Ex Cantoni, Sel: “I dati della Provincia confermano l’inquinamento”
“Nei giorni scorsi – si legge nella nota di Sel – mentre si trattava direttamente un progetto di riconversione dell’Area ex Cantoni con l’attuale proprietà si sono completate le indagini avviate dalla Conferenza dei Servizi. Grazie alla vigilanza della Commissione Acqua del Comune appaiono oggi evidenti segni di inquinamento della falda e più che chiare le responsabilità”.
Si entra poi nello specifico: “Poco più di un mese fa il Commissario Francesco Brunetti, delegato da Sel, all’interno della Commissione Consigliare Acqua aveva rilevato delle incongruenze nella disposizione dei piezometri richiesti dalla Conferenza dei Servizi e spinto ad un’ulteriore campionatura con nuovi piezometri. Successivamente la Commissione Acqua aveva chiesto e ottenuto la sospensione di una valutazione definitiva in attesa di quei dati. Dopo che i dati avanzati dal proponente erano risultati ambigui. In questi giorni sono pervenuti i dati dell’indagine della Provincia che completano un quadro tutt’altro che rassicurante”.
Secondo i dati diffusi da Sel: a monte del sito Cantoni e in particolare dell’area sospetta, per rilevanze storiche e per orientamento della falda, PCE 1,38 microgrammi/lt e 17 e 26 microgrammi/lt a valle.
Il Pce è percloroetilene (sostanza altamente cancerogena) e più nel dettaglio è stato rilevato:
PZ1 ( a monte) 1,38
PZ2 (a valle a ovest) 17
PZ3 (a valle un più a est) 26
TCE in tutti intorno allo 0,5
Le conclusioni di Sel sono chiare: “La contaminazione, pesante ben più del previsto, viene sicuramente dall’ex Cantoni (il fatto che il piezometro a ovest segni meno di quello a est ci dice chiaramente che la contaminazione non può venire dal “Saponificio Rondinella” visto anche lo scorrimento della falda. La contaminazione del pozzo Parini (attorno ai 10 microgrammi /lt. ora scesi ma ancora presenti dopo una costosa incamiciatura e una riduzione di portata) derivava dall’area Cantoni. I dati presentati dalla ditta si sono rilevati inattendibili”.
Non mancano quindi richieste precise: “Occorrono urgenti interventi di bonifica che devono consistere almeno in un intervento di barriera idraulica con trattamento delle acque. Questi stessi risultati potevano essere ottenuti già da qualche anno evitando che il percloroetilene (un cancerogeno) continuasse a migrare nella falda e l’inquinamento fermato prima, Chiediamoci quanta gente ha bevuto in questi anni ha bevuto quell’acqua? Sinistra Ecologia e Libertà chiede che si avvii al più presto un intervento di risanamento della falda, che l’attuale proprietà, come previsto per legge se ne assuma gli oneri. Il prossimo Sindaco dovrà mantenere l’impegno preso da Luciano Porro di subordinare alla completa bonifica qualsiasi approvazione e realizzazione di recupero edilizio dell’area”
Sinistra Ecologia e Libertà chiude invitando tutta la cittadinanza a partecipare alla prossima riunione della Commissione Acqua il 21 Maggio. Per vigilare sulla nostra salute sulla nostra acqua.
13052015