Regolamento verde, Sala: “Amministrazione eco-friendly solo a parole, principi green dimenticati nelle azioni”
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SARONNO – “Negli ultimi anni, la nostra città ha assistito a una trasformazione apparentemente verde sotto la guida di un’amministrazione che si autodefinisce “eco-friendly”. Tuttavia, dietro questa patina di “verde” si cela una realtà ben diversa, fatta di scelte discutibili, progetti poco sensati e, ironicamente, un regolamento sulla tutela del patrimonio botanico, che stiamo discutendo in questa sessione consiliare, il quale sembra più propenso a scoraggiare il privato dal piantare alberi piuttosto che a incoraggiarlo”
E’ iniziato così l’intervento di Claudio Sala consigliere comunale della Lega durante il dibattito per l’approvazione del nuovo regolamento del verde cittadino (QUI LA DIRETTA)
Già due anni fa, l’assessore Casali aveva anticipato con una nota le intenzioni dell’amministrazione riguardo a questo regolamento, esprimendo l’intento di limitare al massimo la possibilità di tagliare piante su terreni privati.
Tuttavia, è innegabile che durante i suoi due anni e mezzo di mandato, questa amministrazione abbia fatto esattamente il contrario di quanto espresso nel regolamento proposto. Un esempio lampante è l’articolo 4 del regolamento stesso, che sottolinea il dovere di ogni cittadino di proteggere il verde pubblico e privato da qualsiasi azione dannosa. Tuttavia, mi chiedo se le azioni intraprese dall’amministrazione, come l’abbattimento di piante sane nel parco dell’ex seminario, siano in netta contraddizione con gli stessi principi enunciati nel regolamento. È stato persino organizzato un tentativo di protesta tramite una raccolta firme, ma purtroppo le richieste dei cittadini non sono state prese in considerazione.
Mentre da un lato si promuove un atteggiamento di tutela verso il verde pubblico e privato, dall’altro si rende estremamente oneroso per i cittadini il taglio o la potatura di alberi sui propri terreni. Infatti, il regolamento proposto richiederebbe un coinvolgimento di professionisti e l’ottenimento di pareri istituzionali che, oltre a comportare costi aggiuntivi, potrebbero essere emessi in modo arbitrario.
Oggi ci troviamo di fronte a un nuovo regolamento che, anziché semplificare la gestione del verde, sembra complicare ulteriormente la vita dei cittadini che desiderano prendersi cura del proprio giardino. È essenziale che i regolamenti siano ben ponderati e bilanciati, proteggendo il patrimonio botanico senza gravare eccessivamente sui proprietari privati. Potrebbe essere utile coinvolgere attivamente la comunità nella revisione del regolamento, cercando un approccio partecipativo per garantire che le preoccupazioni dei cittadini vengano ascoltate e che il regolamento rispecchi le vere esigenze della città. Ci chiediamo inoltre i motivi per cui l’amministrazione abbia deciso di non coinvolgere le aziende cittadine del settore, che di sicuro avrebbero dato un supporto tecnico e pratico in materia.
In conclusione, ritengo che con questo regolamento, l’amministrazione rischi di danneggiare i cittadini anziché proteggerli, con il probabile effetto di scoraggiare ulteriori piantumazioni. Dobbiamo agire con prudenza e lungimiranza, considerando attentamente le conseguenze delle nostre decisioni sull’ambiente e sulla comunità che rappresentiamo.
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