Afghani a Saronno, Armanini: “Spirito umanitario o per mettere bandierina accoglienza?”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di Flavio Armanini sull’accoglienza di una famiglia afghana a Saronno.
Nell’ultima settimana buona parte della politica cittadina si è espressa a favore della richiesta di accoglienza a Saronno di almeno una famiglia afghana in fuga dalla drammatica situazione che sta vivendo il Paese che abbiamo finto di aiutare con una di quelle che vengono definite missioni di pace.
Nell’immaginario della nostra area politica, soprattutto per chi è scevro dai “derby” religiosi tanto in voga nel teatrino mediatico di questi anni, il popolo afghano ha sempre rappresentato un esempio da seguire, il popolo che, negli anni ‘80, guidato dal Leone del Panshir Ahmad Shah Massoud a capo dei mujaheddin, riuscì a scacciare le truppe comuniste dell’Unione Sovietica dopo una guerra decennale, caricando a cavallo i carri armati delle armate rosse e dando anche un forte contributo indiretto per la caduta definitiva di quell’impero rosso che era stato creato settant’anni prima.
Personalmente, se seguissi le ragioni del mio cuore senza analizzare lucidamente la situazione come credo stiano facendo molti esponenti politici locali, sarei quindi anche io in prima linea nel sostenere ed accogliere cittadini di un popolo che considero a me affine per ideali.
Mi domando però se tutta questa esposizione mediatica a favore dell’accoglienza di una famiglia, che mi fa sorridere provenga anche dagli eredi di chi meno di 40 anni fa “tifava” per la cancellazione dalla cartina geografica di quello Stato e a favore della sua annessione allo stato sovietico, sia frutto di vero spirito umanitario oppure finalizzata solo ad elevare Saronno al rango di città aperta ed accogliente per chiunque, diciamo per mettere una bandierina tanto di moda nelle battaglie ideologiche (di entrambi i fronti) della politica italiana degli ultimi anni.
La situazione attuale conta poco più di mille persone arrivate in Italia, non siamo ancora di fronte ad un’imponente ondata migratoria tale da rendere necessaria la distribuzione di famiglie in ogni angolo dello stivale. Benissimo quindi il sostegno a questo popolo fiero, anche a Saronno se necessario, ma mi auspicherei da parte delle forze politiche cittadine una maggiore attenzione e comunicazione sulle tematiche concrete riguardanti la nostra Saronno piuttosto che la spasmodica attenzione spesso riscontrata a quelle nazionali, perlopiù di natura ideologica, che ci sfiorano solamente.
24082021