Persi i fondi per la Rodari, Airoldi: “Con quei 5 milioni non avremmo mai avuto la scuola. All’opera per un progetto degno di Saronno”

SARONNO – Ad inizio della seduta del consiglio comunale con un tono grave e coscio di come su questa partita si giochi il futuro della sua Amministrazione il sindaco Augusto Airoldi ha fatto una comunicazione sulla vicenda della riqualificaziona della scuola Rodari per la quale sono stati persi i 4 milioni di finanzamento ottenuti dalla precedente Amministrazione Fagioni con un bando del Miur.
“Vorrei parlare della nuova Rodari – ha esordito il primo cittadino – visto che il mio comunicato ha suscitato molte reazioni mettendo in allarme anche diversi genitori. Voglio fare chiarezza visto che la trasparenza è importante come dimostra il comunicato che abbiamo reso noto nella giornata di martedì”.
Il sindaco è quindi entrato nelle specifico: “Con quei 5 milioni i nostri ragazzi non avrebbero mai avuto una scuola, come la Gdf non avrebbe mai avuto una sede con le poche decine di migliaia messe a bilancio dalla precedente Amministrazione per la riqualificazione della sede. Così ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto un progetto degno della nostra città con una costo di 8 milioni di euro“.
Il primo cittadino ha spiegato che il costo è lievitato “per effetto nelle nuove disposizioni sugli spazi in materia di edilizia scolastica e per l’aumento dei costi di materie prime”. Ha proseguito parlando di altre criticità come “la necessità di spostare la nuova scuola rispetto a quanto previsto dal vecchio progetto e l’impossibilità di avere un edificio polmone in cui spostare gli studenti durante il cantiere per evitare i disagi legati alla vicinanza coi lavori in corso”.
“Tutto questo ha portato dilazione dei tempi e con impossbilità di rispettare quelli imposti dal ministero (i lavori doveva essere aggiudicati entro il 5 novembre ndr) tanto che abbiamo chiesto una proroga (avvenuta il 17 novembre ndr). Stessa scelta fatta anche da altre realtà ed enti comprese Regioni che hanno a disposizione ben più personale del Comune di Saronno”.
Airoldi cerca di guardare avanti: “In attesa di risposta ci siamo attivati per trovare altre fonti di finanziamento”: Ma non solo rispetto alla prima comunicazione il primo cittadino parla per la prima volta di responsabilità: “Come sindaco verificherò gli atti normativi per accertare se fosse possibile evitare la richiesta di proroga e nel caso prenderò le misure del caso”.
Evidente dai volti di consiglieri di minoranza e maggioranza la voglia di intervenire in materia ma il tema non è stato inserito all’ordine del giorno ma semplicemente affrontato dal sindaco come comunicazione modalità che non dà l’opportunità al consiglio comunale di dibattere sull’argomento.
16122021