L’analisi di Vanzulli sulla tassa di soggiorno e sugli eventi in città “a partire dai 114 mila euro spesi quest’anno”

SARONNO – “È arrivato il momento della massima chiarezza. Quando si scrive una somma in entrata in bilancio previsionale devono sempre corrispondere uno o più capitoli di spesa in uscita”.
Inizia così la nota del consigliere comunale della Lega Pier Angela Vanzulli che torna a parlare della tassa di soggiorno istituita dall’Amministrazione del sindaco Augusto Airoldi.
Vanzulli fa una sintesi degli ultimi fatti: “Nel previsionale 2023, quello non presentato in consiglio, è stata prevista una entrata di 375.000 euro derivante dall’imposta di soggiorno. In commissione bilancio ho chiesto questa somma cosa avrebbe finanziato. L’assessore mi ha risposto genericamente dicendo “cultura, teatro e sport “. Ho rifatto la domanda in consiglio, ma non ho ricevuto risposta. Il capitolo del teatro, per esempio, per il 2023 non prevede aumenti restando di 160.000 euro”
Da questi fatti derivano l’analisi: “Quindi da quanto sopra si può pensare che questa imposta di soggiorno è stata introdotta: senza aver aperto un tavolo di confronto coi rappresentanti di settore, con tariffe decise dall’Amministrazione in proprio non si sa con quali criteri per finanziare i capitoli riguardanti gli eventi e le iniziative dell’assessorato alla cultura. Per far sì che l’assessorato spenda ingenti somme di denaro pubblico per spettacoli che hanno costi sproporzionati rispetto al numero di spettatori”.
E si torna ai numeri: “Se nel 2022 a fronte di una previsione di spesa di 44.000 euro si è arrivati, con una variazione di 70.000 euro, ad una somma totale di 114.000 euro stanziata per gli eventi, le iniziative varie riguardanti l’ambito culturale, vuol dire che anche nel 2023 devono finanziare il capitolo con una somma simile. Ma quando l ‘assessore D’Amato risponde, a mia precisa domanda, che gli aumenti previsti sono necessari perché il bilancio previsionale 2023 è in sofferenza nella parte spese correnti causa l’aumento dei costi per i Servizi Sociali, come si può giustificare un impegno per la cultura che tolga 114.000 euro ai servizi sociali?”
Vanzulli tira le somme: “Allora come la risolviamo? Con l’imposta di soggiorno. Bene, a tutti quanti sono del settore alberghiero consiglio di pregare che gli eventi dell’Assessorato alla cultura portino maree di spettatori da fuori Saronno che inondino di prenotazioni le strutture e che, dall’altra parte, non ci siano cali di presenze di chi pernottava a Saronno e causa aumenti per la introduzione della imposta di soggiorno, decidano di dormire altrove, altrimenti dovrete mettere in conto all’Amministrazione Airoldi e alle geniali programmazioni culturali i vostri problemi. Mi pare chiaro che lo spettacolo di nicchia non vada più bene, occorre attrarre gente, tanta gente, a Saronno e “far cassetta”.
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