Saronno, al Pasta in scena il racconto della prigionia di Aldo Moro

SARONNO – Secondo appuntamento della Rassegna Legami&Trame – educazione alla legalità. Dopo il successo dello spettacolo Borsellino va in scena mercoledì 16 marzo alle 21, al Teatro Giuditta Pasta di Saronno, Aldo Moro di Salvatore Tomai. Lo spettacolo è prodotto da Terra Magica Arte e Cultura.
Per gli spettatori, una serata che ripercorre attraverso molteplici emozioni i 55 giorni della prigionia di Aldo Moro.
Video storici, recitati e interpretazione “live”. Oltre agli attori, i pugliesi Cimaglia, nelle vesti di Moro, e Alessandro Calamunci Manitta che interpreta il carceriere, verranno proiettate scene recitate e video storici che ricostruiscono quanto accaduto nel 1978. Il filo conduttore è un memoriale “ideale” di Aldo Moro basato sugli scritti autografi relativi ai giorni del sequestro e su lettere, discorsi e articoli di giornale.
Sottolinea Cimaglia: “Ho voluto raccontare Aldo Moro come uomo, oltre che fine politico, vittima delle Brigate Rosse e di un atteggiamento dello Stato italiano che lui stesso condanna nel memoriale che raccoglie le tante pagine scritte durante i giorni di prigionia”.
La scena teatrale, volutamente scarna e simbolica, distingue due spazi: una sorta di gabbia di legno che rappresenta il luogo claustrofobico della prigionia e un tavolo in cui sono raccolti elementi passati alla storia come la Polaroid, la macchina da scrivere e il registratore delle Brigate Rosse.
Rispondendo alle domande del brigatista, Moro ripercorre la sua vita rievocando i luoghi della sua formazione, indica le radici di quella visione di futuro, di quella “democrazia compiuta” che è l’utopia per cui egli si è messo in gioco come uomo pubblico e come cristiano. Consulenza artistica di Barbara Gizzi, musiche di Andrea Paciletti, scene di Paolo Iraci e costumi di Daniele Ucciero.
Biglietti ancora disponibili acquistabili online o al botteghino.
11032022