Fagioli: “Teatro e Saronno Servizi nel mirino della corte dei conti per i soldi dal Comune”
“Il comune di Saronno ha ricevuto delle osservazioni dalla corte del conti che, come richiesto, abbiamo messo online sul sito internet comunale”.
“Le osservazioni riguardano sia la Saronno servizi sia il teatro. Per l’ex municipalizza prendo qualche giorno di tempo per valutare la situazione, ed anche per parlarne con gli altri comuni membri del cda”
Teatro Pasta
“C’è una criticità sulla copertura delle perdite sulla liquidazione del teatro Giuditta pasta S.p.A – spiega il sindaco – si evidenza una carenza di informazioni sui rapporti tra comune e fondazione non solo sui fondi destinati dal comune al teatro ma anche sul ripianamento delle perdite. Questo perchè non sono giustificati in modo chiaro come costi sociali”
“In sostanza – continua Fagioli – il rapporto tra comune e fondazione deve essere regolato come quello tra cliente e fornitore: comune può pagare se individua servizi culturali da finanziare ma deve indicalo in modo specifico”.
Cosa pensa di fare ora l’Amministrazione?
“Abbiamo dato incarico ai dirigenti di controllare il rapporto tra comune e fondazione. Spero per il bene del comune, della fondazione e del teatro che tutto possa rientrare in un quadro di normalità”.
Non manca la chiosa successiva: “Questa vicenda apre nuovi scenari: in campagna elettorale ho ribadito più volte che la fondazione deve stare in piedi con le proprie gambe e che il Comune deve intervenire solo per finanziare iniziative precise. Diciamo che questo documento attesta in burocratese quello che dicevamo in campagna elettorale”. Il dito di Fagioli non è però puntato verso i cda delle società: “Questa vicenda non è un problema che ricade su di loro ma sulla precedente amministrazione comunale. Al momento mi rifaccio a responsabilità politica ma la corte dei conti ha trasmesso questa documentazione alla corte regionale della corte dei conti”.
Per il futuro: “Per noi si tratta di capire cosa è successo nel passato ma sul futuro ci basta lavorare rispettando queste direttive che del resto coincidono con quanto noi volevamo già fare”.
09022016