Focris, Fagioli: “Aumenti delle rette invece di riduzione dei costi… e la colpa è ancora del Covid”

SARONNO – “La Fondazione ha attraversato anni difficili fino al 2015 quando, grazie al CdA nominato dal sindaco Fagioli, il bilancio è tornato sotto controllo ed in sostanziale pareggio. Miracoli, fortuna o più semplicemente impegno e razionalizzazione delle spese?”.
E’ iniziato con questa provocatoria domanda l’intervento nel consiglio comunale aperto dedicato all’aumento delle rette della casa di riposo Focris del capogruppo della Lega Raffaele Fagioli.
“Il consigliere Giuseppe Caligara della Lega, grazie alle sue doti analitiche e manageriali, dall’alto della sua esperienza e perseveranza è riuscito dove altri hanno sempre fallito. Alla soglia degli ottant’anni di età si è rimboccato le maniche e analizzato voce per voce i costi della Focris; ciò che ne è scaturito è stata la razionalizzazione delle spese e il taglio dei costi necessari per portare gli esercizi 2018 e 2019 ad un bilancio in sostanziale pareggio a dispetto del -500.000 euro ereditato nel 2015 dalla precedente amministrazione.
Il sindaco Airoldi si vanta di aver rinnovato i contratti in pochi giorni dal suo insediamento, ma ci ha elencato strani numeri il presidente Mascarello quando ha raccontato di una bolletta del gas raddoppiata, a parità di consumi, nel confronto tra dicembre 2020 e dicembre 2021. Cosa è successo nel frattempo? È successo che Airoldi ha approvato il cambio di fornitore del gas metano, evidentemente senza valutare con attenzione il nuovo contratto, e ha causato un incremento ingiustificato del costo energetico a carico della Focris. Perché si è scelto il cambio di gestore della fornitura in un momento così delicato? Come è possibile spendere il doppio a parità di consumi? Una scelta quantomeno incauta.
È noto da mesi che ci saranno consistenti aumenti delle bollette di luce e gas; la struttura Focris è certamente energivora. Le strade per contenere gli aumenti sono diverse: investimenti nelle energie rinnovabili, riqualificazione dell’immobile per contenere i consumi, ricerche di mercato per fornitori più competitivi, ricerca di finanziamenti che nel settore dei servizi alla persona non mancano mai. La scelta del sindaco Airoldi, concordata con il presidente Focris, è stata invece quella di un aumento delle rette. Strada semplice, priva di sforzo mentale ed impegno: basta un ragioniere che calcola il presunto disavanzo e lo addebita in quota parte ai degenti della struttura.
In un solo anno di amministrazione Airoldi tutto quanto di buono era stato fatto per sanare il bilancio Focris è già svanito. Ancora una volta la motivazione addotta è il Covid.
Il Sindaco Airoldi che si vanta di un’eccellente gestione del Covid, oltre ad appuntarsi i meriti di altri e scaricare gli errori a terzi, ha mosso la politica per interventi mirati a sostegno della nostra casa di riposo? Il “Paladino dell’ospedale”, che non è una sua competenza, cosa ha fatto per Focris oltre a rinegoziare al rialzo le forniture?