“Tra i binari”: Andrea Mazzucotelli (Comitato viaggiatori Tpl Saronno) sull’accessibilità ferroviaria a Malpensa
SARONNO – Sesta puntata di “Tra i binari” lo spazio che ilSaronno dedica al Comitato Viaggiatori TPL Nodo di Saronno. Oggi il portavoce Andrea Mazzucotelli si dedicata all’accessibilità ferroviaria a Malpensa tra entropia e pandemia
“Come è probabilmente ormai noto a tutti, l’Aeroporto Internazionale di Milano-Malpensa è collegato a Milano Cadorna, via Saronno e Busto Arsizio, da oltre vent’anni. Dal 2016, attivato il prolungamento della linea con la relativa nuova stazione, è possibile raggiungere direttamente anche il Terminal 2 (da precisare che, nel corso della pandemia COVID-19, il T2 non è utilizzato e perciò neppure servito dal treno). Dal 2010, al servizio da Milano Cadorna (Malpensa Express) si affianca quello da Milano Centrale-Milano Porta Garibaldi (classificato Regionale qualora effettui servizio anche a Rescaldina, Castellanza e Ferno-Lonate Pozzolo, altrimenti anch’esso Malpensa Express). Con l’apertura della ferrovia Varese-Mendrisio, anche la linea S50 dei servizi regionali Ticino Lombardia – TiLo (proveniente da Bellinzona-Lugano) raggiunge il T2 (sempre con limitazione a T1 durante la pandemia) via Busto Arsizio RFI – Raccordo X – Busto Arsizio FN.
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Nonostante ormai la struttura del servizio abbia raggiunto una certa stabilità – adeguamenti pandemici permettendo – il servizio attuale non è altro che una fase intermedia per uno sviluppo successivo che Regione Lombardia sta preparando da oltre cinque anni (e che purtroppo finora non ha voluto oppure non è stata in grado di raccontare lei per prima ai cittadini). Gli ulteriori progetti di sviluppo nascono in modo indipendente da, ma si valorizzano in modo ulteriore con, l’onore e l’onere di organizzare le Olimpiadi Invernali del 2026. La presenza di documentazione tecnico-economica liberamente accessibile – anche se mai posta in particolare evidenza – ci consente di provare a delineare il quadro futuro.
Il Piano Regionale Mobilità e Trasporti (PRMT), approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale 1245/2016, prevede, tra l’altro:
La chiusura ferroviaria a nord di Malpensa in direzione Gallarate permetterà di reimpostare l’intero sistema Milano – Malpensa, deviando l’attuale relazione da Milano Centrale via Saronno lungo l’itinerario via Rho-Gallarate, passando quindi prima da T2 e avendo termine corsa a T1. Saranno da evitare invece itinerari di tipo circolare che non permetterebbero di realizzare un’offerta simmetrica di relazioni in termini di fermate servite e tempi di percorrenza, oltre che di ottimizzare la capacità richiesta all’infrastruttura. Il raccordo Y tra Legnano e Busto Arsizio sarebbe impegnato, in questo scenario, dal prolungamento di uno dei sistemi suburbani supportati dal nuovo quadruplicamento Rho-Parabiago (ad esempio la linea S15).
Le nuove infrastrutture richieste sono quindi, nell’ordine:
- Quadruplicamento Rho-Parabiago (827.7 M€ PNRR) inserito in Piano Commerciale RFI e in attesa di parere VIA (Valutazione Impatto Ambientale) dal Ministero della Transizione Ecologica;
- Raccordo Y da Legnano a Busto Arsizio FN con iter e costi ricompresi nel quadruplicamento;
- Nuova linea ferroviaria Terminal 2 – Gallarate (211.3 M€ di cui 11 M€ Piano Lombardia, 135.9 M€ Stato, 63.4 M€ Unione Europea), il cui progetto definitivo, di Ferrovienord, ha superato con successo la VIA Regionale ma che a causa di alcune oggettive questioni di interferenze ambientali e paesaggistiche ha riscontrato l’opposizione dei comuni interessati, del Parco del Ticino e di Legambiente e che quindi, nell’interesse di tutti, deve affrontare alcune vicissitudini di natura amministrativa così da poter essere realizzato con il minimo danno al Territorio e con adeguate forme di compensazione.
In particolare, la documentazione di progetto di Ferrovienord relativa al futuro collegamento ferroviario T2-Gallarate (maggio 2018) riporta alcune concrete ipotesi di susseguente sviluppo del servizio:
- Eliminazione del servizio Malpensa T2-T1-Saronno-Milano Centrale e introduzione del servizio Milano Centrale-Rho-Gallarate-T2-T1-Saronno-Milano Cadorna – frequenza 30’ – ricalcante l’attuale traccia T2-Milano Cadorna; da segnalare possibili problematiche di tariffazione considerando la tariffa aeroportuale, la mancata implementazione delle tariffe integrate (STIBM) sul Territorio e alcune difficoltà tecniche mostrate dai sistemi informatici di Trenord nel gestire le tariffe speciali (blocco della vendita oppure obbligo di prima classe); l’attuale traccia Bovisa-Garibaldi-Centrale potrebbe essere confermata senza prosecuzione su Malpensa oppure con diversa prosecuzione anche sfruttando le nuove possibilità di movimento consentite dal futuro potenziamento di Milano Bovisa (90 M€) che prevede di dedicare i nuovi binari -1 e -4 ai servizi di collegamento con RFI (Centrale, S8 Lecco via Carnate, S18 Bergamo via Carnate);
- Prolungamento di almeno una corsa S9 su due – frequenza 60’ – da Saronno a Busto Arsizio FN (oppure Busto Arsizio RFI, impegnando il raccordo Z come anche immaginato nell’Accordo Quadro che la Regione Lombardia ha sottoscritto con RFI nel marzo 2020) con fermate intermedie a Rescaldina e Castellanza;
- Nuovo servizio Regio Express T2-Busto Arsizio FN-Saronno-Seregno-Bergamo-Orio al Serio – frequenza 60’ – già previsto dal PRMT (senza utilizzo del raccordo Z con possibili conflitti di circolazione lungo il percorso Saronno-Busto Arsizio FN); l’attivazione di tale servizio richiede il raddoppio della linea Ferrovienord tra Groane e Seregno, attualmente in attesa di finanziamento; la prosecuzione oltre Seregno è vincolata ad alcuni necessari potenziamenti su RFI, primo tra tutti il nuovo ponte sull’Adda; inoltre, in occasione di uno degli ultimi incontri che furono tenuti in Regione, l’Amministratore Delegato di Trenord derise piuttosto apertamente questa opzione, da lui ritenuta priva di ogni potenziale economico e quindi non degna di essere perseguita; perciò, questo nuovo servizio è da ritenersi evidentemente bloccato fino al cambio di alcune condizioni al contorno, ma resta comunque previsto dall’Accordo Quadro con RFI (in prospettiva oltre 2025).
Esiste quindi una possibilità futura di sviluppo del servizio che consentirà di migliorare i collegamenti:
- Milano RFI-Malpensa
- Saronno-Gallarate
- Saronno-Bergamo
- Malpensa-Europa del Nord
Tuttavia la realizzazione di questi progetti si scontra con alcune problematiche di rilevanza tecnica, storica e politica:
- Necessità di verificare i nuovi flussi e la nuova domanda potenziale (non esclusivamente l’attuale) a seguito della pandemia;
- Necessità di una serie di interventi infrastrutturali in parte da finanziare, da coordinare tra diversi soggetti, impattanti sul Territorio e quindi da discutere anche con i cittadini interessati;
- Mancato riscontro, da parte di Regione Lombardia, per quanto riguarda una eventuale volontà di potenziare il sistema ferroviario, con tali valutazioni ormai del tutto demandate all’azienda privata appaltatrice (Trenord);
- Difficoltà da parte di Trenord nel garantire l’introduzione di nuovi servizi con una sostenibilità economica e operativa sia per quanto riguarda i mezzi, sia per quanto riguarda le persone, oltre che a gestire alcune tipologie di biglietti;
- Congelamento dell’approvazione degli STIBM a causa della pandemia e delle scarsissime risorse (umane e materiali) messe a disposizione delle Agenzie TPL.
Lo sviluppo potrà comunque avere luogo, non prima però che tutti gli astri siano allineati nella giusta posizione. E, ovviamente, dovrà essere individuata una soluzione per garantire il servizio da Saronno a Milano Centrale almeno come canale orario, se non come treno diretto senza cambi.
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