25 aprile, Airoldi: “I partigiani oggi sono medici, infermieri e chi lotta per restituirci la libertà dal virus”

SARONNO – Pubblichiamo la riflessione del primo cittadino Augusto Airoldi condiviso sulla propria pagina Facebook.
La parola libertà sembra aver cambiato il suo significato da un anno a questa parte. Siamo passati da una vita in cui la davamo per scontata, a un tempo in cui ritorna a sembrarci qualcosa di prezioso, da riconquistare. Come lo spazio, il tempo, le certezze e la stabilità che la pandemia ci ha tolto.
Ecco allora che il 25 aprile 2021 cambia una parte del suo senso o forse ne riacquista gran parte di quello originario, che sembrava aver lasciato il posto alle sole celebrazioni. Il giorno della liberazione dal nazifascismo, grazie ai partigiani, è quest’anno il momento per assaporare ancora di più il dono che ci fecero i nostri padri e nonni, perché ne capiamo il valore quando la libertà è tornata ad essere un obiettivo da ottenere durante una guerra diversa e contro un nemico subdolo, che combattiamo con la campagna vaccinale, con i comportamenti prudenti, con i sacrifici nella nostra vita sociale e lavorativa.
I nuovi partigiani sono oggi quelli che ogni giorno lottano per restituirci la libertà dal virus e dalle limitazioni che ci ha imposto. Sono i medici, gli infermieri, i volontari, le forze dell’ordine, le istituzioni, gli insegnanti… E sono tutti i cittadini che con pazienza affrontano, da oltre un anno, la sfida di una vita a libertà limitata e con danni gravi alla propria sussistenza e al proprio futuro prossimo. A tutti questi partigiani, che a Saronno come in tutta Italia siamo tutti noi, dobbiamo dire grazie e il 25 aprile dedicare un pensiero unendo con un filo invisibile, ma solidissimo, quella liberazione di 76 anni fa con quella che ogni giorno costruiamo tutti insieme, ognuno per quanto può, e che puntiamo a festeggiare di nuovo, finalmente abbracciandoci, il 25 aprile del 2022, dopo mesi dalla fine di questo incubo.
E consentitemelo, un piccolissimo pensiero concreto va per questo 25 aprile 2021 ai medici di base che so essere impegnati in una piccola grande impresa ancora una volta. Sono le dottoresse e i dottori che vanno nelle case a vaccinare persone fragili, impossibilitate a recarsi nei centri vaccinali come quello che abbiamo aperto a Saronno. A quelle donne e quegli uomini, che ho avuto l’onore di conoscere in questi mesi di lavoro insieme, va il mio pensiero più riconoscente. Grazie partigiane e partigiani del 2021