Nuovo prevosto, la riflessione di Centemeri: “Buon lavoro don Claudio, possa aiutarci a ritrovarci fratelli”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ex prevosto Angelo Centemeri in merito all’ingresso del nuovo prevosto monsignor Claudio Galimberti.
Carissimi,
Stiamo vivendo un momento di passaggio epocale, quello che succede nel mondo ci porta a un modo diverso di vivere. La pandemia che stiamo attraversando ci chiede un cambiamento di mentalità, non possiamo pensare di uscirne da soli, “Siamo tutti sulla stessa barca” (Papa Francesco) dobbiamo rinnovare la nostra adesione alla comunità e fare la nostra parte. In questo contesto, per noi saronnesi, avviene il passaggio del responsabile della Comunità Pastorale del Crocifisso Risorto.
Io sono coinvolto dall’avvenimento, ringrazio il Signore che mi concede di vedere il mio terzo successore e vorrei condividere con voi qualche pensiero. Si sono alternati sacerdoti diversi, ciascuno con le sue caratteristiche, li unisce il riferimento a Gesù: di Lui abbiamo bisogno. Questo è ciò che conta. Il Vangelo di Matteo termina con queste parole di Gesù: “Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Gli uomini passano, ma come è scritto nella lettera agli Ebrei, “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre” (Eb 13,8). Con questo spirito è mandato monsignor Claudio Galimberti, il nuovo pastore, e noi gli diciamo: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”.
Questo passaggio, allora, ci fa riscoprire il servizio sacerdotale. Quello che può fare un Sacerdote non è una sua iniziativa, è un dono che riceve da Gesù. Può comunicarlo perché è nel presbiterio di questa Diocesi in comunione con il Vescovo, successore degli Apostoli. E’ il Vescovo che lo manda a noi per camminare insieme con Gesù. In questi lunghi mesi della pandemia, celebrando da solo la S.Messa nella Cappella della RSA, mi sono chiesto: “Che cosa sto facendo?”.
“Mistero della fede” mi suggerisce il messale. Agisco nel nome di Gesù. Ci sono due momenti in cui sento di prestare la mia voce, i miei gesti a Lui: nella celebrazione della S. Messa, rinnovando il suo sacrificio per la salvezza di tutti e nell’assoluzione dei peccati per far arrivare a ciascuno la sua misericordia: metto in questo mondo la presenza del suo Amore.
A Don Claudio auguriamo di essere conforme a Gesù, “il sommo Sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio” (Eb 2,17), possa rendere un buon servizio alla sua Parola ed alla sua misericordia, per portarci alla comunione con il Padre e ritrovarci fratelli in Gesù.
Corrisponderemo al suo sorriso, collaborando e pregando perché tutti vedano la nostra fraternità, credano e glorifichino con noi il Signore.