Moiso: “La politica se è vocazione esige umiltà”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Lorella Moiso in merito agli ultimi fatti della politica saronnese.
Ieri ho trascorso del tempo con le mie ragazze immersa nella cultura della moda contemporanea all’Armani/Silos dove Giorgio Armani offre il sogno di un’estetica misurata e senza tempo; un’estetica che non ha cambiato soltanto il modo di vestire, ma anche il modo di pensare.
E’ da qui che desidero partire, perché attraverso il ‘sentire’ cosa vivono gli altri significa orientare con proprietà il proprio pensiero e le proprie azioni.
Qualcuno disse “il tempo è galantuomo”.
Dopo l’ennesimo comunicato urlato dalla civica Obiettivo Saronno, in cui hanno dichiarato che allearsi con la maggioranza, ha permesso loro di ottenere otto posizioni: un assessorato; tre presidenti di commissione, di cui uno anche consigliere incaricato per il progetto area Isotta Fraschini e tre ruoli in istituzioni comunali (di questi 3 ultimi ‘candidati’ posso solo dire che nessuno ha partecipato, in prima linea, al duro lavoro svolto in campagna elettorale). Viene spontaneo pensare: cosa c’è di nuovo in questo modo di fare politica?
La lista civica , è il segnale della disaffezione fra gli italiani e la politica dei partiti; ma pare che in questo caso, accanto a velleitarie chiusure localistiche, quasi che la città possa immunizzarsi al mondo, sembra che si sia acquistato il significato politico di una rivendicazione di autogoverno; come se un gruppo di cittadini presi dall’entusiasmo o dalla disperazione fossero spinti al volontariato civico, a rimboccarsi le maniche dall’urgenza di far fronte al degrado della città e al crollo della qualità della vita. Da qui la possibilità che la lista civica diventi il palcoscenico per capetti carismatici locali e veicolo di spregiudicati arrivismi.
05022022