25 aprile, affondo di Attac sul discorso del sindaco Airoldi

SARONNO – “Nemmeno il coraggio di chiamare le cose (cioè l’invio di armi al governo ucraino, atto che fomenta la guerra) con il loro nome: la maggioranza saronnese sceglie, senza dirlo, “il condizionatore acceso” e non la pace”.
Inizia così la nota di Attac Saronno che commenta il discorso del sindaco Augusto Airoldi durante le celebrazioni del 25 aprile (QUI LA DIRETTA)
“Il sindaco Airoldi, a nome dell’amministrazione comunale di Saronno, appoggia l’iniziativa dei governi italiano, europei e Usa, di inviare le armi al governo ucraino, favorendo di fatto l’escalation del conflitto. Altro che la diplomazia da lui invocata a fine discorso, iniziativa completamente vanificata dalla fornitura di armi al governo ucraino. E, ancor più grave, non ha nemmeno il coraggio di dirlo con parole esplicite, per cui nel suo discorso “fornire armi all’Ucraina” diventa, nella neolingua di chi di fatto appoggia la guerra, “il pur necessario supporto diretto” al governo ucraino”.
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