4 novembre: Tosi in fascia tricolore guida il corteo. Volantinaggio “contro le guerre”

SARONNO – Non ha nascosto la propria emozione Gianangelo Tosi quando indossando la fascia tricolore ha iniziato il proprio discorso davanti al monumento ai caduti di piazza Vittorio Veneto. L’assessore ai Servizi Sociali ed Affari generali ha fatto gli onori di casa, vista all’assenza del sindaco Alessandro Fagioli, del vicesindaco Pierangela Vanzulli e del presidente del consiglio comunale Raffaele Fagioli durante la celebrazione per il 4 novembre.
La giornata è partita alle 10 con la messa in Santuario celebrata dal prevosto Armando Cattaneo e da Padre Aurelio Mozzetta. Proprio il religioso, che lascerà a breve la città degli amaretti, nell’omelia ha ricordato: “Non è il mio compito parlare di politica ma è doveroso ricordare come le guerre nascano dalla stupidità umana e siano la vittoria del Male sull’umanità. La prima guerra mondiale è stata un’orrenda carneficina e purtroppo al momento al mondo sono in corso altri 50 conflitti”.
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Terminata la messa a cui erano presenti le autorità militari (il capitano Giuseppe Regina, il tenente Marco Velonà, il luogotenente Diego Salvia) quelle civili (gli assessori Tosi, Guaglianone, Pellicciotta, Castelli, Lonardoni e i consiglieri comunali Veronesi, Sironi, Licata, Casali) si è tenuto l’alzabandiera in piazza Libertà seguito dal corteo.
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Dietro la banda, autorità e associazioni d’arma hanno raggiunto piazza Vittorio Veneto dove è stata deposta la corona d’alloro ed è stato reso l’onore ai caduti. Dopo aver letto il Bollettino della Vittoria e le motivazioni della medaglia d’oro a Maurilio Bossi è stata la volta del discorso ufficiale.
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Con tanta fermezza Tosi ha ricordato i caduti ma ha lanciato anche messaggi di grande attualità parlando ad esempio dello ius sanguinis: “Siamo oggi qui a ricordare e onorare i nostri caduti – ha detto – è per questo che affermo che: il diritto di decidere del nostro futuro e di quello dei nostri figli, è nostro, delle genti d’Italia, e non di chi per circostanze fortuite o per mero calcolo di convenienza nasce sul nostro suolo. Lo dobbiamo a quei caduti la cui memoria stiamo onorando, lo dobbiamo ai nostri avi che mai avrebbero potuto immaginare si arrivasse a pretendere di farci determinare da chi non ha le sue radici saldamente immerse nella nostra terra e irrorate dal sangue del sacrificio supremo”.
Non è mancato un pensiero ai marò “un pensiero anche a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due Fucilieri di Marina ingiustamente sotto processo in India la cui vicenda è purtroppo lungi dall’essere in via di soluzione a causa dell’insipienza di chi se ne dovrebbe occupare nel nostro Paese ed in Europa ed è ormai trascurata dai media nazionali che evidentemente non la ritengono più suscettibile di attenzione da parte dei cittadini”.
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La mattinata si è conclusa con la deposizione di una corona d’alloro, da parte delle associazioni d’arma, al cimitero di via Milano in ricordo dei caduti saronnesi.
C’è anche stata una voce fuori dal corso quella del gruppo “Saronno contro le guerre” che in piazza Liberà e in piazza Vittorio Veneto ha distribuito volantini contro “le spese militari che tolgono fondi a quello che serve per una vita dignitosa”.
08112015