Saronno, nuovo intervento di pulizia civica dell’ex assessore Merlotti in vicolo Santa Marta
SARONNO – Con una serie di foto l’ex assessore Alessandro Merlotti racconta sulla propria pagina Facebook “il risultato (prima, durante e dopo) di quaranta minuti (solo quaranta minuti) di pulizia “civica” in vicolo Santa Marta”.
Merlotti non è nuovo a questo genere di interventi: aveva organizzato un’operazione di pulizia al Matteotti quando era esponente della Giunta e più recentemente era intervenuto per ripulire il sangue rimasto in centro dopo un’accoltellamento notturno.
Ieri l’assessore si è dedicato alla pulizia civica ma senza trascurare, nel suo resoconto post pulizia spunti e interessanti proposte. “Come detto ieri, solitamente al venerdì passa il personale di Amsa-Econord (https://www.amsa.it/cittadini/saronno/pulizia-strade) con soffiatore (che spesso staziona in corso Italia, senza addentrarsi nei meandri dedicati alla sorella di Lazzaro) e macchina spazzatrice, la quale, stante la presenza delle auto sul lato sud, fa quello che può (manca infatti un divieto di sosta per pulizia strade, nessuno ci ha ancora pensato). Alla pulizia potrebbero pensarci i frontisti (qualcuno espone i rifiuti correttamente, ma nei giorni sbagliati) a dare una pulita ogni tanto (non ho mai visto qualcuno di loro con scopa e paletta) e, ammetto la mia ignoranza, non sono a conoscenza di una ordinanza comunale che imponga agli stessi tale obbligo, però di contro si potrebbe chiedere una riduzione della Tari”
Se le auto in sosta lo dovessero consentire Merlotti ha preventivato un altro intervento per stamattina ma cosa ha recuperato nel primo intervento: “Le foto parlano da sole, mi rendo conto che la situazione non è così disperata come in altre zone di Saronno comunque mi sono dilettato nella vendemmia di cicche di sigarette (anche davanti all’Acli, gratta e vinci, lattine di birra, bottiglie di plastica, fazzoletti di carta e materiale vario” E non manca una punta d’ironia in merito ad una gruccia abbandonata diventata “storica” a cui è dedicato un simpatico postscriptum: “La gruccia appendiabito, dopo l’esame del Carbonio-14, è stata datata nel periodo compreso tra 1700 e 1750, molto prima dell’invenzione della plastica, le fonti storiche riportano che da secoli si trovasse lì, all’inizio del vicolo…oddio, che fosse vincolata?”.

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