Maturità, Miglino plaude il ritorno della prova scritta di italiano

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Maria Assunta Miglino, docente ed ex assessore saronnese, in merito alle ultime novità sulla maturità.
La notizia è di quelle esplosive: torna la prova scritta di italiano alla maturità. Finalmente quella prova che ridarà dignità al primo esame importante della vita. All’esame di cui ricordiamo l’emozione e l’ansia. Quello che raccontiamo con un pizzico di nostalgia e orgoglio ai nostri figli. Quello che segna il passaggio ufficiale al mondo degli adulti. Io speravo che ritornasse. È importante poter dire di aver “affrontato” e “superato” la maturità. La maturità che abbiamo esagerato a chiamare tale per come è stata organizzata negli ultimi due anni. Questo se vogliamo chiamare le cose con loro nome.
Diciamolo che non era un vero esame di maturità quello che è stato affrontato negli ultimi due anni dai nostri ragazzi a causa della pandemia. Diciamo anche che per ovvi motivi doveva andare così. E che, è vero, dopo due anni di Dad a corrente alternata non poteva andare diversamente. Ma ora è giusto ritornare, anche se a piccoli passi, alla normalità. Una normalità lontana ancora da venire perché la seconda prova sarà predisposta dalla commissione e non ministeriale.
E anche l’orale sarà con i propri docenti. E allora, cosa è stato chiesto di così drammatico? Un tema! Nella vita i nostri ragazzi, ormai adulti, si troveranno ad affrontare prove ben più difficili di un tema e non avranno i loro prof a giudicarli nè i loro genitori a giustificarli.