Mozione di sfiducia, Airoldi: “Io mi sarei vergognato a presentarla. E’ analfabetismo politico”

SARONNO – “E’ una mozione di sfiducia che nasce morta e che io mi sarei vergognato come un cane a presentare”. Usa parole molto forti il sindaco Augusto Airoldi a Radiorizzonti quando rompe il silenzio della maggioranza in merito alla mozione di sfiducia presentata a carico del presidente del consiglio comunale Pierluigi Gilli. Al momento nessuna componente della maggioranza ha commento ma il sindaco è molto duro nel chiarire la posizione dell’Amministrazione.
“Che dire? E’ una mozione che dal punto di vista politico è morta ancora prima di nascere. Per ottenere la sfiducia serve la maggioranza assoluta in consiglio comunale quindi 13 voti sindaco compreso. Considerando che neanche nell’opposizione l’han firmata tutti direi proprio che nasce morta. Nessuno della maggioranza ha intenzione di sfiduciare il presidente Gilli che svolge in maniera più che corretta il suo ruolo. Forse, mi viene da dire, danno fastidio le sue compentenze”.
E poi affonda: “Sono stato consigliere e capogruppo di maggioranza ed opposizione e io mi sarei vergognato come un cane, io, a presentare una mozione di sfiducia alla seconda carica della città scritta in questo modo“.
“Ci sono accuse generiche – riprende Airoldi parlando del testo della mozione – che non si dovrebbero mettere in una mozione di sfiducia. Si parla di convocazioni spesso in ritardo. Ma spesso quanto? Non c’è nessun dato. Si parla di dichiarazioni alla stampa di cui si sono lamentati i consiglieri ma la stampa può dire quello che vuole. C’è poi un’accusa di partecipare alle riunione di maggioranza che dimostra analfabetismo politico. E’ normale e nulla toglie alla terzietà del presidente Gilli in consiglio comunale”.
“Io mi sarei vergognato – ha insistito per la terza volta il sindaco – di presentare questa mozione che costringe ad una convocazione del consiglio comunale che prevederà un costo per il Comune. Se poi la modalità sarà mista, magari perchè un consigliere ha il covid, si dovrà pagare anche un tecnico. L’unico risultato di questa mozione sarà far spendere dei soldi ai saronnesi”.
E non manca un riferimento al capogruppo del Pd Francesco Licata: “La mozione di sfiducia deve essere costruttiva quindi, siccome il consiglio comunale non può restare senza presidente, è stato indicato il nome di un sostituto ossia Francesco Licata, capogruppo del Pd. Non gli è mai stato chiesto se era interessato. Questa mancanza di rispetto, insieme all’indisponibilità di Licata, è l’ennesima sgrammaticatura di questa mozione che conferma l’analfabetismo politico di questa mozione con 8 firmatari”.
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