I 7 infortuni sportivi più ricorrenti

La vita di uno sportivo, e di conseguenza il successo, si fonda sull’equilibrio di 3 fattori fondamentali: la cura dell’alimentazione, la motivazione e la tutela dagli infortuni. Secondo una stima dell’Istat, in Italia oltre 20 milioni di persone, dai 3 anni in su, praticano sport con continuità o saltuariamente e, ogni anno, si registrano 300 mila infortuni nello sport.
Per questo motivo, la polizza assicurativa sugli infortuni è diventata una soluzione molto frequentata: come Pronto Protetto Via Special di Metlife, l’assicurazione che prevede sia coperture al singolo che all’intero nucleo familiare a fronte di un impegno mensile ridotto.
Quali sono le lesioni più comuni?
Non serve praticare sport a livello agonistico per incorrere in spiacevoli infortuni. Le lesioni più comuni possono registrarsi anche (e soprattutto) se si è poco allenati. Pensiamo alla frattura del polso o della mano dopo una caduta o alla distorsione: basta correre su un prato per aumentare la percentuale di rischio.
Di seguito la lista dei 7 infortuni degli sportivi più ricorrenti:
- Tendinite di Achille: con cui si fa riferimento all’infiammazione del tendine di Achille dovuto, molto spesso, all’improvviso aumento della quantità o dell’intensità dell’attività fisica. I sintomi per riconoscerlo sono: dolore e rigidità lungo il tendine di Achille, ispessimento del tendine, gonfiore o speroni ossei.
- Stiramento inguinale: si verifica quando i muscoli adduttori della coscia vengono tirati troppo, lasciando la zona gonfia e livida. Questo infortunio provoca un dolore acuto e intenso che si manifesta improvvisamente durante il movimento.
- Concussione cerebrale: cioè una lesione cerebrale di origine traumatica più o meno grave. La concussione si verifica quando, un colpo alla testa o al resto del corpo, costringe il capo a girarsi con una velocità tale da causare un movimento rapido di accelerazione e decelerazione del cervello all’interno della scatola cranica. I sintomi sono diversi a seconda della gravità: si passa dal semplice mal di testa alla nausea, fino alla perdita di memoria o di coscienza momentanea.
- Strappo della cuffia dei rotatori: la cuffia dei rotatori è il complesso dei quattro muscoli che concorre al movimento dell’articolazione della spalla. La lesione, che può essere uno strappo o la rottura di uno o più tendini che la costituiscono, causa dolori lancinanti nella zona della spalla, soprattutto quando si solleva il braccio al di sopra della testa.
- Distorsione della caviglia: all’origine della distorsione alla caviglia c’è sempre un trauma, dovuto a una caduta o a un atteggiamento scorretto della caviglia, che fa sì che l’articolazione si piega o si torce in modo eccessivo.
- Gomito del tennista: con cui si fa riferimento all’infiammazione dolorosa dei tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio alla parte esterna del gomito. La causa è il sovraccarico funzionale che si verifica quando i tendini e i muscoli del gomito sono costretti a sforzi eccessivi.
- Lesione del legamento crociato anteriore: è tra i traumi sportivi più comuni, soprattutto nel calcio, e causa un’immediata impotenza funzionale dell’arto interessato per cui lo sportivo cade subito a terra. Il dolore è di solito immediato e severo e costringe l’atleta a tempi di recupero molto lunghi.