Avis Saronno: nuovo direttivo, stesso impegno ed entusiasmo

Nuovi volti e forze fresche, oltre a preziose conferme, con tempo vivo da dedicare al sociale, caratterizzano il neo nascente Consiglio Direttivo dell’Avis comunale di Saronno.
Con il consiglio di insediamento, il 7 maggio si è concretizzato l’organigramma dell’Avis di Saronno. I consiglieri all’unanimità hanno confermato Matteo Carugati alla Presidenza. Completa l’esecutivo l’ormai navigato segretario Mario Magani, mentre il delicato compito di tesoriere è stato affidato ad Annalisa Grassi, vista la predisposizione e la sua alta professionalità. La vicepresidenza è stata affidata a un nuovo e gradito volto, Salvatore Giardino, già Presidente di un’altra consorella Avis e da poco trasferitosi in quel di Saronno. Consiglieri sono: Francesco Banfi, Pinuccia Borghi, Luca Brenna, Maria Carla Clerici, Donata Dominioni, Norma Lattuada, Celestino Ostini e Roberto Volpi.
Come Direttore Sanitario è stato confermato Franco Montani.
Il Collegio dei revisori dei conti risulta composto da: Andrea Galli (Presidente), Matteo Galli (revisore), Salvatore Gemma (revisore).
Alfiere resta l’intramontabile Abramo Banfi.
“Il Consiglio nascente – spiegano dall’associazione – oltre a far rispettare quanto scritto all’interno dell’atto costitutivo, dello statuto e del regolamento, guidando le linee di azione dell’Associazione, conducendo i soci nel modo più efficiente ed efficace possibile al raggiungimento dell’obiettivo per cui è stata fondata, ha posto come missione principale la diffusione dei valori su cui nel lontano 1927 Formentano ha fondato l’Avis, in particolare puntando sulla fascia giovanile, implementando l’azione di diffusione della cultura del dono nelle scuole di ogni ordine e grado attraverso incontri e progetti. Altro punto nodale è il rapporto con le istituzioni ed i mass media, mentre si cercherà una collaborazione più stretta con il mondo dell’associazionismo in genere. Particolare cura si avrà nel coinvolgere quanti più soci nelle manifestazioni di piazza e nelle occasioni solenni, tenendo presente sempre i destinatari del nostro gesto: le persone più fragili, malate e in difficoltà.