Sicurezza, Lega polemica: “Comune latitante”

SARONNO – La Lega chiede un giro di vite contro la criminalità ed accusa l’Amministrazione comunale, civici-Pd, di fare troppo poco in questo ambito.
In una nota stampa, il punto di vista del Carroccio.
L’Amministrazione Airoldi è riuscita in 15 mesi a distruggere la rete di sicurezza presente sul territorio di Saronno fatta di una collaborazione stretta tra polizia locale e altre forze dell’ordine. La presenza costante delle forze dell’ordine in stazione centrale evitava il succedersi di atti di criminalità, intimidazioni, bullismo e spaccio di stupefacenti.
Angelo Veronesi referente della Lega di Saronno è appena stato intervistato da Radio Libertà:”Le maglie della rete di sicurezza si sono allargate pericolosamente e la città di Saronno è allo sbando per colpa dell’amministrazione di Airoldi. Bisogna ringraziare l’Arma dei carabinieri che ha arrestato di nuovo un’altra baby gang pochi giorni fa. Non è colpa del covid come sostiene il sindaco Airoldi, non serve lo psicologo se ci sono risse, baby gang e spaccio di droga, ma bisogna essere presenti e monitorare costantemente il territorio.
Se al posto di monitorare il territorio, le nuove telecamere vengono utilizzate per controllare il traffico automobilistico, il sindaco Airoldi non sta lavorando bene perché nega i problemi reali dei cittadini. Secondo la Lega di Saronno – sostiene Veronesi – la città deve ripartire. La sicurezza è un elemento primario della ripartenza. E’ necessario far ripartire immediatamente la rete di sicurezza che esisteva con la nostra amministrazione. Le nuove telecamere devono essere utilizzate per aiutare gli agenti di polizia locale a presidiare costantemente il territorio e prevenire gli episodi criminali.Toc toc; se ci sei, Airoldi batti un colpo”.
Prosegue Veronesi:
Siamo alle solite. Diventa addirittura inutile enumerare i casi di mala gestione della sicurezza cittadina, in continua escalation. Ciò perché ormai ogni cittadino, o ogni lettore della cronaca locale, si imbatte quotidianamente nella narrazione di certi episodi che, utilizzando certo un termine che a primo acchito potrebbe apparire forte, sono raccapriccianti. Che si tratti di baby gang, rapinatori solitari, gruppi di stranieri e non solo, dediti allo spaccio ed altre attività ludiche quali risse e aggressioni, con l’ausilio di immancabili utensili da benefattori, quali coltelli, bottiglie rotte, catene ed altre armi improprie.
Non ci pare di aver notato una presa di posizione netta da parte del sindaco, non solo nelle condanne degli episodi, ma nell’organizzazione di azioni ferme volte al loro contenimento. Cosa cui ci saremmo aspettati, dal momento che il Primo cittadino ha fatto sua la delega alla sicurezza, mostrando una tendenza empatica a questo tema, quasi a voler mostrare un cambio di rotta rispetto alla giunta porro di cui fieramente egli fece parte. Palese appare invece, l’intenzione di mantenere quel modello e le sue conseguenti linee guida, chissà che a perseverare nei metodi di tolleranza di tali fenomeni, si ottenga un risultato diverso da quello ottenuto dalla giunta porro. Per il momento i risultati paiono deludenti. Magari sarebbe il momento di rinunciare alla delega alla sicurezza, la quale richiede capacità organizzative concrete che paiono esulare in questo momento. Sarebbe una buona idea conferirla ad una donna, dal momento che occorre rispettare le quote rosa, non solo attraverso uscire generiche sulla parità di genere. Sicuramente una donna capace e pragmatica potrebbe porre rimedio laddove non c’è nemmeno stato nessun tentativo concreto”.
01032022