Visto da Varese: Pasqua riapre le porte a una nuova normalità
di EZIO MOTTERLE
A sentire gli esperti non è ancora il tempo di un “liberi tutti”, la pandemia resta dietro l’angolo e molte restrizioni infatti permangono, anche se nascoste dietro la gran voglia di farla finalmente finita con un virus che continua a circolare. Senza contare i crescenti problemi economici che si accompagnano alla forte inquietudine da eventi bellici. Fatto sta che questa Pasqua riapre le porte alla desideratissima prospettiva di nuova normalità, vedere per credere la serie di appuntamenti che collocano in prima linea proprio il Varesotto e preannunciano grande afflusso di turisti fra laghi e colline, per cogliere occasioni di svago e di relax. Torna dopo due anni l’attenzione per i ponti, Pasqua, 25 aprile, Primo Maggio, obiettivo – anche se quest’anno il calendario certo non aiuta – sfruttare più giornate possibile per staccare da questa insopportabile overdose di emergenze, magari con un viaggio vero, ma anche con una semplice gita fuori porta. Riti religiosi intanto in forte ripresa, meno vincoli anche per accedervi, grande intensità spirituale e prevedibile forte partecipazione di fedeli, cominciando da luoghi simbolo come il Sacro Monte di Varese, al centro di grande attenzione e riscoperta anche sul piano culturale e artistico. Resta comunque sul piano psicologico e non soltanto una sorta di freno a mano tirato, la difficoltà di andare veloci, diciamo oltre la terza marcia, considerati i condizionamenti che ancora esistono sul piano sanitario e alle prospettive molto incerte su quello economico, per non parlare dei rischi connessi alle conseguenze del conflitto in atto. Diventa importante a questo punto sfruttare il tradizionale clima di serenità associato a questo periodo per andare, vicino o lontano, riconquistare una sospirata consuetudine, in un clima sempre più impermeabile alle messe in guardia che piovono severe da più parti. Il meteo, a proposito di pioggia, dovrebbe dare una mano a garantire una fruizione positiva del periodo festivo. Se non un clima già da caldo estivo, sarà almeno una gradevole primavera, difficile però che si colmi il grave deficit idrico accumulato da mesi. Una situazione che aggiunge, come se non bastasse, allarme ad allarmi. Buona Pasqua.