Caso Palombelli, Checchi: “Affermazioni inaccettabili perchè potenzialmente molto pericolose”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Valeria Checchi, M5s Saronno in merito alle dichiarazioni di Barbara Palombelli.
Tutto ha avuto inizio da una frase.
La riflessione di una giornalista e conduttrice televisiva, Barbara Palombelli, durante lo svolgimento di una delle più note trasmissioni del palinsesto di canale 5 (Mediaset).
Parliamo di Forum.
Trasmissione che solo il 16 settembre 2021 ha registrato oltre i 1.440.000 di telespettatori, fra cui donne e uomini con storie e vissuti diversi.
Storie, magari, anche di abusi e violenza.
In un contesto così delicato dunque, una giornalista (che per lavoro dovrebbe masticare perfettamente la comunicazione e conoscere il peso, l’impatto che le parole possono avere sul pubblico, specialmente se veicolate da un media così tanto imponente come la TV) si è lasciata andare a questa improvvisa considerazione a proposito del femminicidio: “È lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, erano completamente obnubilati oppure c’è stato anche un comportamento esasperante, aggressivo anche dall’altra parte?”
In sostanza: “Chi ha commesso violenza era realmente fuori di sé oppure è stato provocato dal comportamento eccessivo della donna?”.
Una provocazione che, seppur successivamente smentita, leggendo tra le righe del messaggio proposto dalla stessa conduttrice intenderebbe porsi a vile giustificazione di un gesto ignobile come la violenza o comunque sminuire la gravità stessa del fatto.
Ciò è inammissibile!
Se è vero che, come sottolineato da Barbara Palombelli, è lecito osservare ogni caso da diverse prospettive, bisogna pur considerare però come la dignità e l’integrità fisica, ma anche morale di ciascuno, vadano assolutamente garantite e tutelate in qualunque modo previsto dalla legge.
Allo stesso tempo, non può essere contemplata alcuna giustificazione per tutti quegli individui che alzano le mani o cercano d’imporsi attraverso l’abuso, il sopruso, la discriminazione verso i più deboli (fra cui appunto le donne).
Anni e anni di lotte per la parità di genere, decine di migliaia di campagne contro le disuguaglianze (nonché l’introduzione del codice rosso a tutela delle donne, voluto dal nostro ex ministro Bonafede per proteggere dai reati di abuso, revenge porn, induzione al matrimonio, sfregi, violenza sessuale, eccetera), per poi arrivare ad un’esternazione pubblica così forte, così potenzialmente pericolosa?
Noi del MoVimento 5 Stelle non possiamo assolutamente accettarlo.
Non possiamo, perché se è giusto difendere la libertà di espressione, va pur detto che la libertà del singolo finisce dove inizia quella altrui, che le parole vanno ponderate e a maggior ragione se ci si trova a parlare in un contesto così fortemente d’impatto sociale come quello di un mass media, mezzo di comunicazione che arriva a coinvolgere — ricordiamo – ogni tipo di soggetto più o meno fragile (quindi anche psicologicamente instabile, che potrebbe poi usare tali messaggi come arma contro terzi in futuro).
Da attivista di 22 anni, ma in primis da essere umano, mi chiedo: possiamo realmente continuare ad accettare, passivamente, tutto questo?
Accettare che le nostre compagne, i nostri compagni, i nostri figli e le nostre figlie, si rendano involontariamente spettatori di tanta assurda omertà velata di maschilismo, di anni di patriarcato ingiusto e denso d’ignoranza?
Cosa mai potrebbe esistere di peggio di una creatura che sa, ma finge di non sapere?
Per quale ragione, poi?
Share? Per creare “il caso del momento”?
Destare la curiosità degli altri media, lo scalpore generale?
Tutto ciò umiliando chi davvero ha subito violenza, chi magari è vittima, ma non ha denunciato per paura di quella stessa vile e purtroppo radicata ignoranza?
Non è giusto.
Non possiamo e non dobbiamo tollerare nuovamente un episodio simile, per rispetto stesso della vita e della dignità di tutte le donne, gli uomini vittime di abusi, di chiunque abbia subito una qualunque forma di violenza e discriminazione.
Io ed il M5S diciamo un secco “NO!”.