “secondo te” non dai fastidio, allora hai torto a prescindere.
Che popolo flaccido. Altro che cambiamento,non ci sono speranze.-
io mi metto seduto sulle scale perchè PER MESI NON RIESCO A FARE UN VIAGGIO DECENTE!!!!!!!!
HAI CAPITO?????
Non riesci a stare in piedi secondo me te la puoi risparmiare se c’è spazio per sedermi mi siedo sulle scale altrimenti NON OSTACOLO LA LIBERTA’ DEGLI ALTRI ergo me ne sto in piedi come una bestia.
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Sa gentile anonimo qual è il suo problema? che ignora ma sentenzia.
Le composizioni vengono bloccate (limitate ad un certo numero di carrozze per i non ferrovieri) semplicemente perché le banchine hanno una certa capienza (lunghezza) minima entro cui si possono “accogliere” i treni dentro le stazioni/fermate, oltre la quale si violano i regolamenti di sicurezza ministeriali. Oppure vogliamo ripetere quanto accaduto delle ferrovie del Sud Est? Aggiungere carrozze negli orari di punta a prima vista sembrerebbe una soluzione facile, ma in quali e quante tratte e in quali orari? la Lombardia è grande, ci sono decine e decine di direttrici da e per il Capoluogo (Bergamo-Brescia, Como-Varese-Novara, Canzo-Asso, Lecco e Brianza, Cremona-Mantova, Pavia Sondrio.. )
Ognuno (egoisticamente) pensa al proprio treno ed al proprio orario ma ci rendiamo conto che in Lombardia si muovono ogni giorno 9.000.000 di persone per andare a lavorare +/- negli stessi orari al mattino e alla sera!
Quindi per favore, pur capendo le difficoltà oggettive, prima di dare giudizi si informi perché a tutto c’è una risposta, qui nessuno vuole penalizzare nessuno altrimenti c’è sempre … l’auto-
Guardi caro ferroviere, faccio così la prossima volta.
Mi informo e più mi informo e più mi arrabbio.
sono tutte giustificazioni e lei non se la deve prendere perchè mica è sua l’azienda.
Se il numero dei pendolari negli ultimi 10 anni in Lombardia cresce a vista d’occhio occorre attrezzarsi.
Che sia difficile ok, ma con puntualità svizzera però ci sono gli aumenti sui prezzi….
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Concordo con Ambra.
La colpa è sempre di qualcuno tranne dei passeggeri.
Io prendo sempre il treno tra 07.45 e 08.09: ultime carrozze sempre posto. Se poi si ha “l’intuizione” che magari la gente sta davanti alle porte per guadagnare 20 secondi e ci si sposta, beh si viaggia in piedi ma non ammassati.
Ma naturalmente la colpa non è mai delle persone.
Il semplice titolo di viaggio non garantisce il posto a sedere ma solo il trasporto sino a destinazione, credo. Detto questo, concordo chi sostiene che a volte, soprattutto in orari di punta, le condizioni siano disumane. Su questi treni ho visto situazioni che gli essere umani normali non possono immaginare e sopportare. Ma inutile lamentarsi, bisogna fatturare e comprarsi una bella motocicletta.
Senza contare l ormai a cadenza mensile venerdì di sciopero
La cosa comica è che esiste anche un biglietto/abbonamento di I classe sulla tratta per Malpensa..ma la cosa ancora più comica è che c’è tanta gente convinta che lo sottoscrive. Chapeau..
Non apro poi il capitolo riguardante i treni jet a due piani..e la loro incredibile frequenza…ad maiora..
A mio avviso, il problema potrebbe parzialmente risolversi aggiungendo qualche carrozza.
Io faccio il biglietto di prima, perché sono incinta e spero, in questo modo, di viaggiare meglio. Ma purtroppo spesso le cose non vanno così.
Viaggiatori maleducati (ma che si credono furbi) si siedono comodamente in prima classe, pur avendo il biglietto di seconda. E io, con un bel pancione, sono costretta a fare il viaggio in piedi! In un’occasione, un controllore donna mi ha detto che “tanto il viaggio è breve”!
A nulla sono servite mail e lettera di contestazione al servizio clienti di Trenord.
E’ una vergogna!
Il problema è che, come me, per molti il treno non ha alternative e Trenord se ne approfitta!
D’accordo con tutte le lamentele ma viaggiando ogni giorno da Saronno faccio notare:
– le persone si ammassano davanti le porte invece discorrere e consentire agli altri di salire. Per la serie: “io sono entrato adesso fatti vostri”. Magari qualcuno poi spinge.
– i gentili passeggeri spesso hanno lo zaino sulle spalle e nonostante il treno pieno, diciamo se ne fregano. Bisogna pure essere comodi di stare sullo smartphone.
– Passeggeri stanchi seduti sulle scale, sia per salire sulla parte superiore del vagone che per accesso alla parte rialzata. Nati stanchi. Poi come sempre chi se ne frega se qualcuno deve passare o salire.
– Posti occupati con borse/giubotti: devo stare comodo e magari si spera che nessuno chieda di sedersi. Anche qui: chi se ne frega se il treno è stracolmo.
Diciamola allora tutta: i treni sono sottodimensionati ma noi come società civile coviamo solo indifferenza l’uno nei confronti dell’altro, per non dire altro finchè non tocca a noi.
Naturalmente la lista sugli atteggiamenti di maleducazione o mancanza di senso civico potrebbe essere molto più lunga e non parliamo di ragazzini ma di adulti. Altro che gioventù scapestrata, il problema è molto più ampio.
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Concordo in pieno Giuseppe.
Aggiungo alla lunghissima lista proprio la maleducazione totale dei ragazzini che con la musica a palla obbligano tutti gli altri ad ascoltare; gente che mette le scarpe sul sedile di fronte mentre qualcuno un attimo dopo si siede oppure le donne che schifosamente e lo dico di nuovo SCHIFOSAMENTE si tagliano le unghie sul treno! E’ un luogo pubblico perdio!
Gente che dorme occupando 3 sedili e chi se ne frega se gli altri sono in piedi e infine ma non meno grave, l’obbligo di ascoltare tutti i c…i degli altri al cellulare. Chiama da casa tua e lascia in silenzio la gente a cui non interessano tutte le tue cose.
L’articolo parte da considerazioni sbagliate: il posto a sedere non è infatti garantito dal possesso del biglietto.
La riflessione dovrebbe concentrarsi di più sul fatto che far viaggiare le persone pigiate l’una contro l’altra è disumano e comporta elevati rischi per l’incolumità e la salute delle persone.
Mi sorprende che aspetti tanto importanti non siano adeguatamente monitorati da nessun organo di controllo che imponga interventi concreti e tempestivi a rimedio
E allora prevedete un biglietto ridotto per il viaggio in piedi!!
Pippo ha ragione purtroppo il possesso del titolo di viaggio pare consenta solamente di riuscire a salire su un treno ed essere portati, si spera in orario, a destinazione.
Fa un poco alterare però il fatto che spesso, senza alcuna logica apparente se non il poco rispetto per i viaggiatori che pagano il biglietto e la poca organizzazione di Trenord, la mattina viaggino treni con 5 o 6 convogli pieni oltre ogni dire per poi trovare verso le 14 treni da 8 carrozze quasi interamente vuoti. Per non parlare dei macchinisti che fermano i treni sul binario 1 praticamente a saronno sud con l’ultima carrozza che a stento è sotto la tettoia della biglietteria piena di gente che si trova a rincorrere il treno sul binario e a stiparsi ancora di più sulla prima carrozza raggiungibile. La logica vorrebbe che i treni sul binario 1 fermassero davanti alla biglietteria, luogo di ingresso nella stazione e di acquisto dei biglietti nonché unico posto riparato da una tettoia quando piove e non al binario tronco…
ma garantisce viaggio decente a condizioni decenti !!! medita !!!! e…prova tu !!!
la prossima inchiesta fatela sulla scoperta dell’acqua calda. Sarà più interessante.
La situazione oltrepassa davvero ogni limite di decenza, con un numero di utenti che supera abbondantemente la capienza dei vagoni (e non intendo posti a sedere, quelli sono un’utopia, parlo proprio di spazio fisico per un viaggio da esseri umani civili). Spesso poi ci si mette anche la maleducazione di alcuni passeggeri che, a carrozze strapiene e con porte in chiusura, spingendo come non ci fosse un domani, rendono un inferno un viaggio che, seppur breve, risulta davvero di difficile sopportazione soprattutto per chi, arrivato prima, si ritrova ammassato a qualche metro dalle uscite più vicine (sarebbe da far provare a quei pendolari di altre linee che viaggiano comodamente seduti e si lamentano perchè magari il treno è vecchio o fa qualche minuto di ritardo….). E’ assurdo ma, vista la situazione, la soluzione migliore forse sarebbe mettere dei tornelli a numero chiuso, che si blocchino una volta raggiunto il limite massimo (un po’ come a Gardaland!). Se poi si considera che per questo servizio la spesa è di 53 euro mensili (2^ classe), si diventa come me che spero nella giornata di sciopero per trovare la scusa con me stesso e andare in macchina. Spendo di più, impiego di più, inquino di più, ma viaggio come si confà ad un essere umano.
il possesso del recapito di viaggio non garantisce la riservazione del posto
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ma le condizioni di sicurezza sì, come l’assistenza di personale che invece se ne sta SEMPRE in cabina a parlare con il macchinista (che invece è l’unico là dentro che lavora).
Ah domani sciopero!!!-
Ovvio che fanno sciopero, c’è la prima neve non vorrai mica che si perdino il weekend di apertura perchè devono lavorare!!!
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Ma dai che strano…guarda caso sempre di venerdì…lazzaroni!!
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infatti, l’unica cosa garantita è il viaggio stile “carro bestiame”… la domanda è, il servizio vale il prezzo che si paga?!?
Lonardoni visto che con i lavori pubblici non ci “azzecchi” e i disastri delle strade saronnesi sono sotto gli occhi di tutti, Ferrovie Nord ..forse questa è materia che conosci meglio!
Fare un passo di lato non sarebbe una soluzione?
Poi vedi tu, da amico ti ho votato, ma sempre da amico non lo farei mai piú.
Sara, per carità, non dire mai più che hai fatto la sauna. Se Trenord ti legge è capace di far pagare un supplemento “benessere”, e magari, di pesare i passeggeri in partenza e all’arrivo. Se c’è una diminuzione di peso (anche solo per una legittima incazzatura), supplemento del supplemento.
So che non c’è nulla da ridere, ma tant’è…
Ci vorrebbe qualche giudice di coscienza che condanni i vertici di Trenord a prendere il treno al mattino e alla sera per almeno un mese. Forse se coinvolti in prima persona…