Delibera sull’incarico retribuito alla moglie dell’assessore. Nuova richiesta di spiegazione a sindaco, Pd e maggioranza… e dimissioni

SARONNO – Dopo la nota del centrodestra in cui chiede le dimissioni dell’assessore la cui moglie è stata nominata membro esterno della commissione giudicatrice per un concorso di assunzione di personale in Comune interviene anche Obiettivo Saronno stigmatizzano la vicenda e rimarcano la richiesta di dimissioni.
I viola partono dai contenuti dell’ultima determinazione uscita all’albo pretorio rimarcando l’aspetto economico della vicenda: “Dopo le sue dimissioni, il commissario dimissionario percepirà 807 euro per aver svolto gran parte del lavoro richiesto (250 euro per la predisposizione delle due prove scritte, 500 euro per aver presenziato alle due sessioni di prove scritte in data 3 ottobre alle 12 e alle 13 e 57 euro per aver corretto 57 elaborati della prima prova scritta). Apprendiamo da un successivo atto dirigenziale che, a seguito delle dimissioni della nominata, l’incarico è stato assegnato al segretario generale del comune di Saronno con un costo per le casse comunali pari a zero: perché questa scelta non è stata fatta fin dall’inizio?”
Arriva poi l’affondo sull’opportunità della scelta: “Reputiamo discutibile e inopportuna – come già espresso in un precedente comunicato – la scelta e la nomina della congiunta dell’assessore in questo contesto perché crediamo sia impossibile che sul territorio non ci siano altre persone competenti per ricoprire questo ruolo, per di più retribuito, se non la moglie dell’assessore al Bilancio. Ma la scelta è caduta proprio su di lei. Reputiamo banale e inaccettabile la nota dirigenziale che si nasconde dietro a “la nomina è legittima perché conforme alle leggi vigenti”: è evidente come il problema sia un altro. Riteniamo arrogante la posizione dell’assessore al bilancio che, ad oggi, ha deciso di non proferire parola sull’accaduto – ne immaginiamo l’imbarazzo – e per questo motivo, ne chiediamo le immediate dimissioni”
Non mancano stoccate all’intera maggioranza: “Reputiamo furba, ma ahimè fuori tema, la posizione del capogruppo e presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli, che appoggia questa maggioranza, con la quale dà il cartellino giallo agli uffici coinvolti. Eh… non funziona così: a casa nostra le responsabilità sono del comandante della nave – il sindaco Augusto Airoldi – che ha il dovere di fornire indicazioni, nel rispetto dei valori e del programma votato dai cittadini, alla sua squadra di governo formata da assessori e dirigenti.
Reputiamo tardiva e inefficace la probabile richiesta dei capigruppo di maggioranza di porre rimedio alla brutta figura che l’Amministrazione Airoldi ha fatto con questa scelta. E cosa dicono ora? Mai silenzio fu così assordante.
Infine ci chiediamo cosa stia pensando il direttivo del Pd saronnese in merito a questa inqualificabile vicenda che vede tra i protagonisti uno dei candidati alla segreteria del partito nel 2020 e l’assessore candidato consigliere comunale nella lista Saronno civica ma iscritto Pd prima di essere nominato assessore. E ora, quali provvedimenti verranno presi?
Tutto ciò ci lascia l’amaro in bocca e mette in discussione, per l’ennesima volta, la credibilità del sindaco Airoldi. Questo modo di fare non rispetta il valore che ha per noi la trasparenza, così tanto decantata da questa amministrazione che non perde occasione per dimostrare, nei fatti, il contrario.