Querelle stadio, parla l’Osa: “Ecco tutti i motivi per cui non è possibile la convivenza con altri sport sul campo B”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Osa Saronno in merito all’utilizzo dello stadio comunale.
Osa Saronno Libertas ritiene necessario, al fine d’informare in primis i propri tesserati, esprimere pubblicamente il proprio punto di vista in merito a quanto recentemente stabilito dal Comune di Saronno con la delibera 144 del 4 luglio 2024 per l’utilizzo del Campo B allo stadio Colombo-Gianetti.
La nostra esperienza dice che l’atletica e gli sport con la palla sono purtroppo incompatibili. Il rischio che uno dei nostri atleti, in particolare per la velocità, venga colpito da un pallone o che – peggio ancora – uno di un’altra società venga ferito, anche in maniera grave, da martello, peso, disco, giavellotto è purtroppo elevato e non riteniamo opportuno che nessuno venga messo nelle condizioni di correrlo. Vorremmo quindi che durante i nostri allenamenti non ci fossero sovrapposizioni pericolose, cosa che invece l’Amministrazione ha stabilito.
Facciamo inoltre presente che la concessione del Campo B in sovrapposizione ai nostri allenamenti pregiudicherebbe l’attività dei nostri lanciatori, alcuni anche vincitori di titoli italiani, che non potrebbero più utilizzarlo negli orari abituali, con il rischio che cambino società o si ritirino.
Inoltre, l’ipotesi ventilata di spostare la pedana del disco/martello sul lato nord del Campo B aumenterebbe di molto il rischio che tali attrezzi possano per errore finire su via Roma, su pedoni, ciclisti e auto, che è la ragione per cui tale pedana è stata anni fa spostata proprio da quella posizione e collocata in quella attuale.
Come società storicamente presente a Saronno e iscritta alla Consulta Sportiva, vorremmo poi capire – nell’interesse di tutta la collettività – a quanto ammonterebbe la spesa e dove verrebbero reperite le risorse per il rifacimento del Campo B che, da quel che si legge in delibera, andrebbe “arato, fresato e seminato entro settembre”, conformandolo alle esigenze di un’unica società, da quel che ci è stato riferito verbalmente, per un tempo limitato di 1 o 2 anni. Nella scarsità endemica di risorse destinate allo sport, crediamo che sia opportuna in merito un riflessione ponderata e trasparente.
Infine, segnaliamo che una non disponibilità del Campo B negli orari attuali porterebbe alla revoca dello status di Centro Tecnico delle Prove Multiple che Fidal Lombardia ha dato a Osa Saronno Libertas e all’impianto saronnese, che include lo stadio Colombo-Gianetti e la palestra indoor Dozio, un unicum o quasi nella nostra regione, cosa che porterebbe alla squalifica dei tanti encomiabili investimenti che tutte le Amministrazioni – compresa quella attuale – hanno fatto sulle infrastrutture e all’abbandono di diversi atleti.
Osa Saronno Libertas – che attualmente è tra le migliori società della Lombardia e regala alle Nazionali di categoria diversi atleti – è disposta a dialogare con l’Amministrazione e le altre società coinvolte per quanto riguarda l’utilizzo dello stadio Colombo ma si trova, per tutelare la qualità del proprio progetto tecnico, i propri tesserati e la propria storia, a dover difendere gli spazi in cui svolgere la propria attività, che sarebbe seriamente compromessa se quanto stabilito nella delibera 144 venisse confermato.
Nei nostri 70 anni di storia sportiva, che celebriamo quest’anno, abbiamo imparato l’importanza della gradualità, della pianificazione e della cautela nello svolgimento della nostra attività, aspetti che crediamo debbano essere tenuti in considerazione dall’Amministrazione saronnese nel difficile compito di governare tutte le esigenze attualmente concorrenti sullo stadio Colombo-Gianetti.
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