“Come va Saronno?”, Pagani (Azione): “Serviva un po’ più di coraggio in alcune scelte. Investimenti? Scuola in presenza e rete idrica e fognaria”

SARONNO – Oggi è Fabio Pagani esponente di Azione, a rispondere alle domande di “Come va Saronno?” il momento di riflessione e analisi lanciato da ilSaronno nel periodo estivo per fare il punto della situazione degli ultimi mesi in città e delle priorità per la ripartenza.
Ecco le risposte alle 5 domande
Due cose per cui Saronno merita un plauso in questo 2021 e due cose per cui la rimanderesti a settembre
Tra le cose positive, la collaborazione con le Regione e Ats nella gestione della pandemia (vedi PalaExbo e punto vaccinale), nonché l’attenzione per i parchi urbani.
Tra quelle negative, la mancanza di visione su scelte che avrebbero dovuto essere più coraggiose: l’intervento su via Roma che cerca di tenere insieme troppe necessità (alberi, ciclabile, viabilità, marciapiedi) senza dare un’impronta ad un tratto di città che avrebbe dovuto essere valorizzato maggiormente, nonché l’accordo con le ferrovie che non coglie le occasioni di migliorare la viabilità ciclabile lungo l’asse di via Primo maggio e l’opportunità di estendere il parco d’Acquisto.
L’Amministrazione e il consiglio comunale usciti dall’ultima tornata elettorale lavorano a pieno regime. In questi mesi non sono mancati gli scontri, le crisi e i colpi di scena. Quali sono state le sorprese, quali i punti di forza e quelli di debolezza?
Sorprese poche: la conflittualità in una compagine così eterogenea sono inevitabili; nei consigli comunali auspicherei maggiore concretezza e pragmaticità, invece, ci si è persi spesso in dispute inutili e ideologiche.
Le sfide di quest’inizio estate sono state l’ospedale, con la riforma sanitaria in corso, la sicurezza e la ripartenza post Covid… come si è mossa Saronno?
Anche qui un’immagine in chiaro scuro. Ho già detto della collaborazione positiva nella gestione della pandemia. Sull’ospedale è caduta la maschera su un tema eccessivamente strumentalizzato in campagna elettorale. La raccolta firme serve a poco: è ovvio che la popolazione chieda strutture sanitarie vicine e di prima qualità. Quello che serve è un’amministrazione attenta a sollecitare Regione e Ats e pronta ad assecondare eventuali necessità e opportunità di sviluppo del polo ospedaliero
Cosa inseriresti tra le priorità dell’agenda cittadina a settembre?
La priorità deve essere data all’istruzione. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, gli ultimi due anni scolastici hanno lasciato il segno su studenti e famiglie. Serve ogni sforzo, anche del Comune, per garantire la didattica in presenza e, possibilmente, i servizi accessori per le famiglie come il pre/post scuola. Interventi per migliorare la ventilazione delle classi e per il controllo della qualità dell’aria sarebbero fondamentali; su questo aspetto si sarebbe potuti partire prima, ad esempio, utilizzando le risorse regionali già destinate alla riqualificazione della fontana di via Primo maggio, intervento utile ma non prioritario in questo momento.
Recovery fund: l’Amministrazione è al lavoro per ottenere fondi per rilanciare la città: su cosa si dovrebbe investire nel lungo periodo?
Il PNRR prevede obiettivi e missioni di spesa già ben individuati e solo alcuni di questi coinvolgeranno direttamente le Amministrazioni comunali. La sfida principale di tutto il Paese è saper spendere nei tempi previsti dall’UE. Bene fa, quindi, l’Amministrazione a lavorare già adesso per farsi trovare pronti con progetti quando usciranno i bandi. Le tematiche su cui il Comune può lavorare tra quelle già individuate nel PNRR sono: efficientamento energetico e connettività di edifici pubblici, principalmente scolastici, banda ultra-larga, mobilità ciclistica, reti di ricarica elettrica. Il Comune deve anche farsi parte attiva perché anche chi si occupa di altre infrastrutture fondamentali, ad esempio la rete idrica e fognaria, si faccia trovare pronto con progetti che sappiano accompagnare le trasformazioni urbanistiche di Saronno.