Accoglienza famiglia afghana, Nourhan Moustafa: “Il Comune sta trovando gli spazi e le realtà per l’inserimento sociale”

SARONNO Riceviamo e pubblichiamo la nota di Nourhan Moustafa presidente della commissione Pari Opportunità, Diritti Civili e contrasto alle discriminazioni per il Comune di Saronno.
“Facciamo la guerra per trovare la pace” era lo slogan che veniva propagandato all’inizio della guerra in Afghanistan.
Chiaramente una delle tante strumentalizzazioni fatte per portare avanti quella che è ora riconosciuta a livello internazionale come l’ennesima tragedia delle guerre neocoloniali.
Solo ora, con colpevole ritardo, l’opinione pubblica si interessa delle donne afgane, le cui sorti non sono mai state al centro di alcun progetto politico, tanto meno ora che sono state abbandonate al loro destino.
Sono purtroppo ancora moltissimi i commentatori, giornalisti e politici che non hanno nemmeno una vaga idea del sottile equilibrio che permette, in territori come quello dell’Afghanistan, la fragilissima convivenza tra etnie, popoli e culture molto diverse tra loro e questo non aiuta minimanete la comprensione di quello che è accaduto e che sta accadendo, anzi.
Le semplificazioni fanno apparire tutto più immediato ma danno una visione fallace, ed è proprio per questo che per chi ne fa ricorso rimarrà impossibile la comprensione del quadro geopolitico nel suo insieme, già di per sè complicatissimo.
Personalmente mi piange il cuore davanti all’ennesima catastrofe che è costata la vita a centinaia di migliaia di persone e che, purtroppo, andrà avanti consumando altre vite.
Come presidente della commissione Pari Opportunità, Diritti Civili e contrasto alle discriminazioni appoggio pienamente la disponibilità data dal sindaco Augusto Airoldi al vice-prefetto di Varese affinché il nostro comune possa accogliere una famiglia afgana.
Il comune si è già attivato per identificare gli spazi idonei all’accoglienza e si stanno individuando le associazioni sul territorio che possano garantire l’inserimento sociale.
È importante, in queste situazioni, precedere i fatti alle parole, attivarsi per trovare soluzioni e alternative perché è facile scrivere un post indignandosi, ma non è questo ciò che cambierà o impatterà le sorti di qualcuno.