Fondi persi per la Rodari, la commissione ottiene più tempo. Tutti d’accordo tranne il sindaco (lasciato solo dalla maggioranza)

SARONNO – Ha lasciato tutti senza parole, a giudicare dalle facce e dalle reazioni dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, l’intervento in consiglio comunale del sindaco Augusto Airoldi che ha chiesto all’assemblea cittadina di non concedere alla commissione d’inchiesta sui fondi persi per la riqualificazione della scuola Rodari più tempo per la propria attività. Un intervento che ha lasciato basiti, per il contenuto e per i toni, ma anche perchè la richiesta di proroga arrivava con un accordo tra le forze di maggioranza e d’opposizione che, non a caso, hanno ignorato l’appello del sindaco ed hanno votato, senza tentennamenti, per dare ai commissari i 15 giorni in più richiesti.
LA VICENDA
Ma andiamo con ordine. Lo scorso 31 marzo per chiarire l’iter che ha portato l’Amministrazione comunale a perdere il finanziamento del Miur per la riqualificazione del plesso di via Toti della scuola elementare Gianni Rodari è stata istituita con un voto all’unanimità (con la sola astensione del presidente Pierluigi Gilli) la commissione d’inchiesta. Ieri è approdata all’assemblea cittadina la richiesta, firmata da un quinto dei commissari sia di maggioranza sia d’opposizione, di prorogare i termini della scadenza al primo luglio. Due settimane in più, sui sessanta giorni previsti, “che – ha spiegato il presidente Raffaele Fagioli – serviranno ai commissari per vagliare il materiale e l’importante documentazione raccolta arrivando a stendere la relazione che sarà poi portata in consiglio comunale”. Obiettivo Saronno ha presentato tre emendamenti: uno è stato respinto e due sono stati dichiarati inammissionibile dalla conferenza dei capigruppo e dal presidente del consiglio comunale con l’accordo dell’assemblea civica.
IL DISCORSO DI AIROLDI
Sembrava che non ci fosse neanche discussione ed invece è arrivato l’inatteso l’intervento del sindaco Augusto Airoldi: “Superate le schermaglie tecniche e burocratiche vorrei proporre qualche riflessione al consiglio comunale su quanto sta avvenendo questa sera.
La commissione d’inchiesta sulla nuova scuola Rodari ha obiettivo di indagare su mancato rispetto dei termini prescritti dal bando ministeriale e sulla successiva richiesta di proroga. Questa sera il consiglio comunale è chiamato a deliberare su una richiesta di proroga chiesta dalla medesima commissione che così facendo ammette di non essere stata in grado di rispettare i termini della delibera istitutiva.
Siamo di fronte ad un’insanabile contraddizione: una commissione che nasce con il mancato rispetto dei termini che nel suo primo atto pubblico (tutti gli atti della commissione sono segreti ndr) dichiara di non rispettare i termini. Inoltre la richiesta di proroga si basa sulla necessità di concludere la o le relazioni allo scadere dei 60 giorni. Non c’è questa necessità cogente e quindi per me è difficile capire la ratio di questa richiesta.
Mi sembra di dire che questa richiesta in realtà mascheri l’incapacità di gestire di lavori della commissione da parte del presidente (Raffaele Fagioli ndr). In sostanza siamo davanti all’ammissione del presidente della sua incapacità di gestire i lavori della commissione. Questa è la sintesi di quello che sta avvenendo questa sera“.
Il discorso, pronunciato nel più assoluto silenzio, si è concluso con una richiesta dai toni di un monito: “Io invito il consiglio comunale a riflettere su quello che sta avvenendo questa sera. Ognuno poi è libero di trarre le proprie conclusioni ci mancherebbe altro. lo vorrei che a prescindere da maggioranza e minoranza si guardasse al consiglio comunale. Chiediamoci se noi consiglieri comunali riteniamo di dover imbarcare l’istitutuzione consiglio comunale in questo pasticcio. Io personalmente non me la sento perchè ho troppo rispetto dell’istituzione consiglio comunale per cui nel caso in cui la deliberazione dovesse essere messa ai voti io non parteciperò“.
LE REAZIONI
Immediata la levata di scudi a difesa dell’attività della commissione e della richiesta di proroga è arrivata delle opposizioni. Marta Gilli (indipendente) ha sottolineato come il fatto che “la deliberà sia stata portata da tutta la commissione dimostra come si stia lavorando bene e in armonia”. E quindi la stoccata sul presunto pasticcio: “Mi permetto di far notare che la commissione ha chiesto la proroga prima della scadenza dei termini”. Affondo anche dalla consigliera Cristiana Dho (Obiettivo Saronno): “Sono sconcertata da queste parole, il sindaco non si accorge di quanto lavoro ci sia anche perchè la commissione è ostacolata nella propria attività. Sono parole inopportune quelle pronunciate dal sindaco che non pensavo di sentire nell’assemblea cittadina”. Rinuncia alle polemiche a chiarisce con forza la propria posizione il presidente della commissione Raffaele Fagioli (Lega): “La Lega voterà a favore della richiesta di proroga: la commissione sta lavorando bene e questi 15 giorni aggiuntivi servono per completare il lavoro iniziato”. Duro invece il capogruppo di FdI Gianpietro Guaglianone: “In commissione c’è la totale tranquillità che non verrà messa a repentaglio dalle dichiarazioni anzi diciamo pure dalle gaffe del sindaco Airoldi. Questa è la seconda dopo quella ben nota della “scuola di cartone”. Appare comunque evidente come il sindaco abbia problemi con le scadenze: abbiamo rispettato i termini per la presentazione della richiesta di propoga. Noi. Magari prima di puntare il dito si informi meglio sui termini e sulle scadenze”.
Dalla maggioranza solo un intervento del capogruppo di Tu@Saronno Francesca Rufini che ha rimarcato come “il fatto che i lavori siano ostacolati è un’opinione personale della consigliera Dho non surrogata da fatti”.
IL VOTO
Nessun altro dell’Amministrazione replica, risponde o si esprime sulla proroga o sulle parole del sindaco Augusto Airoldi ma la votazione è un macigno. Il primo cittadino non partecipa come annunciato il presidente Pierluigi Gilli si astiene (“mi ero astenuto sulla creazione della commissione quindi per coerenza mi astengo anche ora) come Obiettivo Saronno ma soprattutto la maggioranza (Pd, lista Airoldi, Tu@Saronno) vota con Lega, Fratelli d’Italia e l’indipendente Marta Gilli per la proroga dei tempi.
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