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Addio dollaro? BRICS e crypto minacciano il regno del biglietto verde

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Il dollaro americano è da decenni la valuta di riferimento per il commercio e la finanza internazionale. La sua forza e stabilità hanno garantito il ruolo egemone degli Stati Uniti nell’economia mondiale e la fiducia dei mercati e degli investitori.

Tuttavia, negli ultimi anni, il dominio del dollaro è stato messo in discussione da diversi fattori, tra cui la crescente competizione di altre valute, soprattutto quelle dei paesi emergenti del BRICS. Il BRICS è un’acronimo che indica il gruppo formato da Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, che rappresentano alcune delle economie più dinamiche e in rapida crescita del pianeta.

Tra queste, la Cina è quella che ha sfidato maggiormente il dollaro, con la sua moneta, lo yuan, che ha aumentato la sua quota nel commercio e nelle riserve internazionali. Ma il dollaro deve temere anche un’altra minaccia: quella delle criptovalute, le valute digitali che usano la tecnologia blockchain per operare in modo decentralizzato e sicuro.

Le criptovalute offrono un’alternativa al sistema monetario tradizionale, basato sul controllo delle banche centrali e dei governi. Tra le tante criptovalute esistenti, una che sta attirando l’interesse degli investitori è Wall St. Memes ($WSM), un progetto che combina l’umorismo con la finanza e che è stato capace di raccogliere 22,5 milioni di dollari in prevendita.

VAI ALLA PREVENDITA DI WALL STREET MEMES

La nuova moneta unica del BRICS pronta a spodestare il dollaro USA

Una delle iniziative più ambiziose del BRICS è quella di creare una nuova moneta unica per i suoi membri, che potrebbe sostituire il dollaro come valuta di scambio e di risparmio. L’idea è stata lanciata nel 2014 dal presidente russo Vladimir Putin, che ha proposto di creare una “moneta comune dei BRICS” basata su una cesta di valute nazionali. Lo scopo è quello di ridurre la dipendenza dal dollaro e di aumentare l’integrazione economica tra i paesi del gruppo.

La nuova moneta unica dei BRICS avrebbe diversi vantaggi per i suoi promotori. Innanzitutto, permetterebbe di evitare le fluttuazioni e le speculazioni sul mercato dei cambi, che spesso penalizzano le economie emergenti.

Inoltre, consentirebbe di diversificare le riserve monetarie, che attualmente sono composte per il 60% da dollari. Infine, rafforzerebbe il peso politico del BRICS nel contesto internazionale, sfidando l’ordine mondiale dominato dagli Stati Uniti.

La nuova moneta unica dei BRICS non è ancora una realtà, ma è già in fase di studio da parte di un gruppo di esperti nominato dai leader del gruppo. Il progetto prevede diverse fasi di implementazione, che potrebbero richiedere diversi anni prima di arrivare alla creazione effettiva della moneta. Tuttavia, il progetto ha già suscitato l’interesse e la preoccupazione di molti osservatori, che lo considerano una potenziale minaccia per il ruolo del dollaro.

Il Premio Nobel Krugman: “Lo Yuan non è l’alternativa migliore al dollaro”

Non tutti sono convinti che il dollaro sia destinato a perdere la sua posizione dominante nel sistema monetario internazionale. Tra i sostenitori del dollaro c’è Paul Krugman, premio Nobel per l’economia nel 2008 e noto editorialista del New York Times. Krugman ha espresso più volte il suo scetticismo verso le alternative al dollaro, in particolare verso lo yuan cinese.

Secondo Krugman, lo yuan non ha le caratteristiche necessarie per diventare una valuta globale. Innanzitutto, lo yuan non è una valuta liberamente convertibile, ma è soggetta al controllo delle autorità cinesi, che ne determinano il tasso di cambio rispetto alle altre valute.

Inoltre, lo yuan non gode della fiducia dei mercati internazionali, che temono le ingerenze politiche e le opacità del sistema finanziario cinese. Infine, lo yuan non ha un mercato di titoli di debito profondo e liquido, che è indispensabile per offrire agli investitori una fonte di reddito e di sicurezza.

Krugman sostiene che il dollaro ha ancora dei vantaggi rispetto alle altre valute, che gli consentono di mantenere il suo status di riserva mondiale. Tra questi, ci sono la stabilità politica e istituzionale degli Stati Uniti, la trasparenza e l’efficienza del loro sistema finanziario, la flessibilità e la dinamicità della loro economia e la forza della loro innovazione tecnologica.

Le crypto come alternativa valida: il caso di $WSM

Un altro fenomeno che sta mettendo in discussione il ruolo del dollaro è quello delle criptovalute, le valute digitali che usano la tecnologia blockchain per operare in modo decentralizzato e sicuro.

Le criptovalute offrono un’alternativa al sistema monetario tradizionale, basato sul controllo delle banche centrali e dei governi. Le criptovalute sono infatti indipendenti da qualsiasi autorità centrale e sono regolate da algoritmi matematici che garantiscono la loro integrità e la loro scarsità. Le criptovalute sono anche più trasparenti e democratiche, in quanto permettono a chiunque di partecipare alla loro creazione e alla loro circolazione.

Le criptovalute hanno infatti mostrato una forte crescita negli ultimi anni, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di oltre 2 trilioni di dollari. Tra le tante criptovalute esistenti, una che sta emergendo per il suo potenziale è Wall St. Memes ($WSM), un progetto che combina l’umorismo con la finanza.

Wall St. Memes ($WSM) è una piattaforma che permette agli utenti di creare, condividere e votare i migliori meme finanziari, ovvero delle immagini divertenti e ironiche che commentano gli eventi e i trend del mercato.

Gli utenti possono anche guadagnare dei token ($WSM) per la loro partecipazione alla piattaforma, che possono poi scambiare o usare per accedere a servizi esclusivi. Wall St. Memes ($WSM) ha l’obiettivo di rendere la finanza più accessibile e divertente, coinvolgendo una comunità di appassionati e di esperti.

Wall St. Memes ($WSM) ha lanciato qualche settimana la sua campagna di pre-vendita, raccogliendo oltre 22 milioni di dollari. Il progetto ha anche ricevuto il sostegno e l’attenzione della comunità crypto, dei media e di Elon Musk. Wall St. Memes ($WSM) vuole diventare la piattaforma di riferimento per i meme finanziari, per le criptovalute e, perchè no, anche una riserva di valore a lungo termine. È sostenuto da una community di 1,1 milioni di persone, la stessa che ha lanciato la collezione NFT Wall Street Bulls andata a ruba due anni fa.

VAI ALLA PREVENDITA DI WALL STREET MEMES

Roberto Migliore
10 Agosto 2023
  • criptovalute
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