Indelicato “scrive” ad Amadio: “Cosa è successo? Chi ti ridusse a tale?”

SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dal titolo “Ombre rosso” di Alfonso Indelicato in merito in merito all’intervento di Luca Amadio e alla replica dell’ex assessore Maria Assunta Miglino
Cara Mariassunta, Luca Amadio non ci dice solo cosa è giusto fare, ma anche – e ciò è ben più grave – cosa è giusto pensare.
Con riferimento alla comunicazione commerciale, egli infatti dichiara: “Troppo spesso capita di leggere o semplicemente venire a conoscenza, anche nel nostro piccolo, di situazioni in cui il prossimo viene classificato, differenziato, emarginato e, purtroppo, bullizzato. Noi di Obiettivo Saronno crediamo fermamente che questa problematica ignobile derivi, oltre che da troglodite espressioni culturali, da messaggi sociali non correttamente e sufficientemente normalizzati.”
Forse Amadio non ricorda il significato del termine “normalizzazione”, o più probabilmente il suo è un lapsus che rivela un inconscio desiderio censorio: infatti nel comune linguaggio politico esso si usa per indicare un ristabilimento dell’ordine fondato su norme (per l’appunto) assai rigide e soprattutto funzionali agli interessi di chi detiene ed esercita il potere.
E poiché la comunicazione pubblicitaria è un caso particolare della comunicazione generalmente intesa, non può non venire alla mente il fratellastro maggiore dell’iniziativa della maggioranza che governa Saronno, cioè quel ddl Zan che la Sinistra cerca (finora senza risultato) di far approvare in Parlamento.
Il cuore del problema qui fra gli amaretti sembra essere la cosiddetta “discriminazione di genere”, che si può declinare a diversi livelli. La rappresentazione di una madre di famiglia intenta a cucinare la pasta contrasta con il sacro principio della parità di genere perché si fonda sullo “stereotipo della massaia”? L’immagine di una lieta famigliola composta da papà, mamma e due figli ferisce nell’intimo coloro che credono nelle “famiglie arcobaleno” e pertanto va censurata, o quanto meno bilanciata da quella di due papà che trastullano il bimbo che un giudice fattosi legge gli ha affidato?
Tornando a bomba, e poiché certe cose non nascono mai da se stesse ma presuppongono un humus, ecco comparire, accanto alla preoccupazione per l’intangibilità dei sacri principi, un atteggiamento che storicamente a questi si accompagna: l’”écrasez l’infame”.
“Schiacciate l’infame” usava scrivere Voltaire in calce alle sue lettere, con riferimento ai biechi reazionari che non condividevano la sua visione del mondo. Ed ecco Luca, in effetti, indossare i panni di un piccolo Voltaire quando dichiara: “Spero che non vi siano delle forze politiche del nostro territorio che non votino a favore dell’integrazione di un principio che risulta essere alla base di una convivenza civile e democratica. Se questo dovesse avvenire, questa decisione non dovrà passare inosservata, perché è giusto che i Cittadini Saronnesi sappiano chi ancora oggi non sostiene ufficialmente l’omogeneità (…). Siamo dunque arrivati, caro Amadio, alle liste di liste di proscrizione come partito, come gruppo consiliare nonché uti singulus? Meno male che la ghigliottina non usa più, altrimenti sai che spettacolino in piazza Libertà, con tutti quei rivoletti colorati fra le pietre del selciato …
Scherzi a parte, pensare che ricordavo un Amadio membro di Forza Italia e di conseguenza rappresentante del pensiero liberale. Pensiero il quale ha questo in comune con la dottrina cattolica: che lo Stato non annovera, fra i propri compiti, quello di plasmare la mente dei suoi cittadini, decidendo cosa è giusto che essi pensino e cosa no, quali posizioni culturali siano corrette e quali non lo siano …
Cosa è successo? Chi ti ridusse a tale? Mi permetto di rivolgere scherzosamente quest’ultima domanda a Luca Amadio, parafrasando un verso leopardiano, ma la meraviglia è davvero tanta. E mi domando se l’appartenenza a una lista liquida, che come tale può sostenere tutto e il suo contrario – voler stare all’opposizione e poi andare al governo per esempio – e che recupera strada facendo le cose da dire e da fare, non sia in qualche misura la cagione di questo cambiamento di rotta.