Rotondi commenta le primarie: “Ricollocazione a sinistra del Pd? Dibattito sterile”
Mauro Rotondi. Consigliere del PD si confronta sui risultati delle recenti Primarie
SARONNO – Ecco l’analisi di Mauro Rotondi consigliere comunale del Pd alla primarie del Pd.
La vittoria di Elly Schlein è una sorpresa? Come spieghi la sua vittoria?
Direi di sì. Con Bonaccini, forse il miglior Presidente di Regione in Italia, in partenza non c’era partita, quasi tutto l’establishmentdrl Partito l’ha sostenuto. Ma strada facendo il clima è cambiato. Un crescendo continuo, con tanto entusiasmo e partecipazione. Elly ha coinvolto molti giovani e riacceso la speranza anche in tanti meno giovani, molti dei quali si erano allontanati dalla politica; ha avuto il merito di interessarli e riportarli a casa. La gente ha dato una scossa: dopo aver sostenuto governi tecnici di ogni genere si stava spegnendo la luce, gli ultimi risultati elettorali sono stati una delusione, ci voleva una novità. Come avviene in una squadra di calcio, in un’azienda e in un’organizzazione a un certo punto serve una svolta, un ricambio. Ho trovato azzeccata la frase di Elly appena eletta: “abbiamo fatto la nostra piccola grande rivoluzione e anche stavolta non ci hanno visto arrivare” riferendosi al fiume in piena delle primarie di cui pochi si erano accorti.
Pensi sia la risposta del Pd alla prima Premier donna in Italia?
Diciamo così: Giorgia Meloni ha suonato la sveglia, il PD ha risposto pronto. Due donne da posizioni politiche diverse, radicali ma chiare guidano ora Governo e opposizione, nessuno lo avrebbe immaginato in Italia fino a poco tempo fa. L’effetto donna ha però giocato solo in parte, c’è altro. Elly è giovane, una novità in tutti i sensi, ha mostrato empatia, freschezza, genuinità. E poi la chiarezza delle idee e dei temi.
Dacci un identikit della nuova segretaria, l’hai sostenuta?
L’ho sostenuta e sono felice della sua affermazione. Non è conosciuta al grande pubblico, ma nonostante la giovane età è preparata, ha fatto esperienza. Con il Job’s Act è uscita dal Pd proseguendo il suo impegno come movimentista. E’ rientrata nel Pd per le Regionali in Emilia Romagna proprio al fianco di Bonaccini e ha coinvolto le Sardine, determinanti per difendere alle elezioni una regione storica sull’orlo della sconfitta. Porta idee chiare ed entusiasmo,basta tentennamenti, lo ha ribadito appena eletta dicendo: renderemo difficile la vita a questo governo. Dopo troppi balbettamenti in casa Pd vi voleva una presa di posizione radicale, un nuovo punto di partenza. Ora arriva la sfida, avremo quattro anni per fare opposizione e preparare un nuovo corso.
La nuova Segretaria ricollocherà il PD a Sinistra, è plausibile?
Questa storia della ricollocazione politica del Pd è un dibattito sterile. Che cos’è il centro? Forza Italia o Calenda? E la destra? E’ la Lega o FDI? Credo ci sia bisogno di una grande forza popolare, di un partito capace di interpretare una grande fetta del Paese e coinvolgere da Sinistra ai moderati su valori condivisi. Oggi abbiamo la finanza che comanda, i tecnici che eseguono e i politici che twittano. Ecco, questa filiera va ribaltata. Non è una questione di riposizionamento. La politica torni a comprendere la società e a fare la politica.
Che Pd sarà quello di Elly Schlein?
Un Pd in lotta contro le diseguaglianze, le ingiustizie, per il salario giusto. Un lavoro a 800 euro al mese non è lavoro, è sfruttamento. Un contratto a tempo ripetuto 10 volte è intollerabile. La gente vuole un partito che combatta la povertà e sappia tenere insieme i diritti personali con i diritti sociali. Per cui: salario minimo, lotta al precariato, battaglie al cambiamento climatico, sanità pubblica. Perchè creare benessere e al contempo ridurre le disuguaglianze si può. Migliorare la vita delle persone è quanto conta. E poi la difesa della pace, ovunque. In Ucraina non possiamo continuare a lasciare tutto in mano alla Nato, la politica europea ha il dovere di trovare soluzioni, di provarci. E’ il momento di ripartire per un nuovo viaggio. Buon lavoro e buon vento Elly Schlein.