Dalla stazione all’ex Isotta: Saronno, hub di Fili, il maxi progetto di sviluppo urbano per Milano-Cortina

SARONNO – Saronno è protagonista di Fili uno dei piu’ grandi progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana in Europa, promosso da Fnm, FerrovieNord e Trenord insieme a Regione Lombardia. Fili è un importante disegno di riqualificazione dei principali centri di connessione di FerrovieNord, che si accompagna a interventi di “ricucitura urbana con l’adozione di soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nella sostenibilita’ ambientale”.
Nella città degli amaretti il maxi progetto si concretizzerà con la riqualificazione del polo logistico di via Diaz e con il rinnovamento dello scalo ferroviario senza dimenticare tutti gli altri interventi (come la trasformazione dell’ex Saronno-Seregno in una pista ciclopedonale) previsti dal protocollo a fino 2020.
Durante la presentazione, condotta dal saronnese Roberto Poletti, il presidente di Fnm Andrea Gibelli ha descritto gli interventi nel territorio della città di Saronno come un innesco per far crescere il valore dell’intervento. Un concetto ripreso anche dal sindaco Augusto Airoldi che ha rimarcato l’attenzione della propria Amministrazione per la rigenerazione urbana “un tema su cui i saronnesi ci hanno scelto e su cui potremo lavorare bene insieme a Ferrovienord”. Il primo cittadino ha posto l’accento anche sulla riqualificazione del comparto ferroviaria del centro di Saronno con la vicina Isotta Fraschini e sulle altre opere di ricucitura urbana a partire dalla rinascita dell’ex Saronno Seregno come pista ciclabile.
“Saronno è policentrica rispetto a questo intervento – ha spiegato Airoldi – è a 20 minuti da Milano Cadorna e Malpensa, 31 minuti da Centrale. Saronno in qualche modo diventa un hub (se posso usare una parola che in questi mesi usiamo molto motivi e a Saronno per altro abbiamo un hub vaccinale che funziona molto bene). Per questo l’effetto innesco, di cui si è parlato, rischia di diventare un effetto esplosione se non lo gestiamo bene”
Del museo a cielo aperto che sarà realizzato nell’ex area dismessa Isotta Fraschini ha parlato Livia Pomodoro presidente dell’Accademia di Brera che ha posto l’accento sulla “nuova sfida saronnese, concretizzata grazie alla collaborazione con i privati e Amministrazione” in una location con “delle suggestioni storiche e paesaggistiche uniche”.
Saronno protagonista del nuovo progetto di riqualificazione Fili in vista di #milanocortina pic.twitter.com/4dm6nHRYIO
— ilSaronno (@ilSaronno) July 2, 2021