Fornitura elettrica troppo cara: il mercato libero offre alternative
Pensavamo che con la fine della pandemia e una leggera ripresa tutto sarebbe tornato alla normalità, per quanto riguarda le forniture e i costi delle bollette, ma il 2024 ci sta presentando un altro conto salato.
I prezzi dell’energia sono effettivamente diminuiti, rispetto alla crisi di qualche anno fa, ma ci sono altri fattori che sono subito entrati e hanno rimescolato le carte in tavola. Primo tra tutti, l’aumento dell’IVA dal 5% al 22%.
A complicare la situazione è arrivato lo stop definitivo del mercato di maggior tutela, che ha costretto le famiglie a dover necessariamente scegliere una fornitura del mercato libero, dove è ancora possibile trovare offerte vantaggiose ma senza una scelta oculata il rischio di rincaro è molto alto.
Il trucco per evitare brutte sorprese nelle prossime bollette è proprio nella comparazione e nell’informazione. È importante imparare a conoscere bene le diciture delle proprie bollette, sapere ad esempio come usare il codice POD (qui tutte le informazioni sul codice pod e perché è importante) e fare delle valutazioni anche attraverso portali che permettono di avere un quadro semplice e immediato di tutto ciò che il mercato libero ha da offrire.
Ma andiamo in profondità e cerchiamo di capire perché sta emergendo questa ulteriore crisi del prezzo dell’energia e, soprattutto, come difendersi.
Perché l’energia elettrica costa così tanto
Era stato predetto e le famiglie italiane si stanno quindi preparando per affrontare una seconda parte del 2024 caratterizzata da un aumento delle bollette energetiche. Questo è stato causato da una serie di fattori scatenanti che sono arrivati di recente.
La cosa si sta facendo sentire particolarmente nel campo del gas, dove i costi delle materie prime e dei trasporti sono stati fortemente impattati dal conflitto in Ucraina. L’UE si sta sforzando di mitigare il problema, ma gli effetti sono purtroppo ancora elevati.
Una delle conseguenze più evidenti è stata l’aumento dell’IVA, che è arrivata al 22% per quanto riguarda l’energia elettrica. Proprio in questo campo, a dare un’ulteriore colpo, è arrivata anche la fine del mercato tutelato (che però continua a proteggere le categorie ritenute vulnerabili, come gli over 75 e chi ha apparecchiature medico-terapeutiche).
Un altro fattore che incide sulle tariffe sono stati gli aumenti degli oneri di sistema, che includono costi fissi per il sostegno alle energie rinnovabili. Nel primo trimestre del 2024, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) ha infatti annunciato un aumento del 9,2% rispetto al trimestre precedente, portando il loro peso al 12,8% del totale della bolletta elettrica.
Cambio di fornitura: come trovare le offerte migliori
È evidente che ormai la maggior parte delle famiglie italiane si trova costretta a dover scegliere una nuova fornitura nel mercato libero, ma per chi non ha mai navigato in questo campo può essere difficile fare delle giuste valutazioni.
Prima di tutto, è infatti fondamentale capire come leggere la bolletta e sapere in che modo confrontare le tariffe. È spesso la mancanza di conoscenza a rendere complesso il passaggio a un nuovo fornitore, e in questo può essere molto di supporto usare siti di comparazione online, dove è possibile trovare in modo semplice e schematico tutte le informazioni fondamentali.
Nella scelta, in particolare, bisogna valutare prima di tutto il costo del kWh. Per farlo, è sufficiente dividere l’importo della “spesa per la materia energia” per il numero di kWh consumati, un dato che si trova facilmente in bolletta.