Disagio giovanile, vertice in Prefettura per affrontarne i diversi aspetti

VARESE – Nel corso del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Salvatore Pasquariello, tenutosi venerdì 11 marzo, dopo aver trattato l’argomento relativo all’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina, è stato affrontato anche il tema delle problematiche connesse al disagio giovanile.
Al Comitato hanno preso parte, oltre ai componenti ordinari (Presidente della Provincia, Sindaco di Varese, Questore, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e Comandante Provinciale della Guardia di Finanza). I rappresentanti dell’Esercito, degli Enti Locali, delle Istituzioni scolastiche e sanitarie. In particolare, quali rappresentanti delle Istituzioni religiose, hanno partecipato: Mons. Vegezzi, Vicario Episcopale per la zona di Varese, Volodymyr Meistermann. Sacerdote della Comunità Cristiano Cattolica Ucraina, Andreas Kochns, Pastore della Comunità Cristiano Valdese, e Magdalena Tiebel Gerdes. Pastora della Comunità Cristiano Luterana.
Il prefetto ha sottolineato come, sempre più spesso, alcuni giovani soffrano di disturbi alimentari e attuino comportamenti autolesionistici (da quanto emerge da un recente studio internazionale del Journal of Child Psychology and Psuchiar in Europa il 28% degli adolescenti ed in Italia il 20%). In particolare, se negli ultimi anni i suicidi sono diminuiti, tra i giovanissimi sono però enormemente aumentati; in Italia il suicidio e. dopo gli incidenti stradali, la seconda causa di morte nella fascia 10-24 anni: si tolgono la vita, in media, quattro giovani alla settimana.
Il Prefetto ha fatto presente che, secondo alcuni studi, anche il Covid-19 ha accentuato le problematiche giovanili e che alcuni ragazzi chiusi in casa per molto tempo ora escono all’aperto “esplodendo la loro rabbia”, ma la causa principale della violenza è il vuoto educativo generalizzato. Nessuno si prende più la briga di parlare. dei problemi di fondo della vita, delle regole che ci si deve imporre per raggiungere delle mete, per cui alcuni ragazzi scelgono il branco, il leader per sentirsi accolti e oppure dialogano solo social che sono continuamente disponibili. sempre cercano attenzione, notorietà, appartenenza e si lasciano conquistare da chi glieli fornisce.
Nella nostra Provincia non rilevano fenomeni possano destare eccessiva preoccupazione, ma si registra un disagio giovanile cui è necessario occuparsi sin subito.
E’ stato dato da tutti un caloroso benvenuto a Giulio Bernasconi, referente della Consulta studentesca intervenuto nel corso della riunione, il quale ha dato voce ai sentimenti diffusi tra i giovani della provincia evidenziando l’aumento, tra i propri coetanei, di atteggiamenti di insicurezza ed isolamento che è possibile combattere soprattutto attraverso il coinvolgimento degli stessi in svariate iniziative di socializzazione favorendone il dialogo con gli adulti.
Il Prefetto, infine, ha evidenziato come la riunione sia l’inizio di un percorso volto ad approfondire le problematiche giovanili e che vedrà la partecipazione, sempre più pregnante, di tutte le Istituzioni varesine presenti alla riunione e di altre che saranno successivamente coinvolte.